
Whatsapp: c'è la data ufficiale, addio dal 5 maggio (MisterGadget.Tech)
Una notizia del tutto inaspettata e sicuramente non proprio felice per gli utenti di WhatsApp, che si trovano davanti a una stretta nuova.
È chiaro che quando si tratta di tecnologia, sappiamo tutti che ci sono dei momenti in cui bisogna fare i conti anche con i limiti che questa ha da offrire e sicuramente il 5 maggio, per tutti coloro che utilizzano WhatsApp, sarà uno di questi.
A partire da tale data, infatti, l’applicazione smetterà di funzionare su tutta una serie di modelli di smartphone che sono determinati come obsoleti e che di conseguenza non riceveranno né più gli aggiornamenti, né tantomeno avranno più l’assistenza, quindi in sostanza sarà impossibile aprire l’applicazione e utilizzarla.
Tragedia Whatsapp: utenti nel pallone
Per gli utenti che rientrano in queste categorie, l’unica opzione possibile è comprare un altro dispositivo per continuare a utilizzare WhatsApp, oppure trovare una valida alternativa che sia ancora fruibile sullo smartphone. In generale, gli smartphone che vengono venduti oggi hanno una media di 7 anni di aggiornamenti garantiti.

Questo vuol dire quindi che, di base, per avere un telefono che continui a performare in maniera decente, si potrà utilizzare quell’acquisto appunto per una durata massima di 7 anni. Dopo tale data è comprensibile che ci sia un blocco degli aggiornamenti; questo non vuol dire che il telefono andrà gettato via, semplicemente che ad un certo punto non si potranno più installare nulla, gli aggiornamenti, e non ci sarà più spazio per le applicazioni nuove e non ci sarà modo nemmeno di ricevere assistenza da parte di questo e quindi si andrà progressivamente verso la morte del prodotto. Ovviamente la questione dipende molto dal tipo di uso che si fa.
È chiaro che chi utilizza semplicemente il telefono per fare le chiamate o per mandare dei messaggi, nel senso standard del termine, non avrà problemi; la questione inizia a complicarsi per chi usa uno smartphone, quindi per chi comunque utilizza la connessione, ma è ancor più articolata per tutti coloro che invece nella vita di tutti i giorni sfruttano le applicazioni, perché sono quelle che ne risentono maggiormente. Il caso di WhatsApp è quindi emblematico, ma non è l’unica app di questo tipo che va incontro ad un certo punto allo stop.
Nel caso specifico stiamo parlando comunque di dispositivi che sono datati, quindi che hanno già degli anni di servizio alle spalle, quindi si parla anche di dispositivi lanciati nel 2013 e nel 2014, che hanno ormai avuto il loro percorso. La cosa importante è capire quali dispositivi possono comunque continuare ad avere gli aggiornamenti e quindi andare oltre quello che è il limite dato dall’aggiornamento mancante sullo smartphone, da quella che invece è la situazione in cui si ritroveranno tutti coloro che non possono più aggiornare i propri dispositivi e quindi devono fare i conti con questo limite.