
Aggiornamento Whatsapp: app in tilt, cosa sta accadendo (Mistergadget.tech)
Il nuovo aggiornamento di WhatsApp non è sicuramente quello che gli utenti stavano aspettando: avrà delle ripercussioni importanti ed inattese.
A partire da maggio, molti prodotti smetteranno di funzionare; in modo particolare stiamo parlando della data del 5 maggio, che va sicuramente cerchiata poiché da quel momento in poi WhatsApp non funzionerà più su tutti gli iPhone con iOS 15 e versioni precedenti, quindi ad esempio l’iPhone 5S, l’iPhone 6, l’iPhone 6 Plus, ma anche su una molteplicità di prodotti Android.
Da quel momento Meta ferma il supporto di WhatsApp, quindi non ci saranno più aggiornamenti, i sistemi non avranno modo più di funzionare e di conseguenza l’applicazione diventerà impossibile da utilizzare. Un vero e proprio blackout che avviene comunque dopo vari anni, dal momento che stiamo parlando di prodotti che risalgono a diversi anni fa.
Aggiornamento Whatsapp: app in tilt, cosa sta accadendo
Oggi acquistare uno smartphone vuol dire avere la consapevolezza che ha una data di scadenza: questo non vale soltanto per il dispositivo in sé, ma anche per tutto quello che andiamo ad utilizzare con il dispositivo stesso perché di fatto si tratta di strumenti che sono utilizzabili fino a quando ricevono degli aggiornamenti.

Nel momento in cui un dispositivo smette di avere aggiornamenti, chiaramente progressivamente va incontro allo spegnimento definitivo, non perché dal punto di vista tecnico non sia più impiegabile, ma soprattutto per quanto concerne le connessioni e tutte le applicazioni che fanno riferimento al suo sviluppo, si determina l’impossibilità a procedere. Ed è per questo che dopo un tot di anni bisogna considerare lo spegnimento delle app più famose che rilasciano sempre delle specifiche tecniche avanzate e, nel momento in cui un prodotto non riesce più a sopportare tali specifiche, di fatto perde la possibilità di funzionare correttamente. Sicuramente per molti utenti è una seccatura, soprattutto per coloro che non hanno dispositivi di ultima generazione e si trovano improvvisamente con le applicazioni bloccate.
Di fatto esistono due strade per procedere: la prima è quella di valutare un nuovo acquisto e la seconda è quella di utilizzare ugualmente quel dispositivo che comunque continua a funzionare senza per questo però adoperare le app più famose come ad esempio WhatsApp, ma anche i social. Chiaramente si tratta di un compromesso. Oggi, nel momento in cui acquistiamo un telefono di ultima generazione, sappiamo che abbiamo 7 anni di aggiornamenti: questo vuol dire che in media il dispositivo funziona correttamente, quindi offrendoci tutte le prestazioni e tutti gli aggiornamenti del caso per un massimo di 7 anni. Passato questo periodo è lecito da parte delle aziende introdurre elementi tali che ne impediscono il funzionamento con quel dato prodotto.