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OPPO Reno 13 5G: lo smartphone di fascia media che strizza l’occhio all’intelligenza artificiale

Negli ultimi anni, OPPO ha costruito la sua fama puntando su smartphone accessibili che uniscono design curato e specifiche solide, senza per forza inseguire le prestazioni estreme. Il nuovo OPPO Reno 13 5G si inserisce proprio in questa filosofia, presentandosi come un’alternativa smart nella fascia media. È un dispositivo pensato per chi cerca un telefono affidabile, dall’aspetto elegante e con qualche trovata interessante, soprattutto sul fronte fotografico e delle funzioni basate sull’intelligenza artificiale.


OPPO Reno13 5G
OPPO Reno 13 5G offre un ottimo rapporto qualità prezzo, con buona fotocamera, autonomia notevole e funzioni AI utili. Design poco originale e software ancora troppo simile a iOS, ma l’esperienza d’uso complessiva è positiva.
Pro
+ Rapporto qualità prezzo centrato
+ Batteria da due giorni
+ Buona fotocamera con funzioni AI
+ Certificazione IP69
+ Supporto alle funzioni AI di Android
Contro
– Design poco originale
– Software troppo simile a iOS
– Nessuna innovazione clamorosa
– Manca la ricarica wireless


OPPO non nasconde l’intenzione di rivolgersi a un pubblico giovane e connesso, che usa lo smartphone per i social, per immortalare ogni momento e che apprezza soluzioni intelligenti che semplificano la vita quotidiana. Non è un prodotto pensato per gli smanettoni, ma per chi vuole un dispositivo che “faccia tutto bene” senza complicazioni. E con un listino fissato ufficialmente a 499 euro, ma un prezzo reale già sceso intorno ai 400 euro, l’operazione sembra tutto sommato riuscita.

Un medio gamma equilibrato, con qualche spunto intelligente

OPPO Reno 13 5G è uno smartphone dal rapporto qualità prezzo decisamente centrato, con una scheda tecnica ben bilanciata e una fotocamera che fa il suo dovere. Il design è elegante ma poco originale, con un richiamo piuttosto evidente al mondo Apple.

Il display di OPPO Reno13 5G (MisterGadget.Tech)

Il processore MediaTek garantisce buone prestazioni e abilita funzioni AI come la trascrizione e la traduzione. Interessanti gli strumenti per modificare le foto con l’intelligenza artificiale, tra cui la funzione AI Motion.

La batteria è uno dei punti forti, grazie a una capacità che regala un’autonomia sorprendente. Meno entusiasmante il software, che continua a somigliare troppo a iOS, senza avere però una vera identità.

Design e materiali

Il design di OPPO Reno 13 5G gioca sul sicuro. Linee pulite, moduli camera sempre più simili a quelli che vediamo sugli iPhone e una scocca che restituisce una buona sensazione al tatto, ma non fa gridare al miracolo. Il retro è in vetro satinato, bello da vedere ma incline a trattenere qualche impronta, mentre il frame è in plastica.

Il display di OPPO Reno13 5G è luminoso e visibile anche al sole (MisterGadget.Tech)

Il telefono è leggero, sottile e ben costruito, ma soffre un po’ di “déjà vu”. L’ispirazione al mondo Apple è evidente, tanto nella forma dei bordi quanto nel layout della fotocamera posteriore. Non è un difetto in sé, ma penalizza un po’ la personalità del dispositivo.

Un punto a favore è la certificazione IP69, rarissima in questa fascia di prezzo, che non solo garantisce resistenza a polvere e schizzi, ma permette anche di scattare foto sott’acqua, cosa che solitamente richiede custodie dedicate.

Specifiche tecniche

Sotto la scocca di OPPO Reno 13 5G troviamo un processore MediaTek Dimensity 8350, un chip che garantisce prestazioni più che adeguate per un utilizzo quotidiano: social, video, app di messaggistica e anche qualche gioco leggero girano fluidamente. È supportato da da 8 a 16 GB di RAM (espandibili virtualmente fino a 24 GB) e da 128 GB ad 1 TB di memoria interna, non espandibile.

Lo schermo è un pannello AMOLED da 6,59 pollici con risoluzione elevata e refresh rate a 120 Hz. La luminosità massima è buona e la leggibilità all’aperto non dà problemi. Anche se non è il miglior pannello della categoria, si difende bene e regala una buona esperienza visiva nei video e nella navigazione.

La fotocamera

Sul fronte fotocamere, abbiamo un sensore principale da 50 MP con stabilizzazione ottica dell’immagine (OIS) e un secondo sensore grandangolare da 8 MP, quindi di supporto per la profondità da 2 MP. La fotocamera frontale è da 50 MP.

OPPO Reno13 5G ha 3 sensori posteriori (MisterGadget.Tech)

Il comparto fotografico è completato da un set di strumenti di editing basati sull’intelligenza artificiale, tra cui l’interessante AI Motion, che trasforma una foto statica in un breve video animato.

Andando oltre il mero racconto delle funzionalità del telefono, possiamo raccontarvi che la qualità fotografica è sicuramente interessante per quanto riguarda il sensore principale, l’unico che ha davvero una ragion d’essere, dato che gli altri due sono semplicemente elementi di contorno.

In linea con le abitudini di OPPO, che strizza sempre l’occhio alle target più giovane, buona e la qualità della fotocamera frontale, pronta a sostenere la generazione dei selfie.

