
Da qualche giorno la notizia ha sconvolto tantissimi appartenenti alla gen Z e meno giovani: la piattaforma Skype è prossima alla chiusura definitiva. Ma delle tante informazioni circolate sul web, quali sono vere? Cosa fare prima del definitivo blackout? Scoprilo su MisterGadget.Tech.
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Iconica, pioniera, internazionale. E poi versatile, accessibile, affidabile. Sarebbero infiniti gli aggettivi da poter utilizzare per descrivere Skype, la piattaforma lanciata nel 2003 che ha rivoluzionato il modo in cui le persone comunicano online, tutt’ora. Toccado il picco di utenza nel 2013, quando contava 300 milioni di utenze attive mesilmente. Nonostante la longevità, in un campo in cui tutto evolve e muta rapidamente, negli ultimi anni l’uso di Skype è diminuito a causa della crescente concorrenza di altre piattaforme.
L’annuncio della chiusura: un fulmine a ciel sereno
Dopo oltre due decenni di servizio, Microsoft ha annunciato la chiusura di Skype. Questa decisione ha suscitato reazioni contrastanti tra gli utenti, molti dei quali l’hanno utilizzato per rimanere in contatto con amici, familiari e colleghi in tutto il mondo. Nel settembre 2005, a distanza di due anni dalla sua messa online, la società fu acquisita dal gruppo eBay per 2,6 miliardi di dollari. Nel settembre 2009 il gruppo eBay ha venduto il 65% della società a un gruppo di investitori privati per 1,9 miliardi di dollari
Nel 2011 subentra Microsoft, acquisendo Skype per 8,5 miliardi di dollari. Ed è proprio l’ultima azienda proprietaria a decretarne la chiusura definitiva, fissando la data al 5 maggio 2025. Senza molto preavviso, dato che si tratta solo di due mesi.
Come funzionava Skype
Skype è un software di messaggistica istantanea e VoIP. Cosa significa? Unisce caratteristiche presenti nei client più comuni (chat, salvataggio delle conversazioni, trasferimento di file) a un sistema di telefonate basato su un network Peer-to-peer. Per la trasmissione delle conversazioni, Skype si avvale di un sistema di comunicazione vocale su Internet (VoIP) proprietario, ovvero non riconosciuto dagli standard internazionali. I dati, convertiti in formato digitale, vengono protetti mediante cifratura di algoritmi non divulgati pubblicamente. L’azienda responsabile dello sviluppo del software garantisce un livello di sicurezza delle comunicazioni paragonabile a quello delle tecniche di crittografia più diffuse.

Poter utilizzare un servizio a pagamento che consenta di effettuare chiamate verso numeri di telefonia fissa, ha reso il software un’alternativa economicamente vantaggiosa rispetto ai costi della telefonia tradizionale, in particolare per le comunicazioni internazionali e intercontinentali. Attraverso Skype, era inoltre possibile inviare messaggi di testo a tariffe ridotte verso tutti gli operatori di telefonia mobile. Per chi ha utilizzato Skype per le chiamate a numeri fissi o mobili, questa chiusura potrebbe essere davvero un problema. Le funzionalità di telefonia non saranno disponibili su Teams Free, perché Microsoft ritiene che le abitudini degli utenti siano cambiate e che la maggior parte delle persone utilizzi ormai piani dati mobili per le chiamate. Chi ha ancora credito Skype potrà usarlo tramite il tastierino numerico disponibile su Skype Web e Teams per un periodo di tempo limitato.
Skype for Business, dismesso nel luglio del 2021, è stata la versione commerciale e, quindi, professionale di Skype. Nel marzo 2023 invece è stata lanciata in fase sperimentale l’integrazione con Microsoft Bing e l’intelligenza artificiale GPT-4, che può essere interrogata anche all’interno di chat di gruppo in qualità di assistente virtuale. Ma nemmeno questo ha salvato l’azienda.
Perché Skype chiude?
La chiusura di Skype è il risultato di diversi fattori. Principalmente il colosso di Redmond spiega di volersi concentrare sulla crescita di Microsoft Teams, piattaforma di comunicazione e collaborazione più completa e integrata con l’ecosistema Microsoft 365. Chiusura un pò preannunciata, già con Windows 11, l’azienda ha scelto Teams come applicazione predefinita per le comunicazioni, relegando Skype a un ruolo secondario. Nel 2023, il numero di utenti attivi giornalieri di Skype era sceso a circa 36 milioni, un dato lontanissimo dai suoi anni d’oro. Nel frattempo, Teams ha continuato a crescere fino a raggiungere una base utenti di 320 milioni.
La concorrenza di altre piattaforme non ha di certo giovato a Skype, che ha faticato a tenere il passo con la concorrenza di altre app di messaggistica e videochiamata, come WhatsApp, Zoom e Google Meet, che offrono funzionalità simili o superiori. Le abitudini degli utenti sono cambiate, con una maggiore preferenza per le app mobili e le piattaforme integrate nei social media. Per quanto iconica, efficiente ed efficace, Skype è rimasta nell’immaginario comune come un’applicazione obsoleta e riservata ad un pubblico ‘old style’.
Cosa fare prima della disconnessione definitiva
La chiusura di Skype avrà un impatto significativo su milioni di utenti in tutto il mondo. Microsoft incoraggia gli utenti a migrare a Teams, offrendo strumenti per trasferire contatti e cronologia delle chat.
Per conservare le chat, è sufficiente accedere alla sezione Esporta file e storico chat nelle impostazioni. A questo punto è possibile scegliere tra Conversazioni e File – con la possibilità di selezionare entrambi – e poi premere su Invia richiesta. Una volta avviata la procedura, dovrebbe comparire un avviso che conferma l’effettivo avvio dell’esportazione. Lo stesso avviso contiene un invito a ritornare sulla pagina in un secondo momento per scaricare il file.

L’attesa potrebbe essere un po’ prolungata, ma non c’è motivo di preoccuparsi. L’archivio scaricabile sarà presto disponibile e il contenuto – file e messaggi – avrà estensione .tar. Per aprirlo sarà sufficiente qualsiasi programma in grado di gestire file compressi.
Tieni presente che in alternativa, accedendo a Teams con un account Skype, le chat e i contatti appariranno automaticamente nell’app, in modo da poter riprendere rapidamente da dove si era interrotto. Durante il periodo di transizione, gli utenti di Teams possono chiamare e chattare con gli utenti di Skype e gli utenti di Skype possono fare lo stesso con gli utenti di Teams. In questo modo è possibile rimanere in contatto con tutti, indipendentemente dalla piattaforma utilizzata durante la transizione.