Recensione Monster Hunter Wilds: l'erede di World è davvero all'altezza delle aspettative? (mistergadget.tech)
Dalle praterie sconfinate ai combattimenti più frenetici: Monster Hunter Wilds promette la caccia definitiva. Ma sarà davvero un’esperienza indimenticabile?
Mi sono immerso completamente per diversi giorni nel mondo di Monster Hunter Wilds, l’attesissimo ritorno del franchise Capcom che, sette anni dopo Monster Hunter World, punta a riconquistare i fasti del capitolo del 2018, aprendo nuovamente le porte della saga a un pubblico globale.
Dopo Monster Hunter Rise, Wilds si presenta come l’episodio principale destinato a console domestiche e PC, ereditando l’ambizione di World.
Monster Hunter ha conquistato il mondo con Monster Hunter World, un titolo che ha traghettato la serie dalle console portatili al panorama delle console casalinghe e PC con una produzione di livello tripla-A. Con 28 milioni di copie vendute, il successo è innegabile e Capcom punta a ripeterlo con Wilds, annunciato ai Game Awards 2023 e previsto per il 2025.
Dopo diverse fasi beta, abbiamo finalmente potuto testare a fondo il titolo completo, cercando di rispondere alla domanda cruciale: Monster Hunter Wilds è all’altezza del suo illustre predecessore, World?
Sebbene la narrazione non sia tradizionalmente il fulcro di Monster Hunter, Wilds sorprende con una trama curata e personaggi accattivanti. La storia prende il via con il ritrovamento di un giovane, Nata, ai confini delle Terre Proibite, regione ritenuta disabitata. Nata rivela di appartenere ai Guardiani, un popolo che dimora in questi luoghi e recentemente minacciato da un mostro, lo Spettro Bianco. La Gilda dei Cacciatori, allertata, invia le unità Avis e Astrum per soccorrere i Guardiani ed esplorare questa regione inesplorata.
La trama di Monster Hunter Wilds, pur mantenendo una certa semplicità, si rivela avvincente grazie a personaggi ben caratterizzati, seppur senza psicologie complesse. Alma, Gemma, il Palico e i membri dell’unità Astrum creano un universo umano positivo e collaborativo, dove il pericolo è rappresentato unicamente dai mostri. Un elemento distintivo è rappresentato dal cacciatore protagonista, che per la prima volta nella saga parla e interagisce con i compagni, risultando carismatico e coinvolgente. L’editor per la creazione del personaggio è estremamente completo, permettendo una personalizzazione profonda. Le scelte di dialogo, seppur limitate, rafforzano l’aspetto RPG e l’immersione nel gioco.
La messa in scena dei filmati è particolarmente efficace, catturando l’attenzione del giocatore con introduzioni spettacolari dei mostri e presentazioni suggestive delle nuove regioni. Non mancano sequenze dinamiche che arricchiscono la trama, superando quanto visto in Rise. La campagna narrativa, di durata contenuta (15-20 ore), si concentra sull’introduzione all’universo di gioco e ai suoi mostri, preparando il giocatore all’endgame, l’Alto Rango, dove si concentrerà la caccia a mostri élite per ottenere equipaggiamento avanzato. La storia funge da efficace prologo per l’esperienza Wilds, che rivisita la formula classica di Monster Hunter.
Monster Hunter Wilds abbandona la tradizionale struttura divisa tra hub (villaggio/campo) e zone di caccia. Villaggi e campi sono ora integrati nelle regioni, creando un mondo di gioco unico ed esteso, esplorabile senza interruzioni o caricamenti. Questa scelta immersiva amplifica la sensazione di evolvere in un ecosistema credibile e vivo, con regioni vaste e caratterizzate da identità visive marcate. Gli ambienti evolvono dinamicamente grazie a un sistema stagionale, alternando periodi di declino e abbondanza, influenzando risorse e mostri presenti. Anche i villaggi umani, con culture distinte, contribuiscono alla ricchezza del mondo di gioco.
La fluidità si estende alla caccia stessa. È possibile incontrare un mostro nell’ambiente, ingaggiarlo e, dopo un certo ammontare di danni, attivare automaticamente una “ricerca”. La selezione preventiva di una missione non è più obbligatoria, pur rimanendo un’opzione. Per favorire l’esplorazione open world, Wilds ripropone le cavalature, introdotte in Rise, ma sostituendo i Chumsky con i Seikret, creature simili a rapaci che ricordano i Chocobo di Final Fantasy. I Seikret permettono di utilizzare oggetti in movimento e, soprattutto, seguono automaticamente i mostri in fuga tra le zone, enfatizzando la fluidità dell’esperienza di caccia. Wilds, in linea con World e Rise, mira a eliminare le barriere per concentrare il giocatore sull’essenza di Monster Hunter: la caccia.