La qualità delle foto scende leggermente quando diminuisce la luminosità, ma questo è un classico per i prodotti di fascia media. Discreti i video, che potremmo definire nella media: non girerete un classico hollywoodiano, ma per i filmati delle vacanze è più che sufficiente.

Esperienza d’uso / funzionamento

Usare OPPO Reno 13 5G è piacevole. Il telefono è reattivo, non si surriscalda, e tutto funziona come ci si aspetta. Non ha prestazioni da flagship, ma nemmeno scatti o rallentamenti fastidiosi. Le app Google sono ben integrate e le funzioni di intelligenza artificiale del sistema Android, come la trascrizione in tempo reale e la traduzione, funzionano senza intoppi.

Durante i giorni di test, non ci sono stati problemi nell’uso quotidiano: chiamate, social, navigazione, streaming e un po’ di editing fotografico sono gestiti con disinvoltura. Anche il gaming occasionale è alla portata del dispositivo, a patto di non aspettarsi frame rate stellari nei titoli più impegnativi.

Buona anche la gestione del multitasking, grazie alla RAM abbondante, mentre lo sblocco con il riconoscimento facciale o il sensore di impronte sotto al display è rapido e preciso. La vera difficoltà è trovare una differenza significativa rispetto al modello più performante, con un costo superiore, ovvero OPPO Reno13 Pro: il rischio è che questo modello meno impegnativo sul fronte del prezzo possa cannibalizzare l’offerta.

Software e funzioni smart

Qui arriva forse il punto più debole del Reno 13 5G. Il software è ColorOS 15, l’interfaccia sviluppata da OPPO basata su Android 15. Funziona bene, ma soffre di una certa mancanza di personalità. Le somiglianze con iOS sono tante, sia nei menu che nell’estetica generale.

Per chi arriva da un iPhone potrebbe essere un vantaggio, ma chi è abituato ad Android “puro” noterà subito un’interfaccia che sembra voler imitare più che innovare. Le impostazioni sono spesso ridondanti e alcune funzioni sono duplicate in diversi menù. Niente di grave, ma resta la sensazione di un software poco “suo”.

Ił software di OPPO Reno 13 5G è molto simile a quello di OnePlus e realme (MisterGadget.Tech)

In compenso, ci sono diverse funzioni interessanti: oltre alle già citate AI Motion e editing intelligente delle foto, c’è una modalità di protezione della privacy, gestione ottimizzata delle notifiche e uno spazio secondario per dividere contenuti personali e professionali.

Peccato però per l’inserimento di una quantità insopportabile di bloatware, di software che di vostra spontanea volontà non avreste mai scaricato e che probabilmente vorrete cancellare appena avrete cominciato ad utilizzare lo smartphone. Questa è un’abitudine che è un retaggio un po’ antico, curioso che è un’azienda attenta al design e all’estetica come OPPO cada in questa pratica commerciale un po’ desueta. Quando si apre il carrello delle applicazioni con uno swipe dal basso verso l’alto, delle prime 10 applicazioni sette sono praticamente inutili tra AliExpress e Videogiochi.

La buona notizia, però, è che con pochi minuti di impegno si può eliminare tutto quello che non si ha voglia di utilizzare.

Autonomia

La batteria da 5.600 mAh è una delle sorprese più piacevoli di questo dispositivo. Il telefono regge benissimo anche due giornate piene con un utilizzo medio. Se si spinge un po’ di più con video e foto si arriva comunque a fine giornata con una buona percentuale residua.

Il supporto alla ricarica rapida a 80W consente di ricaricare dallo 0 al 100% in poco meno di 45 minuti, con una gestione termica adeguata e senza picchi di calore. Non c’è ricarica wireless, ma in questa fascia di prezzo non è una mancanza sorprendente.

Prezzo e alternative

OPPO Reno 13 5G ha un listino ufficiale di 499 euro, ma online si trova facilmente sotto i 400 euro, e a quel prezzo diventa davvero competitivo. Offre molto, pur senza eccellere in nulla. L’equilibrio tra prestazioni, autonomia e funzioni smart lo rende una buona scelta per chi vuole uno smartphone completo senza svenarsi.

Tra le alternative, in questa fascia si muovono dispositivi come il Samsung Galaxy A56 (software più curato, ma meno originale) e il Pixel 8a (foto migliori, ma meno autonomia). Anche Xiaomi Redmi Note 14 Pro e Realme offrono opzioni simili, ma OPPO ha dalla sua la resistenza all’acqua IP69 e una buona solidità generale.

Che faccio, lo compro?

OPPO Reno 13 5G è uno smartphone concreto, che fa quello che promette senza troppi fronzoli. Piacerà a chi cerca affidabilità e qualche trovata interessante, come l’editing AI delle immagini o la resistenza all’acqua. Non entusiasma per originalità, né per innovazione, ma è un buon compagno quotidiano per chi vuole spendere il giusto ed evitare problemi.

Il design resta un po’ troppo derivativo e il software avrebbe bisogno di una vera identità, ma nel complesso l’esperienza d’uso è positiva. E alla fine, è questo che conta per chi cerca un telefono equilibrato nella fascia media.

Il software di OPPO Reno 13 è ricco di bloatware, purtroppo (MisterGadget.Tech)
Luca Viscardi

Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.

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Luca Viscardi

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