Dal mondo dei mattoncini nasce LEGO Life, il primo social network per ragazzi, che promette un’oasi in cui condividere le proprie creazioni lego senza il lato oscuro del web, per ora non disponibile da noi.
Sappiamo che LEGO ha realizzato un miracolo, passando da uno stato di profonda crisi ad una macchina da guerra in grado di creare film, giochi, cartoni animati e accordi strategici per creare prodotti derivati da serie tv e personaggi per bambini di grandissimo successo.
Ma come fa LEGO a garantire la sicurezza? In primo luogo con il processo di registrazione, che prevede un doppio passaggio per cui i bimbi sotto i 13 anni (che sono il target principale di Lego Life) hanno bisogno di una doppia autorizzazione, inserendo anche la mail dei genitori.
Certo, è un ostacolo che si può aggirare ma non è così semplice per i ragazzini più giovani, ma l’elemento fondamentale viene dopo: al momento dell’iscrizione non si può usare una foto, ma solo costruire una sorta di avatar con le sembianze di una minifigure, usando ovviamente stili e colori diversi per l’abbigliamento e i dettagli.
Il sistema assegna un nome utente in automatico composto da tre parole, che non si può personalizzare. Sono tutti elementi che rendono impossibile il riconoscimento della persona, che quindi ha il massimo della protezione.
Per il resto è una specie di Instagram dei mattoncini, in cui gli utenti possono scambiare le proprie creazioni, con tanto di “mi piace” e commenti che si possono fare a ciò che viene pubblicato.
L’azienda ha spiegato alcuni dei dettagli di LEGO Life, a partire dal cosiddetto sistema di Hashtag visuali, che aiuta i bimbi a muoversi nei menù per trovare i propri set e i propri temi preferiti.
Molti dei contenuti sono caricati dalla stessa LEGO, ma per rendere la app più interessante c’è anche la possibilità di upload degli utenti: questo ovviamente apre un capitolo molto delicato, quello del controllo dei contenuti, che è stato affidato alla società specializzata CRISP, che attuerà controlli con algoritmi e con moderazione umana, perché il tema è davvero molto importante in un contesto in cui operano minori.
Verranno ammessi solo contenuti connessi a LEGO, non saranno ammesse immagini dei bimbi, né selfie di alcun tipo.
Nella roadmap della piattaforma LEGO life c’è anche la pubblicazione di video degli utenti, ma sarà consentita solo dopo che uno dei genitori manderà un documento di identità con foto, per essere sicuri dei dati di chi ha la responsabilità di tutela dei minori.
Lo strumento è stupendo, la speranza è che si riesca a mantenere al sicuro da chi trova sempre un modo per rovinare le idee migliori.
Come anticipato, LEGO Life non è ancora disponibile da noi, non sappiamo ancora se e quando arriverà nel nostro paese. Vi aggiorno appena arrivano notizie in merito.