
Pericolo per il microfono (MisterGadget.Tech)
Il microfono può rappresentare un elemento di rischio soprattutto quando non viene controllato in maniera apposita ed è per questo bisogna fare attenzione.
Molto spesso sottovalutiamo il pericolo legato a strumenti di uso comune, come ad esempio il microfono del nostro smartphone. I dispositivi sono dotati di applicazioni che spesso sfruttano il microfono, quindi non si tratta esclusivamente di attacchi esterni che possono chiaramente adoperare microfono e videocamera per scopi malevoli, ma parliamo anche di tutti quegli strumenti che consapevolmente, quindi con permessi che vengono accordati effettivamente in maniera diretta dall’utente, vanno ad utilizzare in maniera impropria il microfono.
Il microfono del telefono registra spesso, lo fa continuamente. Basti pensare al fatto che strumenti come Google o iOS utilizzano proprio l’attivazione vocale per dare seguito a tutta una serie di procedure, quindi basta dire “Ehi Google” per interfacciarci direttamente con lo smartphone ed è chiaro che, affinché tutto questo sia possibile, vengono accordati dei permessi appositi.
Ti registrano e non lo sai: come verificare
È bene però chiarire che non si tratta solo di applicazioni primarie come Apple e Google, che hanno dei sistemi chiaramente molto sicuri, ma ci sono anche tutta una serie di app minori a cui spesso convalidiamo l’utilizzo del microfono senza applicarci troppo, quindi senza pensare a quello che può essere il risvolto e quindi, di fatto, a quell’utilizzo del sistema che viene attivato anche quando noi non stiamo utilizzando l’app.

Proprio questo è il problema ed è il motivo che ci spinge a dover intervenire: quindi andare nelle impostazioni dove ci sono tutti i permessi accordati alle singole app e fare un controllo uno ad uno per capire a cosa è stato concesso di accedere al microfono sempre, quindi senza attivazione apposita.
Il consiglio generale che viene offerto dai tecnici è sicuramente quello di impostare in maniera automatizzata l’utilizzo del microfono, ma anche della videocamera, solo ed esclusivamente quando l’applicazione è in uso, quindi quando l’utente apre, accede direttamente all’app e la va così ad impiegare.
Negli altri casi sarebbe utile limitare l’accesso esclusivamente a quei momenti specifici, onde evitare che il microfono in qualche modo possa diventare uno strumento di apertura verso la propria privacy. Questo andrebbe fatto per qualunque prodotto, quindi tablet, smartphone e accessori di ogni tipo che si utilizzano e in cui dobbiamo accordare permessi specifici. Questo è un passaggio fondamentale che ancora oggi viene ampiamente sottovalutato, ma che purtroppo ha delle conseguenze importanti.