CMF Phone 2 Pro presenta un blocco delle fotocamere competitivo (MisterGadget.Tech)
Il mercato degli smartphone ha raggiunto un punto in cui distinguersi è un’impresa, soprattutto quando si parla di dispositivi accessibili. Ma poi arriva CMF Phone 2 Pro, e qualcosa cambia. Questo modello non si limita a un buon rapporto qualità-prezzo: osa con un design fuori dagli schemi, una rotella svitabile per gli accessori, un’interfaccia utente che non si accontenta del minimo sindacale e una batteria che sembra non finire mai. Non è un flagship, ma in molti aspetti si comporta come se lo fosse. Ed è proprio questo il suo bello.
Uno smartphone può avere mille specifiche da top di gamma, ma se è brutto o scomodo da tenere in mano, la magia svanisce. Fortunatamente, non è questo il caso. CMF Phone 2 Pro si presenta con un’estetica curata e una silhouette che sfiora il minimalismo. Con i suoi 7,8 mm di spessore e soli 185 grammi, è tra i telefoni più sottili e leggeri del momento, qualità sempre più rara nell’era dei mattoni da tasca.
Non manca quel tocco di “firma” estetica che Nothing ha portato anche in CMF: viti a vista in acciaio inossidabile, una cornice in alluminio che circonda il blocco fotocamere e un retro che cambia personalità a seconda del colore scelto. Tra i più originali c’è sicuramente l’arancione, ma anche il bianco sabbiato ha il suo perché. Il nero è per chi non vuole rischiare. Nota di merito alla rotella svitabile, che richiama un’estetica da accessorio industriale e consente di agganciare gadget esterni (cover universali, portafogli, supporti…).
In un mercato dove molti smartphone sembrano tutti usciti dallo stesso stampo, Phone 2 Pro prova almeno a sembrare diverso. E ci riesce.
Certo, tutta questa originalità non si legge nella versione nera, ma basta scegliere uno per gli altri colori disponibili per cogliere la personalità e l’unicità di questo oggetto.
Sul fronte del design c’è un elemento importante da ricordare, quello del tasto dedicato all’accesso alla funzionalità Eseential Space, l’applicazione che assomiglia molto a quella chiamata “Screenshot” di Google e che nei Pixel non è ancora disponibile nel nostro paese.
Il cuore del dispositivo è il MediaTek Dimensity 7300 Pro 5G, un chip a 4 nm che batte su otto core fino a 2,5 GHz. Non sarà l’ultima frontiera del gaming mobile, ma nella fascia di prezzo a cui si colloca, è un signor compromesso tra potenza ed efficienza. C’è un supporto RAM intelligente: a bordo abbiamo 8 GB di RAM fisica, espandibili virtualmente fino a 16 GB grazie a uno “swap” che usa la memoria interna. Utile quando si tengono in background una decina di app aperte.
Il display è un AMOLED da 6,77 pollici, flessibile, luminosissimo (fino a 3000 nits) e con refresh adattivo fino a 120 Hz. Anche la risposta al tocco è super reattiva, con una frequenza di campionamento fino a 1000 Hz. L’esperienza visiva, insomma, è da fascia alta. Anche i dettagli contano: Gorilla Glass? No, ma il vetro Panda è comunque robusto. Certificato IP54, quindi resistente a polvere e schizzi, ma non è il telefono da portare in piscina.
A bordo ci sono anche due microfoni HD e uno speaker con volume amplificato fino al 150%, anche se la resa sonora tende ad appiattirsi sulle basse frequenze. Il sensore d’impronte è sotto il display, preciso e abbastanza rapido.
C’è solo un aspetto che ci lascia un po’ perplessi, ancora una volta CMF, come già successo in CMF Phone 1, ha omesso il trasmettitore NFC per i pagamenti contactless, una scelta probabilmente obbligata per alcune decisioni estetiche, che però toglie una funzionalità che oggi sappiamo essere usatissima su scala globale.
La parola d’ordine è ottimizzazione. Nella vita reale – non nei benchmark – il CMF Phone 2 Pro riesce a stare al passo con tutte le attività quotidiane, dallo scrolling infinito sui social fino ai giochi, con un’attenzione particolare alla gestione della temperatura. Non scalda quasi mai in modo fastidioso, merito di una struttura di raffreddamento liquido con grafite ad alta conduttività e una cornice criogenica (sì, suona figo ed è anche funzionale).
Per i momenti in cui si vuole spremere tutto dalla GPU, c’è il Performance Mode, una modalità che sacrifica un po’ di batteria per ridurre lag e migliorare la stabilità dei frame rate nei giochi a 120 fps. Un’altra chicca? La connettività 5G stabile, con un’ottima gestione automatica tra le bande, riducendo il passaggio continuo tra 4G e 5G.
Insomma, chi cerca un telefono che “non si impalli mai”, qui può trovare pane per i propri denti. Stiamo parlando di una proposta solida, perché questo processore è davvero affidabile, viene utilizzato in tantissimi modelli di fascia media ed è probabilmente una delle proposte più azzeccate di Mediatek.
