
Narwal Freo Z10 Ultra nella sua stazione base (MisterGadget.Tech)
Abbiamo provato per diverse settimane Narwal Freo Z10 Ultra, ecco la recensione completa di uno dei robot aspirapolvere più potenti e più completi del mercato, con qualche margine di crescita nella gestione del software, che però non inficia la qualità della sua proposta.
+ Potente sistema di aspirazione
+ Riconoscimento oggetti avanzato
+ Base 9-in-1 con lavaggio panni ad acqua calda
+ Ottima copertura di angoli
+ Moci triangolari e panni estendibili
– L’app ha ancora margini di miglioramento
– L’assistente vocale non è disponibile in italiano
Indice
Nel mondo dei robot aspirapolvere, l’evoluzione è stata talmente rapida da rendere obsoleti modelli di appena un paio d’anni fa. L’adozione di chip sempre più potenti e di algoritmi di intelligenza artificiale ha completamente trasformato la funzione di questi dispositivi, che oggi non si limitano più ad aspirare a caso, ma capiscono l’ambiente in cui si muovono, riconoscono oggetti, rilevano lo sporco e decidono il tipo di intervento migliore. Il nuovo Narwal Freo Z10 Ultra si inserisce in questo scenario come una delle soluzioni più sofisticate sul mercato.

Pensato per chi non si accontenta di una pulizia approssimativa, questo robot vuole essere un alleato intelligente, capace di gestire l’intera operazione di pulizia in autonomia, dalla rimozione dello sporco al lavaggio dei panni, fino alla manutenzione. Siamo di fronte a un prodotto pensato per ambienti domestici complessi, con superfici diverse, presenza di animali, oggetti in movimento e necessità di interventi mirati.
Design e materiali
Narwal ha definito un’estetica riconoscibile, e con il Freo Z10 Ultra questa filosofia si conferma: linee tonde, colorazioni neutre e un design che si integra senza stonare in un soggiorno moderno. La stazione base è imponente, ma rifinita con cura, mentre il robot ha una struttura compatta e ben bilanciata. La forma triangolare dei panni e l’estensione automatica migliorano visivamente il senso di precisione e controllo.
Si nota un’attenzione al dettaglio nella costruzione, a partire dalle spazzole laterali anti-groviglio fino ai materiali resistenti della base multifunzione. Anche la scelta dei colori — Space Grey o Galaxy Silver — segue la linea sobria ed elegante che caratterizza i prodotti Narwal.

Dovendo cercare il classico pelo nell’uovo, forse l’unico elemento di debolezza di questo robot rispetto ad alcuni prodotti della concorrenza sta nel suo spessore, perché oggi i prodotti di punta di altri marchi sono dotati di torrette laser che scompaiono all’occorrenza rendendo la dimensione complessiva più contenuta: è un dettaglio che non cambia l’esperienza d’uso complessiva, ma che va citato, dato che per il suo prezzo questo oggetto si colloca nella fascia super Premium del mercato.
Specifiche tecniche
l Freo Z10 Ultra è equipaggiato con doppia fotocamera HD a 136°, sensori per il riconoscimento delle particelle e un’architettura a doppio chip, con una potenza di calcolo AI fino a 4 TOPS. Questo consente al robot di riconoscere oltre 200 oggetti fino a 5 mm di dimensione.
L’aspirazione arriva a una potenza dinamica di 18.000 Pa, regolata in tempo reale. I panni rotanti raggiungono i 180 giri al minuto e applicano una pressione fino a 800g verso il basso. I serbatoi della base sono da 4,5 litri per l’acqua pulita e 4,05 litri per quella sporca, mentre il sacchetto della polvere da 2,5 litri garantisce fino a 120 giorni di autonomia.

Il robot pesa 4,5 kg, mentre la stazione base arriva a 11,3 kg. La rumorosità minima è di circa 55-60 dB.
La sintesi di tutti questi numeri è rappresentata dalla qualità complessiva dell’oggetto, sia per i materiali di cui abbiamo già parlato che per il modo in cui funziona, molto interessante il fatto che la potenza di aspirazione possa arrivare ad un livello che di solito è tipico delle scope elettriche.
Preparando la recensione di Narwal Freo Z10 Ultra abbiamo potuto verificare un corretto funzionamento del robot in tutti i suoi aspetti, soprattutto nel riconoscimento degli ostacoli.
Esperienza d’uso / funzionamento
Nell’uso quotidiano, il Freo Z10 Ultra colpisce per la sua capacità di adattarsi all’ambiente. L’avvio della pulizia è fluido, il riconoscimento degli ostacoli funziona molto bene — incluse le “sorprese” lasciate dagli animali domestici — e la copertura dell’ambiente è precisa, anche in angoli difficili.
Il sistema DeepClean permette di distinguere tra sporco liquido e secco, attivando automaticamente la modalità corretta. Se incontra un liquido, solleva la spazzola, abbassa il panno e procede al lavaggio con una pressione calibrata. Se trova briciole o polvere, regola l’aspirazione e il movimento delle spazzole.

