Nuove restrizioni per gli smartphone (MisterGadget.Tech)
Un cambiamento inaspettato che apre le porte a una novità fondamentale: stiamo parlando infatti delle restrizioni sugli smartphone.
Negli ultimi tempi si è parlato in maniera importante di tutte le variazioni che ci sono state in Europa, ma anche nel mondo, con le regole, con i limiti per i più giovani. Adesso siamo di fronte ad una variazione notevole, un cambiamento che riguarda le novità introdotte dalla Commissione Europea, che miglioreranno ovviamente l’approccio generale di tutti. Nasce infatti l’etichetta energetica anche per i dispositivi tecnologici.
Fino a questo punto, abbiamo visto e conosciuto nel tempo queste etichette, che sono cambiate numerose volte, per tutti i grandi elettrodomestici, ma non abbiamo mai visto tale documento utilizzato sugli smartphone, quindi è una novità significativa. L’etichettatura diventa obbligatoria per i cellulari e, quindi, anche in Italia ci sarà un cambiamento importante delle dinamiche del mercato.
Ovviamente, la cosa primaria in questo senso è promuovere un cambiamento positivo per la sostenibilità ambientale, quindi per incentivare gli utenti a riparare i dispositivi e non ad acquistarne sempre di nuovi, perché questo stimola un circolo vizioso. È chiaro infatti che se si continua in questo senso, ad andare ad acquistare sempre con maggiore velocità e incidenza, diventa veramente difficile gestire tutto.
Le nuove regole per gli smartphone portano anche dei nuovi criteri: ad esempio, c’è l’obbligo di garantire che la batteria mantenga almeno l’80% della capacità originale dopo 800 cicli di carica, quindi questo vuol dire che le batterie dovranno necessariamente essere più durature, senza necessità di andare a sostituire il dispositivo perché la batteria è esausta o non regge più.
È chiaro infatti ad oggi che uno dei problemi maggiori relativo proprio all’utilizzo del cellulare è quello della durata della batteria, poiché è chiaro che per gli utenti che magari acquistano un prodotto di 200 o 300 euro e si ritrovano dopo un paio d’anni a dover sostituire una batteria, che con il ricambio originale e la spesa per la sostituzione ne costa 100 o 150, è ovvio che, considerando che il prodotto ormai è già utilizzato, vadano ad optare per un cambio generalizzato e quindi non di certo per l’utilizzo dello stesso dispositivo con una batteria nuova, visti anche i costi eccessivamente elevati e la durata troppo limitata nel tempo. Un’altra cosa importante riguarda la resistenza degli smartphone, che dovranno superare dei test sempre più stringenti: dovranno infatti essere in grado di sopportare almeno 45 cadute da un metro senza riportare alcun danno funzionale.
Un’altra novità riguarda la riparabilità, poiché le parti di ricambio dovranno essere fornite per almeno sette anni dalla produzione di quel modello. Questo vale a dire batteria, display, fotocamere, porte di ricarica, tutti quei dettagli che solitamente tendono alla maggiore usura. Appunto, le parti di ricambio dovranno essere fornite entro un massimo di 10 giorni. Per quanto riguarda l’etichetta, invece, questa avrà una scala che va da A, ovvero efficienza massima, a G, efficienza minima, e considererà non solo il consumo energetico, ma anche la durabilità e la riparabilità dei dispositivi, quindi sarà un’etichetta ad ampio spettro che darà un’informazione nel momento in cui si va a comprare il prodotto.
Solitamente si parla di minacce come virus e malware, a cui siamo abituati, a cui…
Il digitale terrestre sta trasformando letteralmente tutto quello che abbiamo sempre saputo sulla televisione, con…
Lidl è pronto a sorprendere gli utenti ancora una volta con una novità che ovviamente…
Non serve vendere un rene per avere cuffie fantastiche! Ecco 4 alternative alle AirPods Max…
Il nuovo Google Pixel 9a arriva ufficialmente sul mercato italiano, con disponibilità al preordine e…
WhatsApp cambia ancora. Ormai sembra una costante dell'applicazione, che negli ultimi anni ha completamente stravolto…