
Whatsapp, se ci clicchi le chat diventano pubbliche (Mistergadget.tech)
Si torna a parlare di WhatsApp, ma questa volta di una questione molto delicata relativa soprattutto alla recente introduzione dell’intelligenza artificiale.
Molti hanno notato che c’era una nuova icona, hanno iniziato a cliccarci e a farne un uso improprio. Va ricordato in questo caso, ma in generale ogni qualvolta venga installata una novità di cui non si hanno informazioni dirette, che è sempre meglio prima capire che cos’è, come funziona e come va utilizzata, prima di lanciarsi in un utilizzo che può rivelarsi pericoloso.
Nel caso specifico di WhatsApp, stiamo parlando di uno strumento che sicuramente è interessante, quindi di un’aggiunta che va a implementare delle novità che sono importanti e sostanziali, che cambieranno per sempre il nostro modo di utilizzare l’applicazione, ma anche di un prodotto che ha dei risvolti che possono essere potenzialmente rischiosi.
Whatsapp, se ci clicchi le chat diventano pubbliche
Infatti, per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, questa non si attiva unicamente se andiamo a cliccare sul tastino apposito, ovvero quel cerchietto blu che compare sul lato destro delle chat, ma anche se la citiamo all’interno del testo. Il problema è che molti potrebbero citarlo senza nemmeno rendersi conto; in quel caso, quello che noi validiamo è l’accesso diretto dell’intelligenza artificiale all’interno della conversazione.

Vuol dire che non soltanto può leggere tutto quello che scriviamo, anche visualizzare foto, video e qualunque altro genere di contenuto come dei documenti importanti, ma può anche occuparsi di fare dei riassunti, di valutare il testo e di rispondere. Questo vale sia nella chat uno a uno con un’altra persona, ma anche all’interno dei gruppi. Di fatto quindi, nel momento in cui noi lo citiamo – e possiamo essere noi o potrebbe essere un’altra persona, in maniera specifica se si tratta di gruppi dove ci sono numerose persone, magari qualcuno pensa di sperimentare la funzionalità – in quel caso di fatto ci stiamo esponendo a qualcosa che non conosciamo, di cui non comprendiamo bene l’utilizzo, ed è per questo che bisogna fare massima attenzione.
Nel momento in cui noi accettiamo di far lavorare l’intelligenza artificiale in quel modo, di fatto gli stiamo concedendo il permesso di procedere senza problemi e di conseguenza andremo incontro alle conseguenze che tutto quello implica dal punto di vista della privacy. Questo non vuol dire che non bisogna utilizzare questo strumento nuovo, che non bisogna fare degli esperimenti, ma è bene comprendere con attenzione che cosa vuol dire, che cosa significa e soprattutto che, nel momento in cui noi convalidiamo la sua entrata all’interno di una conversazione, di fatto gli stiamo cedendo tutto quello che è scritto all’interno di quella chat, quindi non soltanto quei messaggi che sono stati appena inviati, ma anche quelli vecchi, perché di fatto sono appunto facilmente reperibili con un click.
Questa è una specifica che va ribadita soprattutto in questo momento di diffusione capillare della novità , in cui molti ancora non hanno ben capito come si utilizza. È chiaro che già è diverso, ad esempio, cliccare sull’icona e fare una domanda; in questo caso comunque bisogna fare attenzione, quindi non condividere dati personali, informazioni o altri elementi privati, ma sicuramente si possono fare delle domande oggettive, quindi ad esempio “vado in viaggio a Londra, cosa posso vedere in due giorni?” oppure “come faccio ad innaffiare le piante se non sono in casa?”, quindi chiedere una serie di consigli e di valutazioni che possono essere sicuramente comode anche nella vita di tutti i giorni.