Velocità Reti Mobili: nella classifica Italia nelle retrovie e questo non fa che confermare una mia teoria, che mi legge spesso conosce bene.
Ognuno di noi ha i suoi pallini, se vogliamo fissazioni, che per qualcuno diventano anche ossessioni: io ho convinzione di alcune certezze e tra queste c’è la qualità scarsa delle nostre reti digitali.
Sono le nuove strade, forse non ci dovrebbe meravigliare della loro scarsa efficienza nel paese che ha quelle per le auto che sembrano fette di gruviera.
Così come siamo scarsini nel gestire l’asfalto pare che abbiamo molto da fare anche per le strade virtuali: una classifica pubblicata ieri ci pone davanti a numero crudi, che ci dicono che abbiamo una qualità che è meno della metà di quella offerta agli inglesi.
Eppure non siamo molto differenti da loro per dimensioni, popolazione, volendo anche orografia.
La classifica è lì da vedere: siamo peggio di Romania, Slovacchia, Kenya, Nuova Zelanda ed Indonesia, anche se forse dovremmo considerare più o meno alla pari tutti quei paesi che navigano intorno ai dieci mega, ma credo sia un obiettivo razionale pensare di avere una qualità di servizio simile a quella della Francia o della Germania.
In realtà, i dati sono lì da vedere, purtroppo siamo abbastanza indietro e se è vero che stiamo facendo passi da giganti nelle principali città con il 4.5G, o 4G+, è altrettanto vero che basta uscire dai confini del centro per avere una situazione quasi imbarazzante.
Provate ad usare il telefono in treno tra Milano e Bergamo: non chiuderete una sola chiamata senza rifare il numero due o tre volte e navigherete sul 20% della tratta. Nessuna montagna, nessun ostacolo naturale, nemmeno una traccia di gallerie: sconfinata pianura in cui non ci sono motivi per cui il telefono non funzioni, se non l’inefficienza di chi distribuisce il segnale.
Un piccolo esempio di come purtroppo sia davvero bassa la qualità media delle nostre reti. La speranza è ultima a morire, ma ad un certo punto diventa quasi incoscienza…