La novità del Mobile World Congress è che non ci sono novità

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La novità del Mobile World Congress è che non ci sono novità, quanto meno non ci sono proposte che possano essere valutate dirompenti sul mercato.

Sono tornato a Milano e dopo cinque giorni a Barcellona di cui due di eventi e tre di fiera, mi sono fatto un quadro piuttosto completo su come il mercato si sta muovendo e su dove sta andando.

Quali le novità del Mobile World Congress?

Quali le novità principali di Barcellona? Forse la novità principale è che non c’è niente di nuovo che sia davvero sconvolgente.

Certo, c’è il Galaxy S9, ma possiamo parlare di qualcosa che sia innovativo? Ecco, forse questo è un tema su cui porre l’accento: il tanto vituperato ritmo di produzione di Apple, con un telefono che rinnovi completamente la gamma ogni due anni e nel mezzo delle migliori tecniche senza stravolgere la struttura base, sembra essere stata abbracciata anche da Samsung e (probabilmente) anche da Huawei, che da P9 a P10 non ha stravolto la proposta e che con il P20 pare cambierà la ratio del display, ma poi proporrà un dispositivo molto simile al precedente.

Torniamo per un secondo al nuovo Samsung Galaxy S9: il telefono è molto bello ed incredibilmente potente, ma non sarà facile far comprendere le differenze al pubblico meno interessato e poco avvezzo ad approfondire il tema tecnico. Come sempre, saranno gli operatori a fare la parte importante del lavoro, veicolando il prodotto con molte promozioni. Ma di fatto è un’evoluzione del Galaxy S9, che non rappresenta una rivoluzione. Qualcuno lo ha definito un S8s e forse non ha tutti i torti. Guardate però che la fotocamera è meravigliosa, rimarrete sorpresi dalla qualità delle foto.

LG ha invece deciso di cambiare strategia e dopo due lanci importanti a Barcellona con il G5 e il G6 ha scelto di rinnovare il V30 con l’introduzione dell’intelligenza artificiale, ma non ha (per ora) nuove proposte da lanciare, se non prodotti low cost, che non rientrano nel radar degli smartphone innovativi.

A Barcellona, però, c’è stato un grande assente: Motorola. Complice l’anno fiscale che per il gruppo cinese finisce a marzo, non ci sono stati lanci di prodotto, né annunci di novità in occasione del Mobile World Congress. Ma non pensate che sia un segnale di disarmo, ma piuttosto di riorganizzazione strategica, per affrontare il mercato con un focus sui prodotti di fascia media, a partire dal Moto G. Penso si possa immaginare un lancio primaverile e poi una nuova linea flagship durante la prossima estate, come ormai nelle abitudini del brand.

Al Mobile World Congress un cambio passo di Huawei

Non sottovalutate il lancio di Huawei al MWC 2018: il nuovo Matebook X Pro è semplicemente bellissimo. Il primo Notebook praticamente senza cornici e con schermo touch: una potenza elevata per un prezzo tutto sommato competitivo quando si parla di un computer di alta gamma. E’ il segnale che il mondo PC non è solo un esercizio di stile, ma un obiettivo di vendita molto preciso, una diversificazione del business che diventa strategica.

E vedremo cosa è stato preparato per il 27 marzo a Parigi, quando verrà introdotto il nuovo P10.

Una menzione speciale va a Sony: il nuovo Xperia XZ2 è eccellente, in entrambi le sue versioni. Bello il nuovo design (anche se forse non molto coraggioso) ma ottime soprattutto le soluzioni di software e la qualità di tutte le soluzioni, dal display HDR alle vibrazioni connesse alla visione dei contenuti, fino alla fotocamera con il motore 3D. I nuovi XZ2 e XZ2 compact possono competere con chiunque.

Tra le cose interessanti viste al Mobile World Congress segnalo anche l’Asus Zenfone 5Z, che quando arriverà a giugno al prezzo di 479 euro, con al suo interno il processore snapdragon 845 sarà una valida alternativa per chi vuole hardware potente, ma prezzo contenuto; assomiglia un po’ troppo ad iPhone X, ma il trend sembra questo un po’ per tutti.

