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Prime impressioni Huawei P Smart: è tutto quello che vi serve per 249 euro e dopo qualche giorno di utilizzo, confermo le impressioni della prima ora, con la convinzione che sarà un best buy.
E so già cosa ne pensano alcuni di voi perché ho letto molte valutazioni espresse nei commenti qui sul sito, o su twitter e Instagram. Fortunatamente (per Huawei) le posizioni che ho incrociato (e che tra l’altro non condivido..) sono quelle di un gruppo molto ristretto di persone, perché il cosiddetto “grande pubblico” comprerà una vagonata di Huawei P Smart e ne farà un successo commerciale assoluto.
Prime impressioni Huawei P Smart: il display a 18:9 democratico
Il nuovo Huawei P Smart segue la tendenza generale del momento di tutti i produttori, ovvero quella di realizzare un solo form Factor, declinato poi in mille varianti di misure, allestimenti, rifiniture, che compongono il portfolio sul mercato.
Mettendo il P Smart di fronte al Mate 10 Lite, magari appoggiandoli vicino su un tavolo, sarà molto difficile cogliere le differenze tra i due, se non per la dimensione dello schermo. Ma d’altro canto, la nuova tendenza a fare display con cornici all’osso ha tolto spazio ad ogni volo pindarico della fantasia.
Girando i due smartphone gli occhi attenti di chi è appassionato ne coglierà le differenze, per la struttura della fotocamera, ma nel complesso non ci sono differenze abissali che risultino evidenti “all’uomo della strada”.
Perché tutto questo preambolo? Per spiegare perché credo che questo telefono verrà imbustato nei sacchetti del pane e distribuito con la stessa facilità con cui si vendono le baguette il sabato mattina nei panifici francesi.
Questa valutazione va oltre il singolo dettaglio tecnico, la definizione del display, i core del processore e i pixel della fotocamera, perché la nuda e cruda verità sta nel fatto che chi compra questa fascia di prodotti nel 99% dei casi non sa nemmeno cosa c’è dentro la scatola che acquista.
Prime impressioni Huawei P Smart: fa tutto bene, ma non fa niente meglio
Dopo il famigerato medioman, forse è il momento di scoprire il mediophone: nessun difetto particolarmente evidente, ma nessun dettaglio che vi faccia strappare i capelli, senza però farsi mancare nulla, anzi.
C’è una doppia fotocamera, da 13 + 2 mpx, mentre sul fronte c’è un sensore da 8 mpx. Il display da 5.65 pollici ha una definizione fullHD+, con una proporzione tra i lati 18:9. Ovviamente, quando si parla di telefoni di fascia medio-bassa si paga qualche dazio in termini di prestazioni: la fotocamera è in grado di girare video in fullHD.
Il processore è il Kirin 659, con 4 gb di ram se la capacità di storage è da 64 gb, mentre la ram è da 3 gb con la versione da 32 gb di memoria interna.
La batteria ha una buona dotazione da 3.000 mAh, con l’opzione della ricarica rapida, mentre va menzionata una funzione interessante, ovvero il wifi bridge, che trasforma il telefonino in un hotspot wifi di cui possono fruire altri oggetti nella stanza dove si trovare il cellulare, che può ricevere il wifi e ridistribuirlo esattamente come fanno i pocket wifi.
A bordo c’è Android 8 Oreo, punto a vantaggio del nuovo P Smart, dato che escono ancora oggi smartphone con Android 7 in dotazione.
C’è un sensore di impronte digitali sulla parte posteriore con una velocità di sblocco buona.
Per quanto riguarda i materiali, il fronte è ovviamente in vetro, mentre il corpo del telefono è in alluminio, con un peso complessivo di 162 grammi, ben bilanciati quando lo si impugna.
Purtroppo c’è ancora un connettore MicroUSB, non abbiamo speranza di fare finalmente una transizione collettiva al connettore USB-Type C; ovviamente viene mantenuto il connettore delle cuffie, che è sempre più che apprezzato.
Prime impressioni Huawei P Smart, a breve inonderà il mercato a 249 euro
Non ho ancora offerte particolari da segnalarvi, per cui per il momento dobbiamo fermarci al prezzo ufficiale di 249 euro, che è consigliato ai negozi che metteranno in vendita Huawei P Smart nel giro di pochi giorni.
Per chi non crede che lo smartphone sia una religione, ma vuole comunque
Continuo a ritenere insensato un prodotto come questo,un Lenovo P2 dopo 2 anni riesce a tenere testa a un medio gamma senza problemi. Certo questo coso ha uno schermo più moderno ma si ferma là.
Anch’io ho un Lenovo P2 e ne sono contentissimo, ma è sempre stato un medio gamma, esattamente come questo Huawei.
E non sono troppo d’accordo neanche sul principio che chi compra questi prodotti lo fa solo in base al prezzo, senza neanche sapere come sono fatti, quello semmai vale per la fascia più bassa: la verità è che aumentano sempre più gli acquirenti che si chiedono se, per il loro utilizzo, i telefoni di fascia alta valgono davvero i soldi che costano, pur sapendo benissimo cosa hanno dentro che fa la differenza.
perché la nuda e cruda verità sta nel fatto che chi compra questa fascia di prodotti nel 99% dei casi non sa nemmeno cosa c’è dentro la scatola che acquista.
Hai forse bevuto un grappino di troppo?
Io no e gradirei che evitassi certi sarcasmi fuori posto, visto che io non ho offeso nessuno
Il grappino era riferito a chi dichiara che coloro che acquistano un telefono di questa fascia non è a conoscenza di ciò che sta acquistando. Semmai è il contrario.
è evidente che tu non sia mai entrato da Mediaworld alle 10 del sabato mattina… 🙂
Ma non ci tengo nemmeno?. Chiaro ho comprato anche io dal Media di turno ma sempre gia’ sapendo quale articolo acquistare dopo attente valutazioni pre acquisto.