I moci triangolari estendibili raggiungono davvero ogni punto, e la forma a Reuleaux elimina i classici punti ciechi dei moci rotondi. Il passaggio sui tappeti è intelligente: li riconosce, alza i panni e adatta la potenza. I grovigli sono praticamente inesistenti grazie al design delle spazzole, sia principali che laterali.
Per chi ama la pulizia un dettaglio che può fare la differenza è la possibilità di usare un detergente senza schiuma, che viene gestito autonomamente durante il lavaggio. Rispetto ai prodotti che si limitano ad usare l’acqua per la pulizia, l’aggiunta di un detergente migliora il livello di igiene. Bisogna però sottolineare che il detergente, inserito nella confezione, ha un costo piuttosto rilevante quando va ordinato online per la sostituzione.
Software e funzioni smart
Il software ha luci e qualche ombra. Le mappe sono tra le più dettagliate in circolazione: si possono indicare materiali dei pavimenti, ordine di pulizia delle stanze, e assegnare nomi personalizzati. L’AI migliora nel tempo e adatta i comportamenti sulla base dell’utilizzo. C’è una modalità “animali domestici”, la funzione DirtSense per il rilevamento dello sporco e la possibilità di modificare tutte le preferenze di pulizia, inclusa l’umidità dei panni.
La connessione WiFi non è sempre stabile: capita che il robot segnali disconnessioni anche in presenza di un segnale forte. È uno degli aspetti che Narwal dovrebbe migliorare. L’assistente vocale Hey Nawa, disponibile solo in inglese e tedesco, supporta oltre 30 comandi ma resta per ora poco utile per chi parla italiano.

La sicurezza è garantita dalla gestione locale dei dati e dalla certificazione TÜV Rheinland per privacy e protezione. Questo è un elemento essenziale quando si parla di intelligenza artificiale, perché spesso non ci si pone il problema di come siano trattati i dati e dove siano conservati, in questo caso si ha la certezza che tutte le elaborazioni vengono fatte localmente senza condivisione di informazioni.
Una volta fatta la prima mappatura, si può intervenire per dividere o unire le stanze, aggiornare la mappatura stessa quando lo si desidera e specificare di quali materiali sono fatti i pavimenti, così da regolare il tipo di pressione che viene fatta dalle spazzole e dai panni per il lavaggio.
Altro dettaglio importante è relativo alle mappe, se ne possono registrare diverse, utilizzando quindi il robot su più piani: ovviamente, il trasporto da un piano all’altro va fatto a mano, una volta collocato il robot va scelta la mappa corretta perché la pulizia sia svolta nel migliore dei modi.
Autonomia
Il tema dell’autonomia, come capita spesso con i prodotti di fascia alta, è secondario. Il robot gestisce in autonomia ricarica e svuotamento, lavaggio panni e asciugatura. Quando serve si ferma, torna alla base e riprende da dove ha lasciato.
La batteria da 6400 mAh è adeguata, ma ciò che conta è la capacità del sistema di regolarsi senza bisogno dell’intervento umano. L’utente non deve fare praticamente nulla.
Questo vale genericamente per tutti i robot più moderni, se in passato la durata della batteria poteva fare la differenza, ora invece è il robot a gestire autonomamente tutte le sue funzioni: come è facile intuire, se bisogna pulire spazi molto grandi, il robot ha bisogno di più pause per svuotare i serbatoi per ripulire i panni, quindi anche per la ricarica, dunque ciò che cambia è semplicemente il tempo complessivo in cui si svolge la pulizia del proprio spazio.
Prezzo e alternative
Il prezzo ufficiale del Narwal Freo Z10 Ultra è di 1.299 euro, con una promozione iniziale che include uno sconto di 200 euro e un kit accessori. È una cifra alta, ma coerente con il livello di tecnologia e le funzionalità offerte. In confronto, prodotti come Roborock S8 Pro Ultra o Dreame L20 Ultra si collocano nella stessa fascia, ma con differenze nel sistema di lavaggio, nei panni o nell’intelligenza artificiale.
Se si cerca un robot che faccia davvero tutto da solo, con riconoscimento degli oggetti, gestione precisa dello sporco e pochissima manutenzione, Freo Z10 Ultra ha pochi rivali. Se però questa cifra fosse eccessiva, valutazione del tutto comprensibile, il consiglio è quello di dare un occhio al resto della gamma di Narwal: si possono trovare dei prodotti molto interessanti che oggi vengono proposti ad un prezzo estremamente competitivo e non si rinuncia a molto.
Che faccio, compro?
Il Narwal Freo Z10 Ultra è uno dei robot aspirapolvere più completi oggi disponibili sul mercato. È elegante, potente e intelligente, costruito con attenzione ai dettagli, pensato per ambienti complessi e utenti esigenti. Il prezzo è importante, ma proporzionato a ciò che offre. Il software ha ancora margini di miglioramento, soprattutto per quanto riguarda la stabilità della connessione e l’assistente vocale, ma l’esperienza complessiva è di altissimo livello.
Se si cerca un dispositivo capace di pulire davvero, con funzioni evolute e un’estetica che non sfigura in salotto, questo è un candidato molto solido. Il mercato sta diventando sempre più ricco, più denso di proposte alternative, l’assunzione più rilevante che possiamo condividere è probabilmente relativa alla valutazione generale dei prodotti in arrivo dalla Cina: se in passato rappresentavano copie di ciò che arrivava dal mercato occidentale, oggi i marchi asiatici rappresentano la frontiera di innovazione nel campo della pulizia di casa e quindi si può comprare senza timore uno di questi dispositivi.
