Dopo il keynote di ieri alla conferenza degli sviluppatori di Facebook, quella che viene chiamata Facebook F8, potremmo scrivere di quanto Mark Zuckerberg ha detto sul caso di Cleveland, cioè dell’omicidio trasmesso in diretta, ma dovremmo chiudere il tema in due righe, perché il fondatore e CEO del social network ha detto molto poco, se non nulla.
Potremmo concentrarci sul messaggio principale, quello che ha svelato il cosiddetto “act two”, il secondo passo della strategia della piattaforma, che vuole mettere al centro delle attività la fotocamera e la realtà aumentata: ma in realtà anche su questo non c’è moltissimo da dire, se non che tutto sommato avevamo intuito che questa fosse la direzione, soprattutto perché la realtà aumentata corre di pari passo con quella virtuale, in cui Zuckerberg ha investito pesantemente con l’acquisizione di Oculus.
Ma il succo del keynote di ieri è dal mio punto di vista la conferma di ciò che avevamo già intuito: Mark Zuckerberg è ossessionato da Snapchat e dalla volontà di mettersi di traverso rispetto ad uno dei concorrenti più temibili in una delle aree in cui Facebook mostra più debolezza, la capacità cioè di attrarre i giovanissimi.
Zuckie sa benissimo che questa è la vera partita per il futuro e conosce molto bene i dati della sua piattaforma: avete notato la quantità di zie e parenti adulti che nell’ultimo periodo è comparsa sul social network più usato al mondo? La tendenza è inesorabile, Facebook è una soluzione per vecchi, o comunque per persone che lo stanno diventando.
E voi, quando avevate 19 anni, volevate fare le cose che facevano quelli di 40?!? O ancora peggio quei matusa che di anni ne hanno 50 o più?!?
Ecco perché le ultime cose che avete visto fare da Facebook vanno nella direzione di copiare qualunque cosa abbia reso Snapchat la soluzione più appetibile per i giovanissimi. Non tanti, per dire il vero, perché la customer base di Snapchat è ancora piuttosto contenuta, ma la tendenza era molto chiara.
Ieri Mark Zuckerberg ha dichiarato che la fotocamera diventa centrale nello sviluppo per il futuro e questo mi ricorda le parole di un certo Spiegel, CEO di Snap, che aveva dichiarato “noi siamo una camera app, non un social network”.
Riuscirà nel suo intento di demolire l’acerrimo nemico? Non lo sappiamo, ma saremmo curiosi di scoprire invece perché ci sia tutta questa acrimonia da parte del celestiale Zuckie nei confronti del fidanzato di Miranda Kerr, che è proprio quell’Evan Spiegel di cui vi parlavo due secondi fa.
Bisognerà poi vedere se il piano avrà successo, perché non è per niente scontato, negli ultimi anni (lo abbiamo scritto più volte) Facebook non ha mai dimostrato grandi capacità nel deviare dal suo percorso principale.
Intanto per chi ha Oculus c’è la nuova app disponibile Facebook Spaces, per gozzovigliare in realtà virtuale. Ma qualcuno di voi usare il VR?
Ho la sensazione che la sterzata verso la realtà aumentata sia dettata, oltre che dalla cieca determinazione di scontrarsi con Snapchat, dalla considerazione che la realtà virtuale sta piacendo molto meno di quanto si potesse pensare.
Vedremo quello che scaturirà da questa conferenza degli sviluppatori di Facebook, i primi passi mi hanno lasciato piuttosto freddino…