
Nuovo allarme ufficiale (MisterGadget.Tech)
Una nuova allerta rossa riguarda gli smartphone e richiede non solo attenzione ma anche un intervento tempestivo.
Molto spesso ci focalizziamo su questioni relative a hacker, virus e malware, che sono comunque sempre importanti, ma questo non deve distrarci dalle regole diffuse specificamente per Android da un lato e per iPhone dall’altro per avere sempre pieno controllo dei sistemi. In parole povere, va bene assolutamente prevenire tutti i problemi del caso, ma anche intervenire, quindi capire cosa fare dopo e come agire quando la minaccia è diventata realtà.
Molto spesso ci sono degli avvisi su Android che vengono emessi e non considerati dagli utenti, come se fossero qualcosa di cui non doversi assolutamente preoccupare. Ora ci sono dei consigli degli esperti da prendere come linee guida fondamentali in questo senso. Si tratta di funzioni molto popolari che possono racchiudere dei pericoli. Questo è proprio il problema, perché spesso utilizziamo applicazioni o sistemi specifici senza immaginare che possano essere oggetto di attacchi hacker. Poi succede e diventiamo vittime di queste condizioni.
Allerta rossa smartphone: c’è l’allarme
Soltanto l’anno scorso, un’azienda famosa come Malwarebytes ha individuato ben 5.200 applicazioni in grado di rubare i codici, ma in realtà ce ne sono molte di più, ed è quindi sostanziale intervenire. In che modo? In primo luogo facendo gli aggiornamenti. Può apparire banale, ma aggiornare lo smartphone non solo permette di anticipare la problematica, ma anche di risolverla, eliminando una minaccia in atto.

Un’altra cosa importante è quella di spegnere il telefono ogni giorno, una cosa che ormai è sempre più difficile fare perché siamo legati a questo dispositivo costantemente e tendiamo a utilizzarlo senza sosta. Tuttavia, dobbiamo comprendere quanto sia essenziale per tutti questo reset.
Un altro punto chiave è monitorare eventuali anomalie. Se abbiamo la sensazione che qualcosa non vada nel telefono, andiamo nelle impostazioni e verifichiamo quali sono le app più utilizzate. Se ci sono dei picchi anomali quando noi non stavamo effettivamente usando lo smartphone, questi dati molto semplici da tracciare ci danno la possibilità di arrivare a un punto di svolta.
“L’autenticazione multifattoriale è una misura di sicurezza offerta dalla maggior parte delle principali piattaforme online, tra cui banche, sistemi pensionistici, società di social media, provider di posta elettronica e altro ancora”, ha spiegato Malwarebytes. “Con l’autenticazione multifattoriale, un nome utente e una password non sono più sufficienti per accedere a un account. “Invece, la piattaforma invierà un “codice” separato, in genere un numero di sei cifre, che l’utente deve immettere anche per completare la procedura di accesso. Questo codice viene spesso inviato come messaggio di testo direttamente all’utente, che ha registrato il proprio numero di telefono sulla piattaforma.”