Stregato da HTC U11: le mie prime impressioni

Da qualche ora sto usando il nuovo HTC U11 come “daily drive”, cioè come smartphone principale, per approfondire la sua conoscenza in tutti i particolari più reconditi.

Le prime impressioni sono incredibilmente positive:un telefono reattivo, veloce, completo, oltre che bello da vedere, anche se tutta quella bellezza non va tanto d’accordo con le dita che si appiccicano anche solo avvicinandosi a quella superficie così lucida.

Non vi riempirò di dati tecnici, perché non è questo il momento, vi rimando ad una recensione che leggerete nei prossimi giorni con tutti i dettagli relativi a questo nuovo smartphone di fascia alta, che ha davvero tutto quello che si può chiedere ad un telefonino.

Forse, se proprio devo mantenere un po’ di suspence, ho qualche timore sulla bontà della batteria, perché ho ancora il retaggio per cui 3.000 mAh sono una capacità rischiosa, ma se è vero quello che dice Qualcomm, ovvero che il processo a 10 nanometri usato per lo snapdragon 835 consuma il 40% in meno, dovremmo rimanere più tranquilli e goderci U11 senza tanti patemi.

E lo squeeze? Parlo della capacità di “spremere” il lato del telefono per attivare la fotocamera: se devo essere sincero, mi pare la parte meno interessante di tutto il pacchetto proposto da HTC.

 

Sto cominciando ad usare HTC Sense Companion che però darà i suoi frutti solo tra qualche giorno, dopo che avrà cominciato ad assimilare i miei comportamenti e i miei spostamenti, vedremo come riuscirà ad incidere nella mia vita.

 

Sto provando anche la soluzione per l’audio in cuffia, U Sonic e devo riconoscere che la qualità è ottima. Non potendo cambiare la forma al mio orecchio non so dirvi come e quanto l’emissione in cambi, ma mi fiderò sulla parola della parola di HTC.

Oggi comincerò a spremere per bene anche la fotocamera, perché sono intrigatissimo dall’idea di usare lo smartphone preferito di DxOMark, non vi nascondo che nel caso del Google Pixel, il precedente preferito del sito di fotografia più competente al mondo, non ero molto d’accordo nella valutazione, vediamo come va con questo.

Interfaccia discreto, ma rinnovo il mio pensiero: HTC Sense ha bisogno di essere un po’ svecchiata. Era avanti anni luce qualche tempo fa, ma adesso comincia a segnare il passo.  Devo invece dare un deciso pollice verso al client di posta elettronica, che è per me bruttissimo. Ma siamo su Android, se ne può installare uno nuovo con un click, ma mi ha sorpreso che HTC abbia messo un software così brutto se vuole pensare alle aziende.

Vi rimando ai prossimi giorni, sono come sempre disponibile per qualunque domanda!

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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