
Truffa telefonica se dici si (mistergadget.tech)
Una nuova truffa si è diffusa online. Ovviamente sta facendo preoccupare tutti, dal momento che basta rispondere “sì” per trovarsi veramente nei guai.
Chiaramente gli hacker studiano sempre nuovi metodi per colpire gli utenti, ed è chiaro che in questo caso hanno trovato sicuramente la maniera incisiva per attirare l’attenzione e soprattutto per bypassare quelli che sono i controlli di tipo standard. Purtroppo, a volte serve veramente poco per finire in trappola, e sicuramente questo è il caso, perché appunto capita al telefono di dire “sì”. Molti hanno anche l’abitudine di rispondere proprio dicendo “sì”. Quindi è chiaro che, ora più che mai, va fatta molta attenzione.
L’allarme, in questo caso, è stato diramato addirittura dalle forze dell’ordine, che hanno evidenziato come ci siano diverse truffe che utilizzano dei numeri falsi, i quali sembrano provenire direttamente dalla questura o dai carabinieri. È quindi essenziale capire bene che cosa sta accadendo.
Nuova truffa l’allarme delle forze dell’ordine
“In più episodi segnalati, tutti gli utenti sono stati contattati, via chiamata o SMS, da finti operatori di istituti bancari – si legge nel documento – che riportano un allarme per un tentativo di prelievo dai propri conti bancari. Proseguono la conversazione segnalando di aver già attivato le forze dell’ordine per bloccare il tentativo di truffa e, a tal proposito, avvertono di un’imminente chiamata da parte dei numeri in uso al centralino telefonico della questura e dei carabinieri di Aosta. Prontamente, l’utente riceve quindi la chiamata da parte di un sedicente ‘ispettore’ o ‘maresciallo’, che, con molta pressione e urgenza, sottolinea la necessità di spostare un’ingente quantità di denaro dal conto in uso ad un altro, nuovo e aperto appositamente per evitare la frode”.

Questa non è la prima truffa che viene diffusa online e non sarà sicuramente l’ultima. Ovviamente, comprendere bene quali siano le dinamiche che adesso sono di tendenza e, quindi, anche quali siano i canali più sfruttati, come ad esempio le telefonate, è importante per determinare la risoluzione del problema alla base, creando consapevolezza. Se di fatto risulta praticamente impossibile arginare il problema, ovviamente fornire gli strumenti agli utenti per capire cosa accade, come gestirlo e, soprattutto, come difendersi, è sicuramente un’ottima base di partenza per poter avere una strategia chiara e diretta sul futuro.
Ci sono ovviamente una serie di opzioni che spesso non vengono considerate e che, di volta in volta, riescono proprio a diffondere in maniera problematica truffe di questo tipo. Ad oggi, una delle tecniche è quella di sfruttare determinati numeri di telefono e invitare l’utente a rispondere con un sì.