Questo non è un paese per Google. Google wifi in 5 nuovi paesi, non in Italia. Muoio dalla curiosità di scoprire perché il nostro mercato sia sempre ignorato.
E vi dico subito che non lo scrivo con vena polemica, ma solo con un’enorme curiosità. Perché? E’ la domanda che mi piacerebbe trovasse un giorno risposta, per capire (magari) quali debolezze strutturali, economiche o magari anche solo culturali vengono percepite da chi lavora fuori dai nostri confini.
Si dice spesso che per capire un contesto, bisogna allontanarsi da uno specifico punto di interesse, allargare quanto più possibile il campo di visione per poter valutare anche quello che sta intorno a ciò che guardiamo. Non so se ho usato l’italiano che ho imparato dopo la terza elementare per scrivere questa frase, ma forse ci siamo capiti.
E’ possibile che Google, che ha uffici in Italia, ma governa i suoi processi dalla California, riesca a vedere cose che a noi sfuggono relative al nostro mercato.
Ma vediamo prima il punto di partenza del mio ragionamento: ormai da un paio di anni veniamo sistematicamente ignorati dall’azienda nelle sue decisioni principali. Non è arrivato da noi il Google Pixel nelle sue due versioni, mentre ora il nuovo Google Pixel 2 viene venduto solo nella sua versione “XL“, la più cara, ad una cifra vicina ai 1.000 euro. E’ evidente che non si punti a vendite di milioni di unità, mentre siamo esclusi dall’accesso al prodotto più “abbordabile”, che è quello che a Google interessa meno.
E’ comprensibile che Google Home non arrivi ancora da noi, perché c’è la soglia della lingua, ma perché non distribuire il Google Wifi?
Fino a ieri, era disponibile in Europa si trovava in Inghilterra, Francia e Germania, mentre ora sono stati aggiunti 5 nuovi paesi.
Come potete vedere, sono stati aggiunti: Finlandia, Svezia, Danimarca, Olanda, Norvegia. Niente Italia. E torniamo alla domanda di cui sopra: perché?
Distribuzione difficile? Processi distributivi onerosi? “Sentiment” nei confronti del marchio bassi e quindi previsioni di vendita ridotte? Siamo brutti? Ci puzza l’alito? Insomma, ci sarà un motivo se siamo sempre in serie B e non è economico, perché il nostro mercato è di gran lunga più importante rispetto a quelli citati.
Siamo il terzo (o quarto, a seconda dei prodotti) mercato d’Europa dopo Inghilterra e Germania, quindi il tema della dimensione economica è da escludere. Tasse più alte? Legislazione più incerta?
Ci dovrà pur essere un motivo! Di fatto, il. nuovo Google Wifi non arriva da noi.
Niente di particolarmente complicato. E’ un semplice “router” con lo standard Mesh a bordo, quindi con un sistema di trasmissione più potente, che offre una copertura migliore grazie ai “satelliti” che vengono diffusi dentro casa e distribuiscono in modo uniforme il segnale del wifi, come se fossero una piccola rete mobile.
Lo smartphone, tablet, oggetto connesso sceglie il segnale più forte tra quelli disponibili, senza che noi dobbiamo toccare nulla.
E’ più efficiente veloce e ha una capacità di conversione dei dati verso la rete incredibilmente veloce.
In Germania viene venduto a 255 euro con due satelliti, in rete ho trovato solo la versione con 3 satelliti a 399 euro, se siete curiosi di vederlo (e magari provarlo) basta CLICCARE QUI!
Ancora non si è verificato un attacco in Italia, ma questa volta la situazione ha…
Negli ultimi anni si è diffusa la consapevolezza, anche grazie a studi approfonditi, riguardo ai…
Oltre ai tradizionali servizi di consegna a domicilio, Amazon sta investendo nello sviluppo di Amazon…
Un nuovo attacco informatico sta preoccupando l'Italia, poiché questa volta non riguarda una sezione specifica,…
Grandi notizie per gli utenti grazie alle novità che riguardano il digitale terrestre nel 2025,…
Negli ultimi mesi, Lidl non sembra voler ridurre i suoi prodotti tecnologici sul mercato e,…