Da un paio di giorni sto pasticciando con il nuovo HTC U Ultra, il gigantesco nuovo telefono che il marchio taiwanese ha distribuito nel mondo all’inizio di aprile.
Questo prodotto è particolarmente importante per HTC perché oltre ad essere disponibile on line, segna anche il ritorno nei negozi italiani, quelli fisici intendo, grazie all’accordo che l’azienda ha siglato qui da noi con TechData, uno dei distributori più importanti per l’elettronica di consumo.
Se questo poi si tradurrà in un successo è tutto commerciale, probabilmente non capiterà, ma la qualità di HTC U Ultra è perfettamente in linea con gli standard elevati a cui ci ha abituati questo marchio negli anni.
Cosa c’è di nuovo in HTC U Ultra:
Ci sono diversi elementi che lo rendono molto interessante, ma ne voglio isolare tre:
- il doppio display
- le finiture della “liquid surface”
- la soluzione per l’audio in cuffia “HTC U Sonic”
Ognuno di questi tre aspetti ha un carattere di unicità, anche se non tutti i dettagli sono un’idea esclusiva di HTC.
Il doppio display, ad esempio, è già stato implementato da LG nei modelli V10 e V20, oltre che in uno dei modelli della serie K ed è per me un’idea molto smart.
Quando il display principale è spento, sullo schermino superiore vedete una serie di informazioni senza accendere il pannello principale, è come se fosse un Active display ma con piccole visore separato.
Quando invece il telefono è in uso, lo schermo secondario funge da scorciatoia verso contatti, verso altre applicazioni o per ricevere notifiche.
Qui sopra vedete la schermata che vi fa accedere ai contatti, mentre qui sotto ho messo quella per agganciare le applicazioni preferite.
E poi c’è la liquid surface, che forse si coglie poco in questo colore a cavallo tra il nero e il verde petrolio.
I colori di HTC U Ultra, un magnete per le impronte
Dovreste vedere i cambiamenti cromatici del modello blu per comprendere bene che tipo di lavorazione è stata fatta: una superficie che sembra “smaltata” con una finitura che sembra senza soluzione di continuità tra l’involucro del telefono e il display.
Certo, è un collettore di ditate, non c’è un trattamento oleofobico, o se c’è non è molto efficace, ma rimane un prodotto esteticamente bellissimo.
E poi c’è HTC U Sonic, la soluzione ultra avanzata per l’audio, che adatta l’emissione audio alla dimensione del vostro padiglione auricolare.
Non è secondo me un elemento così decisivo nella scelta di un prodotto, ma è comunque un dettaglio di prestigio in più.
A questi tre “pilastri” si uniscono un display principale gigantesco, super definito e con una luminosità pazzesca, mentre la fotocamera principale da 12 mpx richiede una prova più prolungata per esprimere una valutazione completa e motivata.
Presto anche per valutare la batteria, uno dei dettagli più delicati perché 3.000 mAh con un display gigante come questo qualche interrogativo lo sollevano.
Approfitto dei prossimi giorni per provare più a fondo il nuovo HTC U Ultra: se avete qualche curiosità a riguardo, sono come sempre pronto a rispondere a tutte le domande possibili e immaginabili!
Avrete forse notato che non ho ancora espresso un parere sul gradimento di questo smartphone: la ragione è una sola, ovvero che sto cercando di “capirlo”, sto cercando di entrare in sintonia con un oggetto che è tanto potente quanto enigmatico.
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