Truffa della videochiamata: la più pericolosa di sempre (MisterGadget.Tech)
Una nuova truffa si sta rapidamente diffondendo sul web e ha generato molta preoccupazione, perché è del tutto nuova rispetto a ciò che abbiamo sempre saputo.
Le truffe cambiano di continuo, abbiamo visto nel tempo tante modifiche, anche sfruttando quelle che sono le innovazioni date proprio dalla tecnologia, ma in questo caso la situazione è diversa, perché parliamo di un approccio completamente differente rispetto al solito, quindi non soltanto di un’innovazione dal punto di vista tecnico.
Solitamente, infatti, le truffe di questo tipo avvengono sempre con gli stessi schemi, quindi tramite chiamata, tramite SMS o tramite email e applicazioni di messaggistica. Più difficilmente le truffe sono propagate tramite i social network o strumenti affini, ma qui si parla di una truffa che avviene tramite videochiamata, quindi qualcosa di molto particolare, che tendenzialmente fa cadere facilmente in errore gli utenti, che ovviamente non sanno come approcciare al problema.
Tutto parte da una questione piuttosto semplice e nasce con la volontà di aiutare l’utente; una figura si palesa come dipendente di WhatsApp e si offre di sostenere il soggetto a compiere una determinata azione. In quel momento, inoltre, ha dei link fraudolenti, degli elementi che sono potenzialmente rischiosi, che possono essere delle immagini, dei video o addirittura dei siti esterni.
È chiaro che, in questo caso, anche laddove improvvisamente arrivi una videochiamata da parte di un numero sconosciuto o che addirittura può avere l’immagine di un’assistenza WhatsApp o palesarsi come tale attraverso la conversazione, è importante fare attenzione. Il consiglio generale è quello in realtà di agganciare immediatamente, poiché in nessun caso un’assistenza di WhatsApp telefona all’utente, né tantomeno comunica in maniera diretta eventuali problemi.
Quindi è importante capire come difendersi, come riconoscere la truffa e cosa fare nel caso in cui ormai sia già avvenuto. In quest’ultima condizione è essenziale rivolgersi alla polizia postale per i dovuti controlli del caso e anche per porre in allarme eventuali contatti personali che possono essere vittima della stessa frode. Molto spesso, infatti, questo tipo di raggiro, quando avvengono mediante applicazioni di questo tipo, sono volti proprio al furto dati, non inteso soltanto alla privacy dell’utente, ma anche proprio a violare gli accessi sui social network e sulle applicazioni di questo tipo, che offrono praticamente una marea di contatti da poter poi utilizzare per veicolare la stessa truffa o truffe similari.
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