Troppo spesso leggete recensioni fatte in 24 ore per bruciare i competitors sul tempo, io ho passato due settimane con Blackberry KEYone, ecco il mio racconto.
Avete forse già letto le mie prime impressioni di qualche settimana fa, che ho scritto qui. Da allora ho avuto modo di provarlo con calma e soprattutto di inserire la mia SIM principale nel Blackberry KEYone e non vi nascondo di aver modificato il mio giudizio.
Se volete usare il telefono fino allo sfinimento, se volete provare ad esaurirvi davanti al display, se magari volete raggiungere livelli di stress, per cui il passo successivo è il ricovero di quella che una volta si chiamava la neuro, questo è il telefono per voi, perché la batteria non finisce mai.
Con un processore molto parco, lo snapdragon 625, c’è una piastrella da 3.505 mAh, la sensazione è che ci sia qualcuno che pedala dentro il telefono per non farlo scaricare mai, perché anche dopo aver passato una giornata di uso intenso avrete una percentuale residua che vi farà pensare ad un guasto del software che ne misura la capacità.
Cosa sarebbe successo se quelli di Blackberry (o forse meglio quelli di TCL) avessero avuto la delicatezza di produrre questo smartphone con il nuovo Snapdragon 626 che dentro il Moto Z2 Play sta dando prova di aver un’autonomia da competizione?
Il processore è in realtà centrale per molti aspetti, non tutti positivi. L’unico vero limite di questo smartphone è proprio nella potenza del suo cuore pulsante, perché quando ci sono molte applicazioni aperte, alcune delle quali particolarmente esose nella gestione delle risorse (basta ad esempio che ci in uso Google Maps) lo smartphone va in affanno ed è un vero peccato. Senza contare il fatto, che per la prima volta ho visto lo Snapdragon 625 scaldarsi tantissimo quando il telefono viene messo sotto sforzo.
Ma devo essere chiaro su questo: nell’uso “normale”, quello che farete nel 90% dei casi, il processore ce la fa, ma ci saranno momenti in cui chiaramente rimpiangerete la mancanza di più potenza. E’ davvero l’unico dettaglio che mi sento di mettere nella caselle dei meno, perché gli altri aspetti sono tutti positivi.
In realtà no, perché, nel complesso, i 4.5 pollici che non sembrano molti, sono sempre completamente disponibili, senza essere oscurati dalla tastiera: sembra un dettaglio da poco, ma se prendete anche un 5.5 pollici e sottraete lo spazio necessario per visualizzare una tastiera, l’equazione è presto fatta.
In un certo senso, riuscirete ad abituarvi presto anche alle dimensioni abnormi del telefono, perché i quasi 10 millimetri dello spessore sembrano essere di un’epoca diversa; volendo guardare il lato positivo delle cose, forniscono un grip notevole, che vi farà impugnare il telefono in totale sicurezza.
Non lo so, ma ne fa un prodotto unico sul mercato e nel giro di poco vi abituerete a “mischiare” l’uso della tastiera fisica con quella a schermo, senza contare che la disponibilità degli shortcut tipici del computer “ctrl+a“, “ctlr+v” e via così sono un punto di forza quando maneggiate i testi.
Io mi sono trovato a combinare dettatura vocale, tastiera fisica e tastiera a schermo in modo quasi malsano ma molto efficace. Non potrei invece mai usare la tastiera fisica da sola, perché alla lunga diventa molto scomoda.
Un plauso, ancora una volta, alla tastiera a schermo di Blackberry che sembra uscita dalla fantascienza, batte tutte le altre dieci a zero.
Sulle fotocamere, tra quella posteriore e quella anteriore c’è un tale divario che sembra di usare due telefoni diversi. Quella posteriore è fantastica, ma quando dico fantastica, intendo davvero ottima in tutte le situazioni, con la disponibilità di ratio curiose, come il 3:2, che si adatta perfettamente allo schermo di Blackberry.
Quella frontale è come se non ci fosse. Evidentemente TCL ha valutato che i clienti Blackberry non fanno selfie, non c’è altra spiegazione. Oppure avevano speso tutto il budget disponibile nella fotocamera posteriore. Però il divario è curioso.
Non esiste una soluzione su Smartphone che sia potente come il Blackberry Hub, la vera grande invenzione dell’azienda canadese che nessuna ha più copiato, ma che dal Canada non hanno saputo vendere come punto di forza. Ovviamente, anche su Blackberry KEYone è un punto di forza, ma non è un elemento distintivo sufficiente, perché con un qualunque Android si può avere lo stesso software e se sopportate un banner ogni tanto è pure gratis.
Non sarà un prodotto di massa, ma per chi lo comprerà, secondo me, sarà un prodotto giusto. E’ originale, completo e ha tutto le cose al posto giusto. Peccato per il processore e forse per il prezzo, perché con quella dotazione tecnica è un po’ fuori mercato.
Bisogna capire se la tastiera da sola basta per giustificare la differenza rispetto ai prodotti della stessa fascia tecnica. La decisione è tutta vostra.
Io non sono riuscito a trovarlo ad un prezzo migliore di 590 euro, che trovate a questa pagina Amazon. Non so quando e se ci sarà una distribuzione “fisica” anche in Italia. Vi aggiorno a breve sul tema.
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