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Come funziona Edits di Instagram, l’alternativa gratis a CapCut

Meta ha deciso di scendere in campo con una nuova app di editing video, lanciata globalmente con il nome di Edits. È gratuita, è pensata per i creator, ed è soprattutto un attacco frontale a CapCut, il colosso di casa ByteDance che oggi domina il settore dell’editing video su mobile grazie alla sinergia con TikTok. Il problema? Riuscire a fare meglio, con un’esperienza integrata ma senza rinunciare alla libertà creativa. Ed è qui che Edits comincia a mostrare pregi e limiti.



Edits: una piattaforma pensata per i contenuti brevi

Edits nasce come uno strumento per facilitare la creazione di video destinati a Instagram, ma Meta dichiara subito che l’obiettivo è più ambizioso: supportare la produzione di contenuti per qualunque piattaforma. Questo significa che l’output può essere esportato anche per TikTok, YouTube Shorts, o Snap, ma resta evidente che la maggiore integrazione sarà proprio con Instagram e Facebook, dove la pubblicazione avviene con un solo tap.

Interfaccia e flusso di lavoro semplificati

L’interfaccia è pulita, lineare e focalizzata su un utilizzo da smartphone. L’utente viene accompagnato lungo un percorso pensato per la creazione continua, grazie a una struttura a sezioni. “Progetti” permette di archiviare bozze e video completati, “Ispirazione” è una home in stile Reel da cui pescare idee e trend, mentre “Idee” raccoglie sticky notes, video salvati e raccolte personali.

Edits from Instagram è l’alternativa gratis a Capcut (MisterGadget.Tech)

A tutto questo si aggiunge la sezione “Camera“, con un set di strumenti utili per iniziare la registrazione. C’è il classico timer, il green screen, la regolazione della velocità, la selezione della risoluzione e la possibilità di scegliere il numero di fotogrammi per secondo (fps), cosa che offre un controllo tecnico non banale, soprattutto per chi punta a video ben rifiniti.

Funzionalità avanzate, ma non troppo

Meta ha inserito alcune funzioni interessanti. Ad esempio, la timeline permette una precisione al fotogramma, e sono disponibili strumenti per la generazione di animazioni da immagini statiche grazie all’intelligenza artificiale. Altra novità utile è la funzione “Cutouts“, che consente di isolare soggetti nei video con una discreta precisione, automatizzando un lavoro che manualmente richiederebbe ore.

Ma l’evoluzione si ferma proprio sul più banale dei dettagli: i font. Attualmente, Edits non permette di caricare font personalizzati, costringendo l’utente a usare solo quelli integrati. Può sembrare un dettaglio trascurabile, ma per un creator che punta all’identità visiva dei propri contenuti è una limitazione fastidiosa. Su CapCut, invece, l’importazione di font personalizzati è una delle opzioni di base.

Insight e intelligenza

L’app include anche un modulo dedicato agli insight: non solo per analizzare l’andamento dei singoli video, ma per leggere tendenze generali, tassi di completamento, rapporto follower/non-follower e altri dati utili per calibrare i contenuti. Meta punta sull’approccio data-driven già integrato su Instagram, estendendolo al processo creativo: l’idea è che anche l’editing diventi parte di una strategia più ampia.

Il confronto con CapCut

È qui che le cose si fanno interessanti. Perché CapCut ha anni di vantaggio in termini di funzioni, ma Edits parte da un punto forte: l’esportazione senza watermark gratuita. Su CapCut, bisogna pagare per rimuoverli. Questo elemento può sembrare secondario, ma è fondamentale per un creator che lavora anche su piattaforme diverse, dove un watermark evidente compromette la qualità percepita del contenuto.

Alcune funzioni di Edits from Instagram sono ancora elementari (MisterGadget.Tech)

Altro punto invece a favore di CapCut è la libreria audio: al momento è nettamente superiore, con musiche, suoni, voci ed effetti curati e variegati. Edits offre qualcosa, certo, ma per ora la varietà è limitata. Meta promette ampliamenti futuri, ma per ora chi lavora molto con l’audio troverà CapCut molto più flessibile.

CapCut, inoltre, ha già integrato da tempo funzioni come i keyframe, il motion tracking manuale e l’editing su più layer video, mentre Edits li prevede in aggiornamenti successivi. È un po’ la storia di Meta con Threads: il prodotto è buono, ma arriva sempre un pelo dopo, e con meno opzioni.

Il posizionamento di Meta

C’è un aspetto chiave da non sottovalutare. CapCut è cinese, come TikTok, e nel contesto geopolitico attuale, questo non è un dettaglio da poco. Meta sembra voler cavalcare l’incertezza che circonda il futuro di TikTok negli Stati Uniti per spingere Edits come alternativa americana e più sicura per i creator. Ed è probabile che in un futuro non troppo lontano, le restrizioni a CapCut diventino più concrete, dando a Meta la possibilità di guadagnare terreno in modo massiccio.

I limiti da colmare

Edits ha potenzialità interessanti, ma manca ancora qualcosa per renderla uno strumento davvero completo. Non si possono usare plugin esterni, mancano i preset condivisibili, le animazioni testuali sono limitate e l’intelligenza artificiale è ancora acerba rispetto a ciò che già vediamo su altri tool come Runway o proprio CapCut Pro.

Edits from Instagram offre insights integrati (MisterGadget.Tech)

Inoltre, non esiste una versione desktop o web, e questo obbliga l’utente a lavorare esclusivamente da mobile, anche quando vorrebbe montare su schermi più ampi.

Una strategia chiara, ma lunga

L’idea di Meta è chiara: costruire un ecosistema chiuso ma completo, in cui si passa dall’ideazione alla pubblicazione senza mai uscire dall’app. In questa logica, Edits diventa il tassello mancante fra la fotocamera e Instagram. È un approccio comodo, fluido, perfetto per chi vive di contenuti, ma che richiede anche fiducia totale in Meta e nei suoi strumenti.

Prospettive e aggiornamenti futuri

Meta ha promesso nuove funzionalità in arrivo: un tool chiamato “Modify”, che sfrutta l’IA per modificare lo stile dei video, l’integrazione dei keyframe, la possibilità di collaborare con altri creator e un’espansione importante della libreria audio e degli effetti vocali. Arriveranno anche più font, filtri, animazioni e transizioni, ma al momento si tratta solo di promesse.

Quindi, quale scelgo tra Capcut e Edits?

Edits è un primo passo interessante nel mondo dell’editing video da mobile, con l’ambizione di scalzare CapCut dalla sua posizione dominante. Ma per riuscirci servirà qualcosa di più: un’apertura alla personalizzazione, più flessibilità nei contenuti e strumenti professionali che oggi ancora mancano.

Per ora, resta una soluzione comoda per chi lavora già dentro l’ecosistema di Instagram e vuole fare tutto in casa, ma chi ha esigenze più avanzate continuerà a preferire CapCut, almeno fino al prossimo aggiornamento.

Edits from Instagram permette di accedere direttamente alla fotocamera (MisterGadget.Tech)
Luca Viscardi

Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.

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Luca Viscardi

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