
ENGWE P20 è una bicicletta elettrica con struttura pieghevole (MisterGadget.Tech)
L’abbiamo provata per diverse settimane, dopo qualche centinaio di kilometri possiamo presentare la recensione di Engwe P20, una bicicletta elettrica che fa della facilità d’uso il suo pregio migliore. Ma bisogna fare molta attenzione alla differenza tra bicicletta elettrica e pedalata assistita.
+ Facilità di piegatura
+ Batteria con ottima autonomia
+ Catena innovativa
– Prezzo interessante ma non top
– Tempi di ricarica non rapidissimi
La bicicletta sta vivendo una vera e propria rinascita e non solo grazie alla riscoperta della sostenibilità ambientale, ma anche grazie alla spinta delle tecnologie elettriche. Nel corso degli ultimi anni abbiamo visto aumentare l’efficienza dei motori che vengono utilizzati per spingere i mezzi a due ruote, le batterie sono diventate più compatte e più performanti.
La diffusione delle nuove tecnologie e l’abbassamento generale dei prezzi ha portato ad una proliferazione delle biciclette elettriche oggi presenti sul mercato, creando delle sottocategorie che sono diventate via via sempre più popolari.

In particolare, le biciclette elettriche pieghevoli, come la Engwe P20, stanno diventando la scelta preferita di molti pendolari urbani per la loro capacità di combinare comodità, funzionalità e stile.
Attenzione però alla differenza tra bicicletta elettrica e pedalata assistita: in questo caso parliamo della prima opzione, con il motore nel mozzo posteriore che garantisce una buona spinta, con un consumo contenuto.
Design
La prima impressione quando si guarda la Engwe P20 è quella di un mezzo pensato davvero per la mobilità urbana moderna.
Il design minimalista, arricchito dai fari integrati e dagli indicatori di direzione, rende questa e-bike non solo pratica ma anche esteticamente piacevole. Nonostante le ruote siano di dimensioni contenute, elemento che potrebbe far storcere il naso ai puristi delle bici classiche, il risultato è convincente per chi cerca un mezzo compatto e agile per spostamenti veloci in città.

La forma snella e la struttura pulita la rendono piacevole da guardare e comoda da utilizzare, soprattutto in contesti urbani dove manovrabilità e stile minimal sono elementi vincenti. Il vero elemento distintivo è quello della struttura pieghevole, con tanto di maniglia per il trasporto, ma su questo tema torniamo a breve.
Specifiche tecniche
La Engwe P20 monta un motore silenzioso da 250W integrato nel mozzo posteriore, una soluzione piuttosto standard nel mondo delle e-bike da città, che offre affidabilità senza grosse sorprese. Interessante, invece, è la catena di trasmissione realizzata con materiali innovativi che promettono una minore manutenzione e una maggiore durata nel tempo rispetto alle tradizionali catene in acciaio.

La gestione della bicicletta è estremamente semplice: l’accensione e il controllo delle modalità di assistenza avvengono attraverso comandi intuitivi posizionati sul manubrio, facilmente accessibili anche durante la guida.
I freni a disco, sia anteriore che posteriore, garantiscono una frenata decisa e sicura, mentre il sistema d’illuminazione integrato consente di utilizzare la bici anche in condizioni di scarsa visibilità, aumentando la sicurezza generale.
Il controllo della bicicletta viene effettuato sfruttando un piccolo centro di comando sulla parte sinistra del manubrio, posto accanto al pulsante per degli indicatori di direzione. Non esiste invece la possibilità di cambiare rapporto, la bicicletta funziona con tre diverse tipologie di spinta, che vengono controllate proprio con il centro di controllo di cui abbiamo appena parlato.

Volendo, l’assistenza può essere completamente disabilitato, ma non è una buona idea perché a quel punto il peso della bicicletta si fa sentire.
Qualità costruttiva
Uno dei punti forti della Engwe P20 è senza dubbio la qualità costruttiva. La struttura, pur robusta e resistente, riesce a mantenere il peso complessivo entro limiti ragionevoli, facilitando così il trasporto anche quando la bici è piegata.
La possibilità di ripiegarla in pochi secondi rappresenta un grande vantaggio per chi utilizza mezzi pubblici o desidera riporla comodamente in spazi ridotti, come bagagliai o uffici. La batteria è completamente asportabile, protetta da una chiave che ne impedisce la rimozione non autorizzata, offrendo così un livello aggiuntivo di sicurezza. Questo significa, ad esempio, che si può lasciare la bicicletta in uno spazio protetto, anche senza alimentazione elettrica e si può portare in casa la batteria per ricaricarla.

Tutti i componenti, dalle giunture alla verniciatura, mostrano attenzione ai dettagli e un buon livello generale di finitura, conferendo fiducia sulla durata nel tempo. Quando parliamo di peso contenuto ci riferiamo ad una cifra intorno ai 18,5 kg, che non sono molti per una bicicletta elettrica, ma rappresentano comunque una cifra significativa se si deve sollevare la bicicletta stessa, o comunque trasportare senza sfruttare le ruote.
Batteria
La batteria della Engwe P20 si conferma uno degli aspetti più interessanti. Con un’autonomia dichiarata fino a 100 chilometri, è ideale per l’utilizzo quotidiano e consente di affrontare senza ansia tragitti medio-lunghi, anche con assistenza elettrica frequente.

I tempi di ricarica sono nella media: una carica completa si ottiene in circa 4-5 ore, un tempo accettabile considerando l’autonomia offerta. La possibilità di rimuovere la batteria facilita ulteriormente il processo di ricarica, permettendo di portarla comodamente in casa o in ufficio, senza dover spostare l’intera bicicletta.
Che faccio, la compro?
La Engwe P20 è senza dubbio un prodotto interessante, capace di attrarre l’attenzione per il suo equilibrio tra design, prestazioni e praticità. Il prezzo di 999 € rientra nella media di mercato per quella nicchia di dispositivi.
Il posizionamento, collocato nella fascia media, è discreto se confrontato con le caratteristiche tecniche offerte, anche se a questa cifra le alternative sul mercato sono numerose e talvolta altrettanto convincenti.

Questa bicicletta elettrica rappresenta una buona scelta per chi cerca comodità, semplicità d’uso e una discreta autonomia per spostarsi quotidianamente senza grosse pretese sportive, ma con il desiderio di una mobilità moderna e sostenibile. Durante la mia prova ho affrontato anche qualche salita abbastanza impegnativa, all’occorrenza può essere superata senza problema, ma la mancanza di un meccanismo di cambio del rapporto e le ruote piccole sicuramente non aiutano.
Bisogna immaginare questa città per gli spostamenti urbani in cui la flessibilità diventa l’elemento più importante, non può essere sicuramente la scelta giusta per chi vuole fare lunghi percorsi extraurbani, affrontando anche tratti difficili come le salite.
La bicicletta Engwe P20 può essere un buon acquisto, se viene usata nel modo giusto.
