
Scattano gli aumenti: cosa cambia (MisterGadget.Tech)
Una stangata relativa agli abbonamenti, l’ennesima notizia di pagamenti aggiuntivi che gli utenti dovranno sostenere prossimamente.
La questione è sempre più generalizzata e questo anche perché siamo soggetti sempre con maggiore incidenza a pagare delle spese mensili, a sostenere delle formule di abbonamento. Questo vale tanto per la televisione, quando ci abboniamo ai servizi di streaming digitale, oppure per lo smartphone, sia per quanto riguarda le rate dell’acquisto del prodotto, oppure per quanto riguarda gli abbonamenti che sono invece legati al nostro operatore mobile.
Delle ondate di aggiornamenti che riguardano soprattutto la questione economica, la situazione per gli utenti si complica. Appunto, in questo caso a variare la condizione è TIM, che ha annunciato degli aumenti a partire dal primo maggio 2025, relativamente al costo mensile, che sarà tra i 2 e i 2 e 90 euro in più ogni mese.
Scattano gli aumenti: cosa cambia
Le modifiche contrattuali colpiranno anche le offerte di linea fissa, oltre a quelle mobile, incluso quelle che riguardano TIM Vision. La necessità di andare a implementare la sfera economica riguarda la possibilità di investire sulle reti di nuova generazione e questo spiega perché ci potrebbe essere questo aumento variabile.

I clienti sono stati informati tramite messaggio; comunque coloro che hanno un dubbio, che pensano di aver inavvertitamente cancellato il messaggio, possono rivolgersi sia direttamente ai negozi della TIM presenti sul territorio nazionale, oppure contattare telefonicamente la stessa per avere chiarimenti. Coloro che non vogliono accettare la variazione contrattuale, possono recedere dal contratto senza penali o costi aggiuntivi; il tutto però va fatto entro il 31 maggio 2025.
Le richieste possono essere indirizzate sia al 187, che all’area clienti MyTIM, quindi in automatico in forma autonoma, tramite la posta elettronica oppure tramite PEC; chiaramente sono sempre disponibili anche in questo caso i negozi presenti sul territorio. La richiesta di recesso va inviata anche nel caso in cui si effettua la portabilità verso un altro operatore, quindi è bene tenerlo a mente per non ritrovarsi nella situazione di dover pagare.
Il cliente continuerà a pagare normalmente; se si ha un modem che si sta pagando a rate, l’utente potrà decidere se restituirlo o pagare le rate residue; se l’offerta invece ha un vincolo di permanenza, il recesso non comporterà l’addebito di importi previsti in caso di cessazione anticipata. Appunto, TIM ovviamente sta mutando le condizioni contrattuali, non è la prima volta che si parla di aumenti ed è chiaro quindi che alcuni sono già avvenuti, altri avverranno in futuro, ma la cosa importante che l’utente deve sapere è che comunque queste modifiche apportano sempre anche un beneficio, perché solitamente, anche quando la tariffa aumenta di un paio di euro, c’è sempre qualcosa che TIM va ad aggiungere, quindi un beneficio per l’utente finale, che possono essere dei Giga extra o altri servizi. Comunque si è sempre possibile per ognuno scegliere di disattivare la propria linea, quindi non c’è alcun obbligo.