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iPhone, il telefono che non piace più, ha aumentato lo share in USA

L’iPhone non piace più. Lo scrivono tutti gli esperti di tecnologia: non innova più, ha lo schermo piccolo, ha le cornici grandi, non ha niente di davvero rivoluzionario e forse un po’ puzza.

Qualcuno si è spinto oltre: la crisi economica degli ultimi anni è colpa di iPhone, che l’ha creata con i suoi prezzi molto alti e forse  lo smartphone di Apple  ha reso più vasto anche il solco tra le parti in medio oriente, perché i palestinesi usano Android.

Non ho capito se l’aumento dei flussi migratori sia un altro dei demeriti di Apple, ma ormai la mia lista delle critiche di quelli bravi che sono esperti è molto lunga e i difetti non finiscono mai.

Peccato però che l’iPhone negli Stati Uniti sia ormai ad una quota di mercato del 44.6%, in crescita di 2.3 punti rispetto ad un anno fa, avvicinandosi ad un dato che è semplicemente mostruoso: un solo modello, pur con diverse varianti, oggi ha quasi la totalità del mercato, lasciando al resto del mercato la restante metà.

Se poi teniamo conto che nell’altra metà del cielo quasi la metà delle vendite è totalizzata da Samsung, la deduzione più semplice è che per gli altri produttori rimane ben poco, le cosiddette “peanuts” di americana provenienza.

Anche fenomeni acclamati come mostruosi, il Pixel per la precisione, ha uno share dell’1%, un’inezia rispetto al mercato e si conferma più un esperimento per nerd che una solida realtà commerciale, così come è evidente che la stessa di Huawei tra le coste dell’oceano non brilla come in altre aree del mondo, sarebbe curioso capire perché non riesce a fare breccia nel cuore degli americani, che invece continuano ad apprezzare con un buon livello il marchio coreano LG, che va oltre il 10%.

Tutto sommato buona la perfomance di Moto, che con il 4.3% si prepara al rilancio del brand che nel 2017 promette di fare scintille.

Forse gli “specialisti” devono rimettere bene a fuoco cosa conta veramente per il mercato, per riuscire a capire perché la marcia di iPhone nei paesi evoluti (e più ricchi) sia inarrestabile, anche quando esce un modello come il 7, che è bello ma sicuramente non è da perderci la testa.

E forse dovrebbero mettere a punto meglio la strategia anche i nemici: a parte Samsung, chi si può permettere di sfidare il mercato allo stesso di livello di prezzo? Se facessi leggere a mio figlio di 6 anni la classifica, la risposta sarebbe semplice e chiara: NESSUNO.

Perché continuano a sbatterci tutti la testa? Sbagliare è umano, ma perseverare…

Luca Viscardi

Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.

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