Arriva Samsung Pay in Italia, ma le banche aderenti sono pochissime: è la solita storia, ogni tentativo di innovazione nel campo dei pagamenti va a sbattere contro la rigidità degli istituti bancari, che stanno diventando una delle icone più rilevanti del vecchio.
Fermiamoci un attimo e raccontiamo cosa è Samsung Pay e su quali smartphone funziona: i modelli al momento compatibile sono Galaxy Note 8, S8 e S8+, Galaxy A8, S7, S7 Edge, Galaxy A5 2017 e Galaxy A5 2016, a patto che quest’ultimo sia stato comprato in Italia e non sia di provenienza “parallela”.
Immaginate di prendere una vostra carta di credito e di piazzarla dentro lo smartphone, solo che è un’azione del tutto virtuale. Oggi le carte di pagamento sono dotate di un microchip in grado di trasmettere informazioni, esattamente come gli smartphone che hanno un trasmettitore NFC.
In pratica, il telefono memorizza in modo sicuro tutti i codici che di solito sono dentro una carta di credito e dialoga con i POS (i terminali di pagamento) abilitati alle transazioni senza fili.
A patto però che la vostra carta o il vostro istituto aderiscano all’attività di Samsung. Traduco: nella pagina internet di Samsung Pay vedrete Nexi (la vecchia cartasì) compatibile con Samsung Pay, ma questo è vero solo nel momento in cui la vostra banca aderisce. Esempio pratico: io sono (ancora per poco) cliente di Ubibanca, che non aderisce a Samsung Pay. Pur avendo una carta Nexi. non posso usare il servizio.
Per usare il servizio di pagamento, basterà attivare la app Samsung Pay, sbloccare con PIN o con controlli biometrici (iride o impronta digitale) e subito dopo avvicinare il telefono al lettore POS(volendo anche il vostro smartwatch galaxy s3).
Purtroppo la lista di istituti aderenti è cortissima: banca Mediolanum, BNP Paribas, Unicredit, CheBanca, Intesa e HelloBank. Un po’ poco rispetto agli sportelli oggi presenti sul mercato. E qui torniamo al tema di sempre, ovvero la rigidità bancaria e la pretesa di trattare i clienti come fossero una proprietà.
Ho la sensazione che gli studi di mercato. non abbiamo fornito agli istituti di credito un quadro davvero esauriente su come siano fatti i millenials e che presto ne vedremo i risultati, con una volatilità dei clienti mai vista prima. Io (che millennial non sono) sono abbastanza annoiato dalla lentezza della mia banca e sono pronto a cambiare per chi è più veloce nell’abbracciare le novità nei servizi.
Se avete una carta compatibile e uno telefono che supporta il servizio, aderire non costa nulla, nella peggiore delle ipotesi avrete un sistema di emergenza per i vostri pagamenti quando siete a corto di contante. Perché non provare?
Per aderire a Samsung Pay basta avere uno smartphone compatibile e scaricare la app dedicata: a quel punto basterà seguire le indicazioni su schermo e inserire i dati della carta di credito. Nella maggior parte dei casi basterà una foto alla carta, ma in alcuni casi potrebbe essere necessario digitare i codici manualmente. Siete pronti a lasciare a casa il portafogli?
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