Dopo averlo visto a Barcellona in fase di lancio, arriva anche da noi Huawei P10 Greenery, ovvero una delle varianti realizzate con Pantone, che ha contribuito a selezionare alcuni dei colori che vengono proposti del nuovo top di gamma cinese.
Vi ho segnalato a più riprese che ho “mixed feelings” su Huawei P10: mi piace molto, ma fatico ad affiancarlo a Galaxy S8 e LG G6, perché per qualche ragione percepisco meno innovazione, da un anno all’altro mi pare che sia stato fatto qualche buon ritocco, ma non un salto in avanti deciso che giustifichi il nuovo posizionamento di prezzo a 679 euro per il modello più piccolo e 769 per il plus.
Però è bene sapere che il nuovo Huawei P10 è una specie di Fiat Uno degli smartphone e penso al fatto che il mitico modello a cui mi riferisco andasse come un metronomo, non si fermasse mai e avesse un’affidabilità pazzesca.
Ecco, Huawei P10 è proprio questo: uno smartphone che non si ferma mai, nel senso che è quadrato, reattivo, preciso, affidabile, forse con l’unico difetto (nel modello più piccolo) di un’autonomia un po’ ridotta.
Adesso il parco colori viene rinnovato con il cosiddetto Greenery, ovvero una tonalità molto tenue di verde, che sul frontale ha una cornice bianca.
Questa versione mi piace molto perché sul retro del telefono è stata adottata la soluzione “opaca” e liscia, che è bella al tatto ed è molto resistente alle sollecitazioni: questo è un elemento fondamentale, perché io considero il modello blu in assoluto il più bello, ma si riga anche solo pensando di toccarlo.
Quando voi vi immaginate di metterlo o toglierlo nella tasca dei pantaloni, al solo pensiero dello sfioramento con il tessuto il modello Dazzling Blue si riga.
Ma qui stiamo divagando: torniamo al modello greenery, accompagnato dall’hashtag #makeitgreenery. Il nuovo modello è già disponibile in Italia, i prezzi sono quelli di sempre, ma come forse saprete ci sono diverse promozioni in corso che vi permettono di portarlo a casa ad una cifra sensibilmente inferiore. Perché non approfittarne?!?
Il blue alquanto, ma il verde lo trovo orribile.