Sto usando da qualche giorno BQ Aquaris X5 con Cyanogen: bell’oggetto! Non c’è nulla da dire, questo è un prodotto davvero bello, costruito seguendo la filosofia di BQ, che ha linee molto semplici, ma allo stesso tempo accattivanti.
Se i prodotti precedenti potevano piacere per il design ma magari lasciare perplessi per i materiali, con BQ Aquaris X5 si sale di un gradino, perché la cura dei materiali è più evidente. La scocca infatti è in metallo, mentre la backcover è in poliuretano, soluzione perfetta per evitare le ditate selvagge.
La cover è “incastonata” sulla scocca in metallo in modo da lasciare il tipico “scalino” posteriore che è un segno distintivo del design di BQ e che si ritrova anche su Aquaris X5.
Ma non bisogna solo guardare all’esteriorità, perché uno degli elementi pregiati di questo smartphone è nascosto sotto la scocca: parlo del software Cyanogen nella versione 12.1 basata su Android Lollipop 5.1.1.
Temo purtroppo che Android 6.0 difficilmente arriverà su questo smartphone, perché gli aggiornamenti non sono mai un punto di forza di questa fascia di prezzo e questo è un punto su cui i produttori devono lavorare alacremente per distinguersi in una zona di mercato molto affollata.
Con l’elaborazione di Cyanogen si ottengono alcune modifiche rispetto al software originale, che riguardano soprattutto la personalizzazione, dato che sono supportati nativamente i temi, in più si possono attivare i tasti di navigazione a schermo, anche se non ha molto senso aggiungere una barra nera al display da 5 pollici. Ma sappiamo che ognuno di noi ha i suoi gusti, ci sarà qualcuno che apprezza la possibilità.
A parte alcune piccole variazioni, il resto del telefono è molto vicino alla versione stock di android, anche se le icone sono personalizzate.
Belle in generale le finiture dei profili, con l’altoparlante posizionato in basso, mentre sui due lati da una parte c’è solo il cassetto per le due sim.
Sul lato opposto invece la scheda MicroSD per espandere i 16 gb di memoria di base, oltre ai pulsanti di accensione e al volume rocker. Nota importante: dei 16 gb ci sono circa 11.5 gb disponibili per l’utente, ma esiste anche una versione da 32 gb, che però non ha il software di Cyanogen.
Se per voi i 32 gb fossero requisito fondamentale, sul sito di BQ trovate una guida per installare il Software Cyanogen a posteriori.
La memoria del telefono si accompagna alla dotazione di 2 gb di ram, che sono abbinati ad un processore quad core, Snapdragon 412 e alla GPU Adreno 306.
Il display, per entrare nelle note tecniche è un 5 pollici HD con densità da 294 pixel per pollice, che purtroppo sfigura un po’ di fronte ad alcune proposte dei produttori cinesi, che a prezzi inferiori offrono una definizione fullHD. Questo non significa che non sia uno schermo di buona qualità, ma è solo una considerazione relativa alla competizione molto dura in questo segmento.
Dico “questo segmento”, perché Aquaris X5 viene venduto a 249 euro, area di mercato molto affollata da tanti prodotti di buona qualità.
La batteria è ottima: con i 2900 mAh in dotazione sono arrivato a fine giornata senza problemi, in alcuni casi anche alla mattina successiva, mai però oltre le 30 ore di utilizzo. La ricarica è abbastanza veloce, perché la snapdragon 412 supporta il Quick Charge 2.0.
Buona la ricezione, ma la cosa migliore credo sia il fatto che questo telefono si scaldi pochissimo anche quando si usano giochi abbastanza esosi in termini di risorse del processore e della grafica.
Non vi nascondo che ho trovato molto gradevole l’uso di X5, perché nonostante il processore quad-core, l’ottimizzazione di Cyanogen rende fluidissimo l’uso quotidiano e non si avverte con i processori più potenti.
Cyanogen dimostra ogni volta che Android potrebbe essere migliore di ciò che è nella sua versione stock, sempre un po’ pasticciata e pachidermica nel funzionamento.
Ho lasciato per ultima la fotocamera non a caso, perché purtroppo è il tasto più dolente di questo prodotto. Il sensore posteriore è da 13 mpx, ma la resa purtroppo non è granchè, in particolare quando si scattano foto in notturna. Con luce ideale non ci sono problemi di alcuni tipo, ma con poca luce il risultato è piuttosto deludente. C’è sempre la speranza che un aggiornamento software possa mettere a posto le cose.
Ottima invece la fotocamera frontale con flash led: in questo caso l’apertura 2.0 è un buon requisito e se siete amanti dei selfie vi toglierete soddisfazioni scattando con X5.
Per dare una valutazione finale, trovo che la presenza del software Cyanogen sia il vero tratto distintivo di un telefono che nel complesso considero buono. Il prezzo è interessante, tutto sommato promosso da Mister Gadget.