Il cuore di Monster Hunter rimane invariato: cacciare mostri per ottenere materiali e forgiare equipaggiamento sempre più potente. Questo ciclo di gioco, che ha conquistato milioni di giocatori, si basa su un gameplay profondo e appagante. In Monster Hunter Wilds ritroviamo le quattordici armi iconiche del franchise, ognuna con il suo stile di combattimento unico. Sebbene Wilds non introduca nuove armi, compensa con una vasta gamma di movimenti inediti per ciascun tipo, arricchendo la profondità del combat system e distinguendosi dai predecessori.
La modalità Focus rappresenta l’innovazione principale del gameplay di Wilds. Si tratta di un sistema di mira che facilita la precisione sugli arti dei mostri e il riposizionamento. Pensata inizialmente per i nuovi giocatori, la modalità Focus si rivela essenziale per tutti, evidenziando le ferite dei mostri, punti deboli cruciali per infliggere maggiori danni e attivare attacchi Focus speciali, devastanti e in grado di sezionare parti del corpo dei mostri. Per alcune armi, come la Spada Lunga e l’Insectoglaive, la modalità Focus è fondamentale per attivare buff necessari per massimizzare i danni. I veterani potranno discutere sull’equilibrio di questa meccanica, ma la sua importanza strategica è innegabile. Altra novità apprezzabile è l’ampia personalizzazione del menu radiale e la possibilità di portare due armi in missione e cambiarle liberamente in groppa al Seikret. Infine, ritorna la meccanica dei compagni PNG introdotta in Rise: Sunbreak, permettendo di affrontare le cacce in solitaria ma accompagnati.
Nonostante le novità, Wilds eredita un limite dei precedenti Monster Hunter: la curva di apprendimento ripida. Il tutorial, pur denso di informazioni, risulta rapido e poco interattivo, limitandosi a pannelli di testo che non guidano adeguatamente i principianti. L’interfaccia, ricca di menu e dati, può risultare sovraccarica e poco intuitiva. Paradossalmente, la modalità Focus, pensata per facilitare il gameplay, non risolve il problema della comprensione delle meccaniche di base. Wilds ripropone l’errore di World nel non offrire tutorial approfonditi per ogni arma. Sebbene i comandi siano dettagliati nei menu e alcune combo siano mostrate nell’area di allenamento, ciò non è sufficiente per padroneggiare le armi in combattimento. Ancora una volta, sarà necessario cercare informazioni al di fuori del giocoper imparare a giocare efficacemente. Tuttavia, alcuni giocatori apprezzano questa componente “community-driven” tipica di Monster Hunter, dove lo scambio di informazioni tra giocatori fa parte del fascino.
I mostri rimangono le vere star di Monster Hunter, e Wilds non delude. Accanto a creature iconiche del franchise, Wilds introduce mostri inediti e originali, distaccandosi dalla predominanza di dinosauri e draghi. Il bestiario si arricchisce di creature eccentriche e ispirate a ragni, polpi e altre forme animali inusuali, mantenendo l’alto livello di dettaglio nella modellazione e nelle animazioni che rende i mostri più vivi e credibili che mai. I mostri reagiscono in modo naturale e credibile, sia in fase di furia che di affaticamento, con pattern di comportamento memorizzabili ma non per questo meno minacciosi, soprattutto negli scontri che si svolgono in ambienti dinamici e scatenati, capaci di creare situazioni epiche tipiche della serie. Le interazioni ambientali durante la caccia contribuiscono a rendere gli scontri ancora più coinvolgenti e dinamici.
Sul fronte tecnico, Wilds presenta qualche incertezza grafica. Durante l’esplorazione si notano rallentamenti occasionali e, in alcuni filmati, texture poco definite sui personaggi. Tuttavia, i test sono stati condotti su PS5 Pro con la patch dedicata, utilizzando la modalità “bilanciata” che offre un compromesso tra prestazioni e risoluzione. Durante le cacce, fortunatamente, non sono stati riscontrati problemi tecnici significativi, il che sarebbe stato ben più problematico.
Monster Hunter Wilds si presenta come un titolo ambizioso, che riprende la formula di World espandendola e modernizzandola con un open world fluido, la modalità Focus e un bestiario rinnovato. Sebbene permangano alcune criticità, come la curva di apprendimento e qualche incertezza tecnica, Wilds si preannuncia come un capitolo solido e appagante per i fan della serie e potenzialmente accattivante per i neofiti.
Riuscirà a superare l’impatto di World? Solo il tempo e il responso del pubblico potranno dirlo, ma le premesse sono decisamente promettenti.
Novità importanti per la classe energetica di tutti gli elettrodomestici, con una variazione inaspettata, soprattutto…
Gli smartphone, come qualunque altro dispositivo connesso al web, sono sempre oggetto di potenziali rischi…
Una novità decisamente significativa per tutti gli utenti: avranno accesso a un pacchetto di canali…
Esselunga sa bene come far felici tutti gli utenti con sconti che sono sempre molto…
Gmail è in questo periodo al centro dell'attenzione e la questione, in questo caso, riguarda…
I servizi di bike sharing presenti nelle varie città italiane rappresentano un’alternativa davvero interessante e…