
"Diventa a pagamento", la notizia fa il giro del web (MisterGadget.Tech)
Quando si tratta di spendere soldi, è chiaro che la notizia non fa piacere a nessuno, soprattutto quando si parla di dispositivi che fanno parte della vita di tutti i giorni.
Anche il mondo della tecnologia, però, sta cambiando molto, spesso si adegua a quelle che sono le nuove necessità, ed è chiaro anche che, per migliorare determinati servizi, sia essenziale versare un contributo. Quando questa richiesta viene ovviamente messa in piedi in relazione a un prodotto a cui siamo abituati a fruire in maniera del tutto gratuita, sembra ancora più strana, perché se un utente paga da principio, è abituato a farlo, se si trova invece a dover pagare, quindi corrispondere del denaro per un prodotto che ha sempre ottenuto in forma gratuita, la questione si complica.
La notizia riguarda YouTube, quindi un’applicazione che tutti utilizziamo per i video, sia quelli informativi che quelli musicali, che nel tempo è cresciuta, diventando un punto di riferimento, strizzando l’occhio allo streaming, ma con contenuti anche più versatili, con elementi che richiamano in maniera verosimile i social network, quindi video brevi, contenuti live. Ci sono veramente tantissimi prodotti diversi, ma adesso la questione riguarda appunto l’annuncio di un abbonamento.
Diventa a pagamento: cosa c’è di vero nella notizia
Si tratta di una formula abbastanza economica, che consente però di dire addio agli annunci pubblicitari e, quindi, della possibilità di visionare praticamente dei video, anche magari più lunghi, senza le interruzioni continue. Il suo nome è YouTube Premium Light. Gli utenti potranno godersi qualunque tipo di video senza interruzioni pubblicitarie. C’è però un solo “ma”, nel senso una limitazione importante di questo prodotto riguarda i video musicali, che invece continueranno praticamente ad avere la pubblicità, nonostante il pagamento.

YouTube Premium Light ha delle limitazioni rispetto alla versione Premium, che cosa ovviamente di più. Ad esempio, con questo tipo di formato non è consentito il download dei video, non è possibile riprodurre in background i video mentre si usano altre applicazioni e, chiaramente, non è possibile per i videoclip musicali, come annunciato, vederli senza pubblicità. È un’opzione base per chi vuole determinate prestazioni senza per questo spendere troppo.
L’arrivo di Premium Light era già trapelato su YouTube, ma è poi stato confermato di aver testato l’abbonamento in alcuni paesi con risultati positivi e adesso, quindi, sbarca ufficialmente. Viene ancora definito come progetto pilota, ma sicuramente verrà esteso nei prossimi mesi a tutti gli altri paesi, perché è chiaro che ormai è consolidato.
Questo tipo di formula sembra pensata soprattutto per i giovani, che magari non hanno la necessità di spendere una cifra importante per andare a eliminare le pubblicità ovunque, ma è appetibile sia per il costo ridotto, sia comunque per le funzionalità integrate. Gli abbonamenti al momento a YouTube Music e YouTube Premium sono 125 milioni, inclusi i periodi di prova, ma probabilmente questo numero è destinato a crescere, perché è chiaro che l’ottica dell’abbonamento, soprattutto se conveniente, può ovviamente fare la felicità di tantissimi utenti.