
Come svuotare il cestino di Whatsapp e perché farlo (mistergadget.tech)
Molto spesso si tende a cancellare il contenuto dei messaggi di WhatsApp, le foto e i video che vengono inoltrati tramite l’applicazione, ma in realtà non si libera del tutto il cestino relativo.
C’è infatti un elemento molto importante che tutti coloro che utilizzano le applicazioni dovrebbero conoscere, ed è proprio il cestino, si intende ovvero quello strumento in cui vengono accumulati i file che sono cancellati, ma che in realtà non vengono eliminati del tutto dallo smartphone, ma piuttosto accumulati in un luogo preciso e quindi sostanzialmente non solo sono ripristinabili, ma sono anche visibili e quindi per chiunque si trovi ad entrare all’interno di quello strumento sarà possibile vedere le immagini, i video, andarli anche a ricondurre direttamente all’interno della relativa app.
Quello che potrebbe apparire quindi come un dettaglio, in realtà è molto rilevante, soprattutto per tutti coloro che tendono a cancellare i dati pensando di essere così in una botte di ferro e ritrovandosi invece tutto quello che non è stato mai realmente archiviato pronto a tornare in pista.
Come svuotare il cestino di Whatsapp e perché farlo
WhatsApp è praticamente l’applicazione di messaggistica istantanea più utilizzata da tutti ed è molto interessante vedere anche la sua diffusione trasversale, quindi non soltanto per stessa fascia di età, ma anche in condizioni differenti. Anche se non esiste il cestino di WhatsApp, esiste il cestino dello smartphone.

Quindi tutti i dispositivi tecnologici hanno quello che è definito proprio “cestino”, si tratta quindi di uno strumento in cui i file che vengono cancellati da applicazioni come WhatsApp, ma anche Telegram e tutte le altre, finiscono per raccogliersi. Appunto, quindi anche là dove la chat per esempio non è più visibile e quindi dove gli utenti non riescono sostanzialmente più a visionare il contenuto e quindi sono convinti di essere ormai al sicuro, in realtà si trovano sostanzialmente a rischio, perché tutto quello che viene cancellato va a finire all’interno del cestino.
Il cestino non è l’unico pericolo che si corre, questo va svuotato, in alcuni casi le impostazioni permettono di farlo in maniera automatizzata, ogni 30 giorni, ogni 60 giorni, in base alle proprie necessità. Ma c’è anche un altro dato fondamentale, si tratta della cache, ovvero la memoria temporanea del dispositivo. Questo vale anche per WhatsApp, che è un’applicazione, quindi sfrutta internet per funzionare e quindi è chiaro che va a raccogliere dati di cui non ci rendiamo conto, che vengono però in realtà conservati insieme a tutto il resto.
Quindi è chiaro che per chiunque acceda al nostro dispositivo sia possibile rintracciare tutto ciò che è stato cancellato in maniera anche piuttosto facile e veloce, soprattutto se si sa bene dove guardare. Quindi potrebbe diventare un pericolo assoluto a cui prestare massima attenzione e quindi mantenendo e monitorando la sicurezza assoluta.