Come si fa

Come usare un monitor da computer come TV: la guida completa

Trasforma il tuo monitor in una smart TV: guida pratica con trucchi e soluzioni per audio e controllo remoto

Con la proliferazione degli schermi nelle nostre vite, i confini tra i diversi tipi di display sono diventati sempre più sfumati. Che si tratti di uno smartphone, di un monitor da computer o di una TV, la differenza principale oggi sembra essere principalmente la dimensione. Come ha osservato umoristicamente la giornalista Delia Cai in un tweet diventato virale: “Un altro giorno passato a fissare il grande schermo mentre scorro il mio piccolo schermo per ricompensarmi dall’aver fissato lo schermo medio per tutta la settimana”. Ma cosa succede se volessi usare proprio lo “schermo medio” al posto di quello grande? Se ti sei mai chiesto se il monitor del tuo computer possa funzionare come un televisore, la risposta è sì, quasi sicuramente. Anzi, ci sono persino situazioni in cui un monitor può offrire un’esperienza visiva superiore rispetto a molte TV.

Se vuoi usare il tuo monitor come TV, il processo base è semplice: collegalo a una sorgente multimediale e sarai pronto in pochissimo tempo. Tuttavia, anche se nel migliore dei casi l’operazione è immediata, ci sono alcuni suggerimenti e trucchi che possono aiutarti a ottenere la migliore esperienza possibile, anche se il tuo monitor presenta qualche limitazione. Sebbene fondamentalmente simili, i televisori sono progettati pensando all’intrattenimento, mentre i monitor si concentrano sulla produttività, sul gaming o sul lavoro creativo. Le caratteristiche e le specifiche possono quindi variare. In questa guida, vedremo come aggirare alcune delle limitazioni più comuni. Ai fini di questa guida, daremo per scontato che il tuo monitor disponga di almeno una porta HDMI, ma per il resto i consigli dovrebbero essere applicabili universalmente. Ecco quindi come trasformare un monitor da computer in una TV.



Collegare la sorgente: la via più semplice

Ci sono molte somiglianze tra i moderni monitor e i televisori; sono persino realizzati con processi produttivi simili. E mentre le dimensioni medie delle TV continuano ad aumentare, i monitor rimangono un’ottima alternativa per chi desidera uno schermo più piccolo per una camera da letto, uno studio o un altro spazio ridotto. L’unico vero limite invalicabile è che i monitor di solito non hanno connessioni coassiali per l’antenna, rendendo difficile la visione dei canali del digitale terrestre o della TV via cavo tradizionale senza dispositivi esterni aggiuntivi (come decoder esterni).

La differenza più grande tra un monitor e una TV moderna è che la maggior parte dei monitor non include un sistema operativo “smart” integrato per supportare app di streaming video come Netflix, Prime Video, Disney+, RaiPlay, ecc. Tuttavia, puoi risolvere facilmente questo problema:

  • La soluzione più immediata e versatile è usare un dongle o stick di streaming economico come Amazon Fire TV Stick o Chromecast con Google TV. Basta collegare lo stick a una porta HDMI libera del monitor, selezionare l’ingresso corretto dal menu del monitor e avrai accesso immediato a tutte le principali app di streaming, trasformando di fatto il tuo monitor in una smart TV.
  • In alternativa, puoi collegare il tuo smartphone o tablet al monitor tramite un adattatore da USB-C a HDMI (o un adattatore da Lightning a HDMI se usi un iPhone meno recente).
  • Se possiedi una console di gioco come Xbox, PlayStation o Nintendo Switch, puoi collegarla direttamente al monitor tramite HDMI, utilizzandola sia per giocare che per accedere alle app di intrattenimento integrate.

Affrontare la sfida dell’audio

Un’altra differenza significativa è che la maggior parte dei monitor ha altoparlanti integrati di qualità molto bassa, se non addirittura assenti. Le TV, invece, tendono ad avere speaker integrati più performanti, essendo pensate per la fruizione multimediale. Per goderti l’audio quando usi un monitor come TV, dovrai quasi certamente usare altoparlanti esterni o cuffie. Ecco come:

  1. Soluzione Ideale (Se Disponibile): Se il tuo monitor è dotato di un’uscita audio jack da 3.5mm (la classica uscita cuffie), puoi semplicemente collegare qualsiasi paio di cuffie con cavo o un set di altoparlanti per PC direttamente a questa porta. L’audio proveniente dalla sorgente HDMI verrà reindirizzato a questa uscita.
  2. Soluzione Bluetooth (Molto Comune): Se il monitor non ha un’uscita audio, non disperare. La maggior parte degli stick di streaming moderni (Amazon Fire TV Stick, Chromecast con Google TV, Apple TV) e ovviamente smartphone, tablet e PC, dispongono di connettività Bluetooth. Puoi associare altoparlanti o cuffie Bluetooth direttamente al dispositivo sorgente (lo stick, la console, il telefono) bypassando completamente il monitor per l’audio.
  3. Soluzione Alternativa (Estrattore Audio): Se le opzioni precedenti non sono praticabili, puoi acquistare un “estrattore audio HDMI”. Si tratta di un piccolo dispositivo che si interpone sul cavo HDMI tra la sorgente (es. Fire TV Stick) e il monitor. Questo apparecchio “estrae” il segnale audio dal flusso HDMI e fornisce uscite audio separate, come un jack da 3.5mm e/o un’uscita audio ottica (TOSLINK), a cui potrai collegare i tuoi altoparlanti o il tuo impianto audio.
Affrontare la sfida dell’audio (mistergadget.tech)

