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29 giugno 2007. Sono le 9.42 di San Francisco quando Steve Jobs presenta al mondo l’oggetto che l’avrebbe cambiato: dieci anni di iPhone, potreste immaginare un mondo senza?
Oggi anche Tim Cook ha celebrato la ricorrenza, con un tweet che contiene molti “simboli” di una giornata che avrebbe cambiato per sempre il mondo della telefonia.
Here’s to the #iPhone that changed the world, to the man who dreamed it & the people at Apple who have never stopped looking to its future. pic.twitter.com/kw3Ifx0qmi
— Tim Cook (@tim_cook) 29 giugno 2017
Dieci Anni di iPhone: la prima volta non si scorda mai
Sono tutti capaci di comprare un iPhone oggi, per farlo nel 2007 ci voleva un po’ piĂą di coraggio, ma nemmeno tanto. Il mio primo è stato acquistato il 30 giugno nell’Apple Store della Promenade di Santa Monica. Era un sabato mattina.
Dopo qualche ora è stato consegnato all’ufficio UPS poco distante e martedì mattina è approdato nel mio ufficio.
Allora non sapevo se essere piĂą stupito della novitĂ di Apple o dell’efficienza del corriere.
Dieci anni di iPhone: il mio primo jailbreak
Avere un gioiello della tecnologia dentro casa ed essere costretto a scegliere tra usarlo come un fermacarte o spendere una follia utilizzandolo in roaming con una scheda sim di AT&T era una situazione piuttosto bizzarra.
Mi sembra ieri quando un giorno, atteso per mesi che oggi non saprei nemmeno contare, arrivò una cosa chiamata Jailbreak, un software in grado di aggirare il blocco di Apple e di permettere l’uso di iPhone con un operatore diverso da quello americano, che aveva l’esclusiva negli Stati Uniti.
Ci ho provato per ore, ho scritto e riscritto i comandi una quantitĂ di volte indicibile. Non so quante volte ho ripristinato iPhone prima di riuscire nell’impresa e di inserire la mia sim dentro il telefono.
Quando ho letto TIM per la prima volta sul display e sapevo che non era più effetto del roaming, ma che stavo guardando il mio iPhone funzionare con la mia SIM forse mi è scesa una lacrimuccia.
Pensare alle prime foto scattate con iPhone fa quasi tenerezza: fuoco fisso, niente flash, se non ricordo male 2 mpx di orrore, per non parlare della scheda tecnica, con un display da 3.5 pollici che oggi sembrerebbe degno di un lillipuziano.
Rileggere ora le caratteristiche di quel prodotto fa quasi ridere, eppure… La storia la sapete.
Dieci anni di iPhone: il video della presentazione
Guardare Steve Jobs presentare iPhone fa capire perchĂ© questo uomo abbia contribuito a cambiare il mondo in cui viviamo nel modo in cui lo ha fatto con alcune novitĂ rivoluzionarie. Non ha mai inventato l’oggetto che ha fatto la differenza, ma lo ha reinterpretato per renderlo essenziale nella nostra vita di tutti i giorni.
Quante celebrazioni di iPhone avete letto oggi? Mai abbastanza per dare il giusto tributo a chi ha dimostrato che per vincere non servono i muscoli, o quanto meno non bastano.
Confidiamo che tra qualche mese Apple sappia mostrare al mondo un prodotto all’altezza della ricorrenza di questi giorni.
Non sarà facile, forse per questo la sfida è ancora più interessante.
Hai mai letto il libro di Walter Isaacson su Jobs? superfluo chiederlo.
Personaggio e genio straordinario .
Hai mai letto un commento come questo da parte di Andy Rubin?
I“Voglio che smettiate di usare le nostre idee in Android. Ecco l’unica cosa che voglio. Spenderò il mio ultimo respiro, se è necessario, spenderò tutti i 40 miliardi di dollari che Apple ha da parte, fino all’ultimo centesimo, per mettere a posto questa cosa. Voglio distruggere Android perché è un prodotto spuratamente copiato. Sono deciso ad andare alla guerra termonucleare”
Tenendo presente che Android era nato prima…nel 2003.
Questo nulla toglie ad Apple e Jobs e alla loro lungimiranza…solo per chiarezza..da appassionato.
Apple ha CAMBIATO il modo di interagire con il dispositivo ma di fatto ha inventato poco. Avevo giĂ prima dell’Iphone telefoni touch, si usava il pennino ed erano meno immediati ma facevo tutto, dalle mail alla navigazione. La differenza reale è stata fatta dai giochi scaricabili da uno store con 1 click, il modo, rendere facile spendere soldi anche per chi non aveva alba di come funzionasse un pc. Apple è riuscita nell’impresa di rendere accessibile anche a un gonzo un universo di spese inutili. A ruota è seguito Android nella sua veste finale e relativo store spenna gonzi.
Veramente si deve celebrare qualcosa che ha solo consacrato la mediocritĂ umana? Sarebbe come santificare i sistemi operativi solo per il passaggio da linea di comando ( e relativo uso del cervello) a interfaccia grafica ( e relativa perdita di conoscenza).
Va bene apprezzare la diffusione di massa ma non è nata per aiutare le persone ad avere una vita migliore ma solo per far guadagnare di più le aziende, Apple in primis.
Ma fino a quando le valutazioni si baseranno su semplicitĂ di utilizzo e bellezza non si andrĂ lontani purtroppo.