
Multe a raffica in Italia (MisterGadget.Tech)
La tecnologia oggi viene applicata a settori molto differenti, e uno di questi è ovviamente anche quello delle auto e della sicurezza stradale.
Per tale motivo sono sorti numerosi strumenti alternativi e integrativi che servono a massimizzare la sicurezza su strada, con un beneficio enorme da questo punto di vista. Per quanto riguarda gli automobilisti, è importante capire come il settore stia cambiando, quali sono le novità, cosa aspettarsi e anche quali sono gli strumenti di cui bisogna avere conoscenza.
I nuovi tutor 3.0 sono uno strumento importante: sono stati già installati su 26 tratte, quindi sono praticamente attivi, ed è importante capire come funzionano, dove sono posizionati e cosa cambia rispetto a quelli tradizionali.
Arrivano i nuovi tutor in Italia
Il tutor 3.0 è un sistema di controllo della velocità basato sulla piattaforma Naviga Garda, si trova in tutta Italia, quindi da Napoli a Milano, e serve a calcolare la velocità media di un veicolo, ma anche alla funzione di individuare quelle che sono le infrazioni commesse dal soggetto alla guida, ad esempio sorpassi pericolosi, posizione del veicolo nella corsia, quindi può dare un ampio spettro su qualunque tipologia di infrazione che normalmente un tutor non sarebbe in grado di rilevare.

A partire dalla prima settimana di marzo sono stati installati sulla rete italiana, probabilmente verranno incrementati sempre di più e chiaramente sono preziosi perché sviluppati dalla rete di Autostrade per l’Italia e dalla polizia di stato, quindi utilizzano questa piattaforma innovativa che serve a migliorare la sicurezza stradale e ovviamente consente di coprire in maniera meticolosa tutto lo spazio utilizzato, che rientra chiaramente nelle sezioni di controllo.
Sono un’evoluzione tecnologica incredibile, con enormi benefici e con dei sensori che riescono a identificare il tipo di veicolo, ad attivare la telecamera, a registrare dati, orario del passaggio, a registrare eventuali altri passaggi, a calcolare il tempo di percorrenza, a fare un monitoraggio, il tutto poi servendosi degli archivi della Motorizzazione Civile e delle società di autonoleggio, quindi c’è una capillarità incredibile, un’interconnessione veramente spettacolare. Ovviamente una delle novità più importanti riguarda i sensori, che sono avanzati, ma anche gli algoritmi, che sono particolarmente sofisticati, anche la qualità dell’immagine è nettamente migliorata, questo riduce il margine di errore.
È importante capire che questi non soltanto sono stati creati per la questione proprio della velocità, ma anche proprio per andare a ottimizzare tutta una serie di altre condizioni che non erano prima identificabili facilmente, ad esempio un sorpasso pericoloso, un veicolo che marcia contromano, veicoli pesanti con limiti di massa superiori a quelli consentiti, quindi veramente con uno spettro molto ampio.
Al momento si trovano così distribuiti: 7 sono presenti sulla tratta A1, quindi Milano – Napoli, 5 sono presenti sulla tratta A9 Lainate – Como – Chiasso, 5 sono invece posizionati sulla A11 tra Firenze e Pisa Nord, altri 4 sono sulla A14 Bologna – Taranto e 5 si trovano sulla A27 Mestre – Belluno. La presenza dei tutor, ovviamente, è segnalata come previsto dalla legge mediante appositi cartelli.