Sono un super fan di Indiegogo e delle sue idee, ma sono poche quelle che riescono davvero a colpirmi: Travelmate, la valigia che ti segue da sola, è una delle cose più originali che abbia visto negli ultimi mesi.
Ho qualche perplessità sul fatto che funzioni davvero così bene, soprattutto dovendo affrontare i nostri marciapiede o le nostre strade, che spesso sono colabrodo piene di asperità, ma voglio pensare che almeno dentro stazioni ed aeroporti potrebbe essere una soluzione molto carina.
Il meccanismo è quello consolidato dagli oggetti connessi, in cui il telefono è il centro di tutto: si installa la app e con quella si governano i movimenti della valigia, che sono in continua evoluzione.
Il sistema che governa Travelmate è infatti dotato di intelligenza artificiale, impara quindi dall’uso che se ne fa e si adatta alle esigenze di chi la compra.
La valigia può camminare sia in verticale che in orizzontale e può anche trasportare altri pesi “sopra di sè”, magari un’altra valigia.
Per chi volesse supportare la campagna, ci sono diverse possibilità di investimento a partire da 399 dollari, ma è meglio controllare di persona alla pagina preposta, per verificare i dettagli.
Ci sono tre misure di valigia, da 399 a 595 dollari, ma ci sono anche dei “bundle” delle vendite abbinate con misure differenti che sono più convenienti per l’acquisto.
L’applicazione, ovviamente, vi darà tutte le informazioni sulla vostra Travelmate, compresa la carica rimanente della batteria e l’ultima posizione registrata.
In più, la valigia diventa una stazione di ricarica per computer e telefonini, con un’autonomia che è di circa 4 ore quando è in movimento, mentre la carica dura circa 100 euro quando la si usa come una normale valigia.
Il motore e le batterie portano via pochissimo spazio, perché assorbono solo il 5% del volume complessivo, mentre uno dei dettagli più curiosi è la presenza di LED luminosi colorati sul profilo e sulla parte frontale della valigia.
Ci sono altre chicche curiose, come una bilancia inserita nel manico per essere sicuri di rispettare sempre i pesi consentiti dai vettori aerei e la maniglia diventa un supporto per il computer che trasforma la parte superiore della valigia in una piccola scrivania mobile.
C’è un ultimo dettaglio che vi racconto: Travelmate sarà OpenSource, chiunque potrà partecipare allo sviluppo e dare il proprio contributo per l’integrazione di app di terzi e per lo sfruttamento di nuove tecnologie e magari l’interazione con altri oggetti.
Idea forte, chi è pronto a dare 399 euro per fare da cavia? 🙂
Per la cronaca, al momento ha raccolto solo il 9% dell’obiettivo. Non sarebbe il primo progetto legato a valigie che non decolla. A quanto pare il tema è interessante, ma non troppo. Curioso…
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In aeroporto si è sempre di corsa, una valigia così è più un peso che altro, meglio quella classica da trascinare ma sempre al proprio fianco.