Il garante dice basta alle bollette ogni 4 settimane, ma gli operatori seguiranno mai le indicazioni? Paiono abbastanza disinteressati alle multe che hanno ricevuto negli ultimi anni e sembrano indifferenti anche ai richiami con le minacce di multe nel futuro.
A breve arriveranno nuove multe per gli operatori TIM, Wind Tre, Vodafone e Fastweb, che non hanno recepito le indicazioni del garante di qualche mese fa, ma servirà a cambiare la situazione?
L’Autorità aveva infatti stabilito nel marzo scorso che per la telefonia fissa e per le offerte convergenti l’unità temporale per la cadenza delle fatturazioni e del rinnovo delle offerte dovesse avere come base il mese o suoi multipli. Al termine delle verifiche effettuate da Agcom, è risultato che gli operatori menzionati non hanno ottemperato alla delibera dell’Autorità
Ma queste multe, di solito di entità esigua, sono un buon modo per evitare il problema? Dare 150.000/200.000 euro di sanzione a chi fattura miliardi è utile ed efficace?
E’ un po’ come dare una multa di divieto di sosta da 2 euro e pensare che sia un buon deterrente.
Ho maturato la certezza che il garante delle comunicazioni, ancorché attento e preciso nei suoi interventi, non abbia gli strumenti necessari per evitare che questo accada. Probabilmente servono dispositivi di legge diversi, che attribuiscano al garante il potere di invalidare piani tariffari che non rispettino le disposizioni di legge, piuttosto che di infliggere sanzioni ben più alte, che possano essere un deterrente efficace per gli operatori.
Il gioco è semplice: la fatturazione ogni 4 settimane aggiunge di fatto una mensilità al conto finale, perché 52 (il numero di settimane dell’anno) diviso 4 fa 13, contro le dodici mensilità che verrebbero riscosse con i piani agganciati all’anno solare.
Sembra poca cosa, ma moltiplicate per le decine di milioni di clienti e il conto cresce in modo esponenziale. Vedremo come reagiranno gli operatori alla decisione del garante, ma dubito che cambierà qualcosa.
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