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Il nuovo malware che ti ruba ogni cosa, bastano pochi attimi e ti ritrovi senza più un euro

Un nuovo malware si sta diffondendo sul web, creando come sempre grande allarmismo ma questa volta con ragione visto che è un disastro annunciato.

Non è la prima volta che un virus di questo tipo si diffonde, ma c’è un motivo specifico se questo fa così paura, ed è chiaramente la sua diretta connessione alla sfera economica, quindi la volontà per cui è nato. Parliamo di un Trojan bancario per Android, che riesce ad aggirare facilmente anche impostazioni molto severe, andando a distruggere le protezioni e rubare moltissimi dati, incluse le key del wallet.

I ricercatori di Threat Fabric hanno individuato un Trojan chiamato Crocodilus, che è un malware molto pericoloso, che riesce ad aggredire e aggirare le protezioni, colpendo così gli utenti. Purtroppo si è diffuso anche in Europa e va a copiare in pratica le app bancarie, quindi nel momento in cui viene avviata la schermata di un’applicazione, l’utente di fatto consegna le credenziali e tutto il resto, perché è un sistema che funziona con il keylogger, quindi registra i tasti premuti, e con screen capture, quindi cattura gli screenshot di quello che l’utente fa con il suo dispositivo, quindi resta in memoria praticamente tutto.

Trojan bancario si diffonde in Europa: aggira la sicurezza dei dispositivi

Il malware può avviare applicazioni, mostrare le telefonate, inviare messaggi, bloccare lo schermo, accedere ai contatti, in pratica riesce a prendere la totale gestione del dispositivo da remoto, senza che l’utente si renda conto di niente. È dotato anche di funzionalità RAT, quindi Remote Access Trojan, che consente di eseguire delle azioni da remoto, ad esempio fare tap, scrollare, e questo lo rende ancor più pericoloso, perché di fatto il sistema riesce ad entrare nelle applicazioni bancarie, fare movimentazioni, spostare soldi, senza che l’utente percepisca assolutamente nulla.

Il nuovo malware che ti ruba ogni cosa (Mistergadget.tech)

È chiaro che al momento si tratta di una sfida veramente difficile, perché quando i dispositivi vengono raggirati in questo modo, è chiaro che ci sono delle ripercussioni severe, non soltanto per i danni alla privacy e quello che ne consegue dal punto di vista economico, ma anche perché un virus che si diffonde a macchia d’olio, quindi va a colpire anche livelli molto alti come le criptovalute, può avere delle complicazioni piuttosto severe. Un dispositivo che viene colpito e soprattutto raggirato in questo modo, determina l’impossibilità ad attuare un vero e proprio controllo da parte degli utenti, e che perde ogni consapevolezza, che si trova di fronte ad anni veramente ingenti senza sapere poi esattamente cosa fare.

Valentina Giungati

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Valentina Giungati
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