Samsung ha svelato perché Galaxy Note 7 prendeva fuoco, durante una conferenza stampa trasmessa in diretta streaming in tutto il mondo.
Dopo tre mesi di indagine, non ci sono più dubbi: le combustioni che nei mesi scorsi hanno portato ad un ritiro definitivo del prodotto, era causate da due diversi difetti delle batterie.
Nel primo lotto di prodotti, il problema era causato dallo strato di separazione degli elettrodi positivi e negativi che non faceva il proprio lavoro. In più, il negativo della batteria aveva un posizionamento errato che rendeva più facile i casi di combustione.
Nel caso del secondo lotto di batterie, c’erano alcuni problemi nelle saldature e in alcuni casi mancava lo strato di isolamento; questo permetteva al calore di diffondersi arrivando a causare la combustione.
Di fatto, tutto questo manicomio che è costato circa 5 miliardi, più le perdite date dal crollo del valore delle azioni, è derivato da un pasticcio colossale nella gestione delle batterie, perché non c’era alcun errore di progettazione o strutturale nel telefono, che mi ostino a valutare il migliore in assoluto al mondo, escludendo dalla valutazione la batteria.
Questo però significa che cambiando le batterie, si potrebbe benissimo rimettere in vendita il Note 7, o quanto meno se ne potrebbe mettere in circolazione un solo esemplare, il mio, che ho restituito qualche tempo fa… 🙂
E adesso?!? Cosa fare nel futuro? Ci arrivo tra poco, prima però un video che specifica cosa è stato fatto per indagare.
Qui sotto invece c’è l’info-grafica che è stata resa nota per spiegare gli otto diversi controlli a cui verrà sottoposta ogni singola batteria nei prossimi prodotti di Samsung.
Ma non è il solo documento reso noto da Samsung, che ha spiegato anche con un’altro documento che tipo di controlli sono stati fatti e cosa è emerso.
E adesso?!? Adesso si continua a lavorare sui nuovi prodotti, con la certezza, ufficializzata ieri, che il prossimo Galaxy S8 non sarà presente al Mobile World Congress.
Cosa si può dire dopo la conferenza stampa che ci ha svelato ciò che già sapevamo? Che è incredibile pensare ad un disastro economico di queste dimensioni per un componente che viene costruito da anni, così come è addirittura al limite dell’assurdo il fatto che ci siano stati addirittura due difetti del genere su due tipi di batterie diverse.
L’investigatore dei poveri che è in me avrebbe qualche dubbio nel recepire l’informazione e prenderla per buona, perché si chiederebbe la ragione del corretto funzionamento dei prodotti cinesi, che avevano la stessa batteria.
Ma oggi è il giorno dell’allergia alla dietrologia e al complottismo e quindi prendiamo la spiegazione e portiamola a casa, con la certezza che lo sforzo per la sicurezza dei prossimi prodotti sarà enorme e che ci guadagneremo tutti in qualità.
Ok, ma adesso usciamo questo Galaxy S8… 😀
Hai detto bene…prendiamo la spiegazione e portiamola a casa…ma con qualche legittimo dubbio…
sid
Capisco che dire “abbiamo condotto test super-mega-iper scientifici e accuratissimi e abbiamo capito che le batterie erano fallate non per colpa nostra, chiediamo scusa e andiamo avanti” sia molto più figo di dire “abbiamo lanciato in fretta e furia il Note 7 senza prima testarlo per come si deve perché dovevamo arrivare prima sul mercato di Apple e il suo iPhone 7, e abbiamo pensato bene di cacciare dentro una batteria immane in una scocca sottile che più sottile non si può, e per farlo l’abbiamo limata fino a renderla poco sicura”, ma tant’è.
Facciamo finta che la spiegazione sia sufficiente.