E’ stato annunciato ieri il lancio italiano di LEGO Life, la piattaforma social dedicata ai bambini tra i 7 e i 13 anni, per condividere le loro creazioni e per commentare quelle degli altri.
Volendo, potremmo quasi chiamarla LEGOgram, perché le dinamiche sono molto simile, se non fosse che dentro LEGO Life il criterio più rilevante è quello della sicurezza dei bambini che lo frequentano.
Forse è sbagliato anche definire una fascia di etĂ verso il basso, perchĂ© mio figlio che di anni ne quasi 6, in realtĂ lo ha trovato molto divertente e (pur non leggendo ancora) ha trovato un suo modo per esprimere il proprio coinvolgimento, usando le emojicon, le “faccine” create ad hoc da LEGO che sono l’unico strumento che si può usare per commentare le creazioni altrui.
In primo luogo, va ricordato che LEGO Life è una app, disponibile su Android o su iOS, che assegna un nome utente casuale, senza riferimenti personali: il sistema ne genera diversi tra cui è possibile scegliere.
Il proprio avatar viene costruito partendo da Minifigures di LEGO, scegliendo tra le opzioni disponibili di capigliatura, copricapo, volto, pantaloni e via così.
Si possono caricare le proprie foto, partecipare a sfide tematiche, ma anche commentare le creazioni altrui e volendo seguire i propri personaggi LEGO preferiti, seguendo canali “tematici” dedicati ai vari filoni, da Friends a Minecraft, da Star Wars a Ninjago.
L’interfaccia è molto semplice e mi sono accorto che ieri, dopo qualche minuto, mio figlio era completamente a suo agio, con un particolare interesse per i video dei suoi prodotti preferiti.
Ha voluto piazzare le sue creature del mondo Star Wars in pose improbabili per poi pubblicarne le foto, che sono state moderate nel giro di qualche ora.
Questo è un dettaglio fondamentale: è uno degli aspetti più delicati. Nessun contenuto viene pubblicato senza moderazione, le foto e tutto ciò che viene trasmesso sono sottoposti ad un filtro strettissimo, nel caso delle foto una selezione non automatica.