Google annuncia ufficialmente Android O, giusto qualche ora dopo le prime indiscrezioni trapelate dagli Stati Uniti su quali sarebbero state le novità inserite nel nuovo sistema operativo.
Le nuove funzioni
Le nuove funzioni inserite sono in linea di massima quelle di cui vi ho scritto ieri, ma prima di entrare nel dettaglio, vi segnalo altre informazioni importanti: se volete installare le prima preview di Android O, potete farlo scaricando le immagini di sistema da questa pagina: tenete però bene in mente che saranno software non definitivi e che probabilmente saranno pieni di bug e anche poco reattivi.
Mia nonna diceva che uomo avvisato… 🙂 I telefoni compatibili saranno i Nexus 5X, 6P, i Pixel e i Pixel XL, il Pixel C e il Nexus Player.
Per la prima developer preview, non c’è la possibilità di installazione attraverso il programma beta, bisognerà installare manualmente il software.
Dato che è sempre meglio esagerare nelle raccomandazioni, è bene sapere che se deciderete di installare la preview e poi vorrete tornare alla versione stabile del software, dovrete brasare il vostro telefono e installare il sistema operativo da zero.
Dopo che vi è stato detto, ridetto, spiegato e rispiegato, il primo che si lamenta del cattivo funzionamento della preview, che non a caso non è un software inteso per il rilascio commerciale, verrà frustato con una corda ottenuta dall’intreccio degli auricolari degli ultimi modelli di Nexus e Pixel. Anche su questo punto, siete avvisati.
Cosa c’è di nuovo
Quindi, cosa c’è di nuovo? Al momento, difficile da dire, tutte cose che stanno nascoste sotto il cofano e che sono più che altro destinate agli sviluppatori, ma qualche indizio su cosa cambia davvero c’è.
Come anticipato ieri, il controllo delle attività in background è il primo vero grosso cambiamento. Basta applicazioni che succhiano batteria a tradimento. Ci sarà un controllo rigoroso di ciò che le app fanno in background perché l’impatto sui consumi sia minimale.
Ci saranno i cosiddetti “notification channels” per un maggior controllo dei flussi di notifiche verso gli utenti. La stessa app potrebbe mandare diversi tipi di notifiche e noi decidere di riceverne solo alcuni.
Nuove soluzioni per Autofill da Android O, quindi una soluzione più simile a quella di iOS per il completamento automatico della scrittura.
Ci sarà l’opzione dei video Picture in Picture, ma anche il supporto per più display contemporaneamente, bisognerà capire però come funzionerà e come si potrà sfruttare.
Un’altra importante novità di Android O potrebbe essere l’adozione “nativa” del codec Bluetooth Aptx. Sarebbe un salto in avanti notevole.
Le icone adattive sono un’altra delle nuove opzioni, con un contenuto dinamico che si aggiorna a seconda di condizioni che saranno sfruttabili in fase di programmazione dallo sviluppatore.
Altro punto importante per l’audio è la riduzione della latenza per l’audio di alta qualità, anche in questo caso va capito come si applicherà.
Ci saranno novità per la tastiera con Android O, ma è difficile capire di che tipo.
Se volete dare un occhio al blog ufficiale di Google, fate un salto su questa pagina!
Chi si avventura nell’installazione? In bocca al lupo… 😀