L’avvertimento (inaspettato) di Papa Francesco sulla tecnologia (mistergadget.tech)
Anche il Pontefice aveva qualcosa da dire sull’intelligenza artificiale e i social: riflessioni sorprendenti dal Vaticano
Papa Francesco è morto ieri all’età di 88 anni. Siamo abituati ad associare il mondo della tecnologia a scienziati, imprenditori o visionari della Silicon Valley. Ma non capita tutti i giorni che un Papa si esprima con chiarezza su temi come intelligenza artificiale, social media e innovazione digitale.
Eppure, Papa Francesco — sempre molto attento alle trasformazioni della società — ha più volte offerto spunti profondi e critici sull’impatto della tecnologia moderna, mettendo al centro l’essere umano.
Nel 2023, durante un seminario organizzato in Vaticano dal titolo “Convergere sulla persona: tecnologie emergenti per il bene comune”, Papa Francesco ha affrontato con lucidità un tema spesso ignorato nei dibattiti su progresso e innovazione.
Secondo il Pontefice, la tecnologia — per quanto utile e affascinante — non deve mai perdere di vista l’obiettivo più importante: il bene dell’essere umano.
Non solo: l’evoluzione digitale non può e non deve emarginare i più vulnerabili, né impoverire le relazioni autentiche.
In una delle sue affermazioni più forti, disse:
“La tecnologia non può sostituire il contatto umano, il virtuale non può sostituire il reale, e nemmeno i social media possono sostituire la sfera sociale.”
Papa Francesco non si è limitato a criticare: ha posto una questione etica di fondo che riguarda tutto il mondo tech.
Nel suo messaggio ha sottolineato che la tecnologia deve riflettere la cultura da cui nasce, non snaturarla. Altrimenti, il rischio è quello di creare strumenti così avanzati da rimuovere l’esperienza umana dal centro del progresso.
L’intelligenza artificiale, i social network, e le tecnologie emergenti sono stati citati come esempi concreti di innovazioni che, se non ben orientate, potrebbero allontanarci dagli altri invece di avvicinarci.
Nel suo intervento, Papa Francesco ha anche invitato scienziati, sviluppatori e decisori politici a coniugare lo sviluppo tecnologico con una parallela crescita etica e sociale.
In altre parole: non basta innovare, bisogna anche educare e umanizzare.
Una delle sue frasi più significative suona quasi come un monito al mondo tech:
“La crescita scientifica e tecnologica deve essere accompagnata da uno sviluppo integrale dell’essere umano.”
Le parole di Papa Francesco non sono rivolte solo ai fedeli, ma a chiunque lavori, studi o semplicemente viva immerso nella modernità digitale.
Il suo messaggio ci invita a chiederci: stiamo ancora controllando la tecnologia, o sta iniziando a controllare noi?
Una riflessione che, oggi più che mai, vale la pena tenere a mente.
Negli anni, Papa Francesco ha mostrato un interesse crescente per le sfide poste dal digitale. Ecco una breve panoramica dei momenti più significativi:
Papa Francesco non è l’unico a porsi domande etiche sull’intelligenza artificiale. Anche in ambito religioso e accademico, il dibattito è sempre più acceso.
Tutti questi punti di vista convergono su una verità fondamentale: l’innovazione senza etica rischia di diventare pericolosa.
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