
Whatsapp: non scrivere queste parole (Mistergadget.tech)
L’intelligenza artificiale ha fatto il suo arrivo su WhatsApp, chiaramente stravolgendo tutto quello che sappiamo sull’applicazione, introducendo una serie di novità importanti.
Se da un lato, ovviamente, questo porta una serie di benefici e anche di possibilità su quello che si può fare con l’app di messaggistica più utilizzata, è anche vero che siamo di fronte a un cambiamento epocale, l’introduzione di uno strumento ancora poco conosciuto per la maggior parte delle persone, a cui bisogna fare attenzione. Infatti, apre sicuramente una nuova era anche per quello che riguarda la sicurezza online ed è indispensabile capire come si utilizza, che cosa vuol dire e, soprattutto, che cosa non bisogna mai chiedere al bot.
L’intelligenza artificiale di WhatsApp può intervenire in due modi, quindi o se viene direttamente contattata, quindi cliccando semplicemente sul cerchietto, oppure se all’interno di una conversazione viene citata e quindi può rispondere circa quello di cui si sta dibattendo e, chiaramente, anche leggere una conversazione.
Whatsapp: non scrivere queste parole
Questo chatbot di intelligenza artificiale, ovviamente, è in fase di crescita, di sperimentazione, è qualcosa di nuovo a cui bisogna fare attenzione. A tal proposito, è indispensabile comprendere che non dovrebbe mai essere a conoscenza di dati finanziari, bancari. Quindi, se si vogliono ricevere informazioni, bisogna sempre fare delle domande vaghe, senza mai inserire i propri dati personali.

Lo stesso vale per quello che riguarda la salute, mai inserire dettagli relativi alla propria persona, alla propria famiglia o alla propria condizione di salute. Idem per quello che riguarda gli accessi, quindi non condividere dati personali, password, nome e cognome e qualunque altro dettaglio che in qualche modo possa diventare pericoloso. La questione della privacy, al momento, è un dato molto importante a cui bisogna fare assolutamente attenzione, siamo infatti di fronte a una questione in corso d’opera che si sta sviluppando e di cui bisogna comprendere le sfaccettature, ma anche i rischi.
Prima di lanciarsi in domande e condivisioni o altro che possano condividere tutti i dati personali e riservati con uno strumento digitale, è importante capire cosa si può dire e cosa non si può dire. Va bene fare domande se si è curiosi, ma non inserire mai in alcun modo nel chatbot dei dettagli che sono riconducibili alla propria persona, quindi elementi legati alla privacy, perché questi possono rappresentare sicuramente un pericolo. Quindi bisogna fare attenzione, come per ChatGPT e per gli altri strumenti, anche in questo caso bisogna essere sempre all’erta.