
Truffa Spid, disastro in Italia (Mistergadget.tech)
Una nuova truffa si sta diffondendo in Italia, ma questa volta ha assunto dei contorni veramente preoccupanti perché è relativa allo SPID.
Parliamo di uno strumento che tutti ormai utilizziamo nel quotidiano per accedere a una serie di servizi a carattere nazionale. Purtroppo si è diffusa quella che viene chiamata la truffa del doppio SPID, ovvero un furto di identità digitale che mira a creare una seconda utenza. Si tratta di una questione molto delicata perché questo raggiro non solo è molto pericoloso, ma rischia anche di mettere a repentaglio i rimborsi relativi al 730, quindi è bene capire e fare attenzione a quello che sta accadendo proprio per non farsi trovare vulnerabili.
Siamo in periodo di dichiarazioni dei redditi e quindi automaticamente di utilizzo di una serie di sistemi digitali volti proprio a presentare determinate documentazioni, ed è quindi anche il momento perfetto per gli italiani per finire nel mirino dei criminali che sfruttano proprio questi momenti di debolezza per agire. Stanno arrivando una serie di messaggi da parte di enti come INPS e Agenzia delle Entrate che nascondono in realtà una truffa.
Truffa dello SPID: a rischio i rimborsi
Il problema è che nella maggior parte dei casi le persone non si rendono conto di quello che sta accadendo e cadono nella trappola. Questo sistema mira a prelevare quelli che sono i dati personali volti proprio alla creazione di un altro SPID, perché da legge è possibile infatti andare a generare più di uno SPID; questa decisione è stata presa per consentire agli utenti di avere una doppia identità laddove, per esempio, uno dei servizi non funzionasse, avessero urgenza di entrare in un determinato sistema.

A lanciare l’allarme in questione è il CERT-AGID, si tratta della struttura nazionale della sicurezza informatica della PA. E i criminali oggi utilizzano delle tecniche molto sofisticate: questo chiaramente è un problema perché riescono ad agire indisturbati. La tecnica del doppio SPID quindi va a creare più SPID con un unico codice fiscale. Il problema è che viene utilizzato questo strumento proprio a danno di quelli che sono gli enti pubblici e soprattutto di quelli che sono gli utenti che stanno aspettando rimborsi o comunque che hanno delle pratiche aperte.
Il rischio è molto concreto e sono stati già colpiti tantissimi utenti, quindi è essenziale fare attenzione; per proteggersi è fondamentale controllare l’IBAN salvato su INPS, Agenzia delle Entrate e strumenti simili in modo tale che non ci siano state variazioni. Non cliccare mai su link in email e SMS sospetti, ma anche non rispondere a telefonate potenzialmente rischiose, usare solo i siti ufficiali, attivare l’autenticazione a due fattori e, se si ricevono comunicazioni da parte di enti, polizia postale o chiunque altro si possa spacciare facilmente per terzi, è bene sempre fare attenzione, non condividere informazioni ma contattare direttamente l’ente in questione.