Gestire il controllo remoto

I monitor, essendo progettati per una visione ravvicinata alla scrivania, di solito non sono dotati di telecomando.Questo può essere scomodo se vuoi usarlo come TV stando seduto sul divano. Anche qui, ci sono diverse soluzioni:

  1. Soluzione Principale (Inclusa con la Sorgente): Questo problema è spesso risolto alla radice dal dispositivo sorgente che scegli. Amazon Fire TV Stick, Chromecast con Google TV, Apple TV e la maggior parte dei set-top box (come Sky Q) includono il proprio telecomando, che userai per navigare nell’interfaccia, scegliere i contenuti e controllare la riproduzione.
  2. Soluzioni Alternative (per Smartphone/Tablet): Se stai usando uno smartphone o un tablet come sorgente, il controllo diventa meno immediato a distanza. Puoi però:
    • Acquistare un piccolo telecomando Bluetooth per smartphone/tablet, ne esistono diversi modelli (spesso pensati per scattare foto o controllare la musica) che offrono controlli multimediali di base (play/pausa, volume, traccia successiva/precedente).
    • Sfruttare funzionalità specifiche del dispositivo: ad esempio, se usi un dispositivo Samsung Galaxy compatibile, la S Pen con funzioni Air Actions abilitate via Bluetooth può fungere da telecomando base.Tuttavia, per cambiare app o contenuto, dovrai comunque interagire manualmente con lo schermo del dispositivo.
    • Una soluzione “low-tech” ma efficace: utilizzare un cavo HDMI molto lungo, in modo da poter tenere lo smartphone o il tablet a portata di mano anche quando sei seduto lontano dal monitor.

Quando un monitor batte la TV: il gaming

Abbiamo detto che usare un monitor come TV è possibile, ma ci sono casi in cui è addirittura preferibile? Sì, soprattutto per il gaming. I monitor, in particolare quelli progettati specificamente per il gioco, spesso includono funzionalità avanzate che mancano a molte TV, specialmente quelle di fascia bassa o media:

  • I monitor da gaming vantano frequentemente tempi di risposta dei pixel bassissimi (es. 1ms GtG) e alte frequenze di aggiornamento (120Hz, 144Hz, 240Hz o più), che si traducono in immagini più nitide e movimenti estremamente fluidi, cruciali nei giochi d’azione veloci.
  • Supportano spesso tecnologie di frequenza di aggiornamento variabile (VRR) come AMD FreeSync o NVIDIA G-Sync. Queste tecnologie sincronizzano il refresh rate del monitor con i frame prodotti dalla scheda video o dalla console (Xbox Series X/S e PS5 supportano VRR), eliminando fastidiosi difetti visivi come tearing e stuttering e rendendo l’esperienza di gioco incredibilmente più fluida e reattiva.
  • Molti includono funzionalità software aggiuntive pensate per i giocatori, come mirini su schermo personalizzabili (crosshair), timer, contatori di FPS, o modalità d’immagine preimpostate ottimizzate per diversi generi di gioco (FPS, RPG, RTS, ecc.).
Quando un monitor batte la TV: il gaming (mistergadget.tech)

Quindi, se usi principalmente il display per giocare con una console o un PC da gioco, un buon monitor da gaming potrebbe offrirti un’esperienza complessivamente superiore rispetto a una TV di prezzo simile.

Ricapitolando

Come abbiamo visto, trasformare un monitor da computer in un televisore o in un display per l’intrattenimento è non solo possibile, ma spesso sorprendentemente facile. Il requisito fondamentale è una porta HDMI. Le principali sfide riguardano l’audio e il controllo remoto, ma esistono soluzioni efficaci e accessibili per entrambe, dall’utilizzo delle uscite integrate (se presenti) alla connettività Bluetooth dei dispositivi sorgente, fino all’acquisto di piccoli accessori come estrattori audio. Con uno stick di streaming o una console collegata, e magari un paio di altoparlanti esterni, il tuo vecchio (o nuovo) monitor può godere di una seconda vita come centro d’intrattenimento versatile, specialmente in spazi ridotti o se cerchi prestazioni al top per il gaming.

Riccardo Ferrari

Studente di farmacia di giorno e scrittore di notte. Caporedattore, coordinatore e gestore delle componenti social e di pubbliche relazione di una piccola realtà: Natural Born Gamers. Nato con un joypad della prima PlayStation in mano e cresciuto con Final Fantasy, Metal Gear Solid e Resident Evil. Da lì non ha mai abbandonato il mondo videoludico, ho abbracciato anzi nuove passioni come il cinema, le serie tv ed il mondo della tecnologia.

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Riccardo Ferrari

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