Non è la funzione più sexy da raccontare, ma se uno smartphone non telefona bene, non serve a molto. CMF Phone 2 Pro si comporta bene nelle chiamate vocali: audio chiaro da entrambe le parti, volume alto quanto basta per sentire anche nei contesti più rumorosi. Non aspettarti un suono profondo dallo speaker principale, ma almeno è potente.
Spesso ci dimentichiamo che la funzione primaria del telefono dovrebbe essere quella di mettere in comunicazione le persone, noi consideriamo che questa sia ancora oggi una delle sue peculiarità ed è per questo che riponiamo grande attenzione nella qualità dei microfoni. In questo caso l’audio è sufficientemente alto, anche se non particolarmente corposo, però l’interlocutore si sente bene e la voce non risulta esageratamente compresa.
Qui CMF gioca un asso nella manica. Nothing OS 3.2, basato su Android 15, è molto più di una semplice personalizzazione estetica. L’interfaccia è pulita, ben strutturata, con un occhio al design e l’altro alla funzionalità. E ci sono almeno due feature degne di nota.
La prima si chiama Essential Space: una specie di secondo cervello virtuale che raccoglie appunti, screenshot, memo vocali e li riorganizza in base al contesto, grazie a un minimo sindacale di intelligenza artificiale. La seconda è il Privacy Space, una zona off-limits per file, foto e app riservate, completamente invisibile anche a chi conosce il codice di sblocco.
Nel complesso, è raro trovare un’attenzione simile al software in questa fascia di prezzo. E non è solo questione di grafica: il sistema è stabile, aggiornato e supportato per sei anni (tre di Android + tre di patch). Niente male.
Non è un camera phone, ma ci sa fare. Il modulo principale da 50 MP con apertura f/1.88 monta il sensore più grande nella sua fascia, e si vede: le foto sono luminose, con un buon dettaglio e colori naturali, soprattutto quando c’è luce. Di notte, si difende grazie alla modalità notturna potenziata e all’elaborazione del TrueLens Engine 3.0, che lavora su luce e ombre con un risultato credibile, seppur non sempre perfetto.
C’è anche un teleobiettivo da 50 MP, che arriva fino a 2x ottico e 20x digitale. A livelli alti il rumore digitale fa capolino, ma per l’uso social è più che dignitoso. Meno convincente la ultra-wide da 8 MP, che introduce qualche aberrazione ai bordi e colori più slavati. La selfie cam da 16 MP invece sorprende: foto dettagliate, buoni colori, e persino un ritocco automatico abbastanza intelligente (leggi: non ti fa sembrare un alieno).
Per i video, si arriva al 4K a 30 fps. Buona la stabilizzazione elettronica (EIS), che non fa miracoli ma salva tante clip mosse. Per dare una valutazione complessiva alla fotocamera di questo smartphone, dobbiamo ricordarci il suo prezzo, perché se in senso assoluto la fotocamera è discreta ma non esagerata, in relazione alla categoria di appartenenza bisogna invece valutarla eccellente, soprattutto per il software con cui elabora gli scatti.
Nothing ha mantenuto anche su questo modello la possibilità di scegliere tra diversi stili fotografici, ma anche due livelli di ritocco dei ritratti, garantendo un’esperienza Premium ai suoi utenti.
La sottigliezza del dispositivo non compromette la batteria da 5000 mAh, che è uno dei suoi punti forti. Si arriva tranquillamente a due giorni pieni con un uso misto, e anche sotto stress (giochi, video, social, foto) si porta a casa la giornata senza sudare.
La ricarica rapida a 33W non è la più veloce sul mercato, ma in 20 minuti si ottiene energia per un giorno. Presente anche la ricarica inversa cablata a 5W, utile per emergenze con auricolari o altri accessori. Nessuna ricarica wireless, ma per la fascia di prezzo non era da aspettarsi.
Come sempre, la batteria è un tema che con Nothing si potrebbe ignorare completamente, dato che non bisogna mai pensare all’argomento, non ci siamo mai trovati in difficoltà nell’arrivare al termine di una giornata.
CMF Phone 2 Pro è una piccola anomalia nel panorama degli smartphone di fascia medio-bassa. Offre un design davvero originale, uno schermo che non ha nulla da invidiare a device molto più costosi, prestazioni solide e una batteria duratura, il tutto accompagnato da un software che fa la differenza.
Non è perfetto: l’audio ha poca profondità, la fotocamera grandangolare è da migliorare, manca la ricarica wireless e la resistenza all’acqua è solo parziale. Ma il compromesso generale è ben bilanciato. Per chi cerca un telefono funzionale, bello da vedere e con qualche idea originale a bordo, è una proposta da considerare.
Rimane l’incomprensibile scelta di non dotare questo telefono di pagamenti Contact Less, perché manca il trasmettitore NFC, l’unico dettaglio che ci ha fatto storcere il naso rispetto ad un prodotto davvero superlativo.
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