
Attenzione a Whatsapp (MisterGadget.Tech)
Un pericolo importante riguarda proprio WhatsApp e il rischio che si corre nel finire nelle mani degli hacker.
Ovviamente, a volte i pericoli sono piuttosto evidenti o comunque appartengono a quelle che sappiamo essere delle app a rischio, delle situazioni pericolose e così via. In altri casi, però, il problema viene proprio da sistemi che abbiamo sotto gli occhi, che andiamo a utilizzare ogni giorno e di cui non ci rendiamo conto del pericolo.
Ovviamente, si parla quindi di applicazioni, strumenti e qualunque altro elemento che possa in qualche modo fornire un ponte verso l’esterno. Appunto, si parla di “ponte verso l’esterno” perché a volte ci sono i bug, ci sono i deficit tecnici, ma altre volte ci sono delle problematiche di diverso tipo. Quindi, si tratta di condizioni di cui non abbiamo consapevolezza. Ad esempio, anche banalmente, dare sempre l’ok, accettare sempre le condizioni senza andare a leggere, senza andare a capire quelle che sono le conseguenze, può essere rilevante.
Nuovo pericolo Whatsapp: se accetti è la fine
Nel caso specifico di WhatsApp, c’è una funzionalità di cui bisogna prendere atto che può essere pericolosa in maniera specifica: stiamo parlando del download automatico. Molte persone hanno questo sistema, che consente l’autorizzazione diretta di qualunque file venga mostrato su WhatsApp. Vuol dire che, di fatto, l’applicazione scarica quel prodotto sul proprio dispositivo.

Ovviamente, è comodo perché quando si devono vedere delle foto, dei video, dei documenti, anche in maniera piuttosto rapida, questo è permesso ed è anche molto veloce. Ma ovviamente bisogna immaginare anche il rovescio della medaglia. Quindi, questa velocità , quali caratteristiche può avere? Ad esempio, se ci viene mostrato un malware, il sistema non lo riconosce e lo scarica direttamente. Un meccanismo quindi che ci mette di fronte a un pericolo, anche perché spesso anche una semplice fotografia può contenere un Trojan, oppure può contenere un problema gravoso dal punto di vista tecnico. Quindi bisogna necessariamente fare un primo screening.
È chiaro che ci sono tutta una serie di segnaletiche, gli antivirus, i sistemi e i vari dispositivi pensati appositamente, ma è anche vero che bisogna bloccare in prima istanza la possibilità di accedere automaticamente all’interno del dispositivo, altrimenti è troppo facile. Quindi, essenziale stabilire questa funzione, anche per risparmiare in termini di consumo dati, ma anche per intervenire direttamente sulla sicurezza e soprattutto per evitare che qualunque cosa venga importata sul proprio dispositivo e vada così a occupare una quantità significativa di spazio.