Vorrei farvi notare proprio questa cosa: abbiamo letto per mesi che il nuovo iPhone X sarebbe un flop, che venderebbe poco, non avrebbe molto appeal. Come si spiega che moltissimi prodotti visti qui siano una sorta di copia del dispositivo di Apple? Dal nuovo Wiko, passando per Ulefone, arrivano fino ad Asus, un trionfo di smartphone con form Factor identico. Possibile che le altre aziende si ispirino ad un prodotto che non funziona?

Cosa rimane del Mobile World Congress?

Due dettagli: le ormai prossime reti 5G e l’intelligenza artificiale che sto conquistando il mondo e viene applicata negli ambiti già disparati. E poi attenzione ad una parola: blockchain.

Sapete cosa è? Un sistema aperto di “verifica” delle transazioni, per cui ogni operazione può essere certificata in modalità opensource: è una catena di “nodi” a cui vengono sottoposte le transazioni (al momento quelle delle criptovalute). Se il 50% +1 dei nodi approva la transazione, è come avere una firma del notaio.

Il principio della blockchain invaderà la nostra esistenza, sarà applicato sui fronti più disparati. ad esempio per il controllo del voto (della sua validità) o per sostituire un atto notarile. La strada è lunga, ma il cammino è avviato.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.

Leggi i commenti (8)

  • Ciao Luca,
    scusa l'OT ma volevo raccontarti una mia vicenda:
    Avevo acquistato sull'Apple store 2 giochi.
    Lo sviluppatore (EA) li ha rimossi perche' ha perso i diritti sui quei giochi, ora di proprieta' di un altro sviluppatore.
    Sono visibili sullo storico dei miei acquisti, ma non sono scaricabili.
    Contatto Apple che mi risponde che lo sviluppatore ha tolto i giochi, e' una sua facolta', e che loro non possono evitarlo.
    Contatto EA che mi dice che di rimborso non se ne parla perche' i soldi li ho dati ad Apple e loro non conoscono l'identita' dell'acquirente (io).
    Ero io il solo a non sapere di questa cosa?
    Un saluto Francesco

    • ciao Francesco, purtroppo sarà scritto in qualche riga, di solito la dodicimillesima, del contratto di servizio a cui aderisci quando entri nell'appstore. è triste dirlo, ma non c'è speranza. D'altro canto, chi leggerà mai tutte le condizioni di utilizzo?

      • Si', si', per carita',
        tutto a termini di legge,
        volevo solo sapere se ero io il solo ad ignorare questa cosa.

        • anche non conoscevo l'intreccio... sempre utile conoscerlo!
          grazie!

      • Scusate la mia intrusione ma l'imprecisione del "Mister Gadget Team" desta anche preoccupazione: avete mai sentito parlare di "Unione Nazionale Consumatori" "tutele a difesa dei consumatori"se non l'AGCOM? Cosa vuol dire che qualsiasi contratto che uno stipula con questi signori si deve considerare ai confini della truffa?
        No veramente spiegatemi come funziona la cosa perché se fosse realmente così allora...

        • Dio delle città e dell’immensità aiuta mister Gadget a sopportare cose come quelle che ho letto qui sopra.

          Dove mai sta scritto Che ogni contratto che si firma è una truffa? Da quello che ho capito io, la risposta è abbastanza semplice: ci sono dettagli a volte strani che sono spiegati nelle condizioni contrattuali, purtroppo però nessuno di noi le legge.

          Niente trucco e niente inganno, solo un concorso di colpa: da una parte le aziende che hanno sempre condizioni contrattuali bizzarre, dall’altra noi che nemmeno le leggiamo

  • Io prima di invocare l’intervento del tribunale internazionale per i diritti dell’uomo, forse, leggerei bene le condizioni contrattuali.

    Il complottismo è una malattia molto grave, dicono possa uccidere. Tanto più, che il tempo necessario per approfondire questo genere di temi costa di gran lunga di più rispetto alla spesa fatta

  • Caro Luca
    Che al MWC non ciano state grandi novità è sacrosanto...
    Per quanto riguarda il fantomatico Noch che tutti o quasi copiano ..
    è un trend di adesso ma da un iPhone X a un Asus ci sono 700/800 euro ?di differenza è che se di flop si parla è per il costo...
    Ciao

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