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Mario + Rabbids Kingdom Battle è finalmente disponibile, il titolo è stato ideato e sviluppato in Italia, con la collaborazione dei francesi e si prepara a conquistare il mondo.
Tre anni e mezzo di lavoro, per arrivare al risultato finale, che viene pubblicato in tutto il mondo per Nintendo Switch.
Mario + Rabbids Kingdom Battle, la passione Italia alla conquista del mondo
Alla vigilia della distribuzione globale, il nuovo titolo di Ubisoft è stata presentata a Milano alla presenza di Davide Migliavacca, che guida il team di sviluppo italiano ed è stato un “ingranaggio” fondamentale nella macchina che ha portato al risultato finale con cui giochiamo oggi.
Proprio durante l’evento di lancio è stata raccontata la genesi di questo titolo, una narrazione che sta per diventare leggenda: un piccolo team in arrivo dall’Italia propone al grande Miyamoto (il capo di Nintendo, NDR) lo sviluppo di una storia che faccia incrociare il mondo dei Rabbis con quello di una delle icone più grandi del mondo dei videogiochi, quell’idraulico italiano che corre senza sapere dove andare, che fa gare in go kart e gioca a tennis nelle condizioni più improbabili, ovvero Super Mario.
Durante la narrazione del lungo percorso che da un’idea ha portato alla schedina di memoria da inserire nella Switch distribuita da oggi, c’è un passaggio fondamentale: Miyamoto non guarda le immagini che gli vengono presentate, si concentra sulla narrazione di Davide Migliavacca e viene colpito dall’intensità della presentazione, da quella che lui coglie come una grande passione.
Arriva il via libera allo sviluppo del titolo, in abbinamento allo studio Ubisoft di Parigi, che mette le proprie conoscenze a disposizione della creatività italiana.
Mario + Rabbids Kingdom Battle diverte me e anche mio figlio
Questo non è un blog dedicato al gaming, quella dei videogiochi non è la specialità della casa, ma in tutta onestà Mario + Rabbids va oltre le mere specifiche tecniche di un titolo videoludico: è un caso unico di prodotto con aspirazioni da protagonista sul mercato che viene sviluppato da noi per tutto il mondo, è un titolo adatto ai più grandi, ma anche ai bimbi come mio figlio.
E’ facile da usare, ma allo stesso tempo anche accattivante perché presuppone l’uso di strategie creative per combattere i nemici e vincere la battaglia.
E’ un titolo semplice, ma allo stesso tempo ricchissimo di dettagli, a partire dalla personalità dei personaggi, passando per la ricchezza delle armi per finire alla qualità della grafica.
Tecnicamente, parliamo di uno strategico a turni, che combina il mondo dei Rabbids con quello di Mario, con un risultato finale che ho trovato sorprendente.
Mario + Rabbids Kingdom Battle, la ricchezza è nei dettagli
Potete usare questo videogioco distrattamente, senza curarvi troppo dei dettagli e probabilmente vi potrebbe piacere. In alternativa, potete scrutare con più attenzione i dettagli che lo rendono un’opera davvero speciale e riuscirete a cogliere quella passione che è stata il motore iniziale da cui è scaturita l’idea del gioco.
L’apertura di Mario + Rabbids Kingdom Battle vi aiuta ad inquadrare la questione: i Rabbids prendono possesso di un raggio “combina tutto” e di una lavatrice / macchina del tempo, che li porta nel regno dei funghi, la casa di Mario.
Da lì comincia la storia, che si basa sulle battaglie che Mario e il suo team devono affrontare per cercare di mettere a posto il manicomio generato dai Rabbids.
Insomma, troverete spazi dedicati ai videogiochi capaci, più di me, di entrare nel racconto, nella meccanica di gioco e in tutte quelle informazioni tecniche che non mi appartengono.
Io mi fermo alla gestione dei personaggi, che da un lato è super rispettosa delle icone Nintendo, dall’altra è come al solito super scanzonata, quando si tratta di trasformare i Rabbids.
Se avete una switch, provatelo, perché non ve ne pentirete. Troverete tutta la semplicità di Nintendo, con la stessa cura grafica e la creatività di un platform.
Non vi resta che cominciare a giocare!