Il 4 ottobre conosceremo anche Google Home Max? Dovrebbe essere una delle novità lanciate con i Google Pixel 2, una versione con audio top dello smart speaker che popola già la mia casa.
Lo sapete, io ho una certezza abbastanza granitica: lo smart speaker è l’oggetto del futuro, ne venderanno. milioni di milioni, le nostre case saranno invase da questo oggetto, attraverso cui regaleremo ancora più informazioni alle aziende, a cui non sembrerà vero di sapere cosa facciamo anche quando non abbiamo per le mani uno smartphone.
Non so se ve ne siete accorti, ma Amazon ha deciso di spingere in modo molto forte nella direzione di Alexa e dei prodotti connessi, quelli della linea Echo, diversificando l’offerta, rendendola molto appetibile con un modello (Echo Dot) che costa solo 50 dollari/euro, ha portato una versione con lo schermo e solo due giorni fa ha introdotto ben sei nuove varianti, con prezzi molto diversi tra loro, rendendo la piattaforma completa e molto competitiva.
Google ha un interesse che collima con quello di Amazon, mantenere le persone nel proprio ecosistema anche quando si è dentro casa e Google Home è uno dei grimaldelli per farlo, più di Android TV che non ha raccolto la massima critica che l’azienda si aspettava quando l’ha lanciata.
In questo contesto ha molto senso la proposta di un nuovo speaker connesso, con qualità audio molto più elevata, che sarebbe in grado di competere anche con le migliori proposte di Sonos.
Non ci sono molte informazioni su questo prodotto, che avrebbe materiali e audio “premium”, ma non ci sono altre informazioni rilevanti, forse dovremo pazientare fino al prossimo 4 ottobre per scoprire altri dettagli, in una giornata in cui dovremmo scoprire anche una versione low cost dello stesso Google Home, che dovrebbe posizionarsi a 50 dollari/euro per competere con Echo Dot.
La domanda quando parliamo di prodotti di Google è sempre la stessa. Belli, bellissimi, ma arriveranno mai da noi, perché sembra proprio che l’Italia sia in posizione di rincalzo per quelli di Mountain View. E’ difficile capire perché siamo il terzo mercato europeo per volumi e valore, combattiamo con la Francia per stare sul podio.
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