
Nuovo blocco smartphone (MisterGadget.Tech)
Una nuova impostazione ha richiamato l’attenzione di tutti gli utenti ed è fondamentale capire come agire e, soprattutto, cosa si deve e non si deve fare per il proprio dispositivo.
Ogni giorno, ovviamente, ci sono dei cambiamenti importanti di cui bisogna tenere conto, anche per quei dispositivi, come appunto lo smartphone, che andiamo a utilizzare nella vita di tutti i giorni e di cui ormai siamo totalmente abituati, soprattutto se si considera che, nella maggior parte dei casi, li impieghiamo anche per delle funzionalità che prima erano totalmente distaccate, ad esempio per gestire la propria vettura, per andare ad aprire e chiudere la porta di casa e per tutte quelle cose che sono interconnesse dal punto di vista tecnico.
Ovviamente, è importante capire sempre quali sono i pericoli, ma anche quali sono le possibilità offerte, sia in termini proprio di novità, sia di protezione. Google ha deciso, infatti, di affidarsi a una nuova barriera per evitare il furto dei dati online, portando praticamente a questo blocco, che sicuramente sarà più seccante dal punto di vista pratico, ma importante per la protezione.
Nuova barriera di blocco allo smartphone
Il problema principale oggi è in relazione a tutti i dispositivi: purtroppo, i dati sono piuttosto severi e mostrano una condizione non certo felice per la situazione relativa sia ai dati di pagamento che finiscono sul web, sia alla privacy in modo più generico, a tutti quelli che sono i sistemi e le trappole messe in piedi per far cadere gli utenti.

Il riconoscimento biometrico dell’impronta, del volto, del sorriso, sono le strutture base che sono state utilizzate in questi anni per andare a integrare il classico PIN, quindi la password base. A partire da Android 15 e per le versioni successive, questo strumento, che consente di adoperare in aggiunta al proprio PIN anche il riconoscimento biometrico, rappresenterà una barriera ulteriore che sarà implementata proprio a sostegno della sicurezza online. Purtroppo, non si parla ancora a sufficienza di questa situazione, quindi è importante capirne i contorni.
Ancora si sottovalutano quelle che sono le questioni relative a questo tipo di funzionalità, ma soprattutto a quelle che possono essere le conseguenze, che vengono ancora troppo spesso sottovalutate. Il furto di dati, sia relativo alla privacy, sia relativo a dati propriamente bancari, è ancora oggi un fattore chiave. Purtroppo, non bastano tutti i lavori che vengono fatti per limitare i danni. Bisogna comprendere cosa fare in prima persona per arginare il problema, ma anche cosa bisogna fare in termini di intervento.