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Recensione Sky Q, la rivoluzione della TV

Grazie all’evento con cui è stata presentata Casa Sky Q, l’installazione per Milano Design Week  presso il BASE di Milano, ho finalmente fatto una prova Sky Q, la rivoluzione della TV promessa ormai da molto tempo, che arriva oggi nelle nostre case.

Forse dire “oggi” è un eccesso di ottimismo, dato che le prime consegne arriveranno nel mese di luglio e la disponibilità sarà piuttosto esigua, ma il treno è partito! Dentro la vostra casa sta per arrivare un salto tecnologico abissale rispetto ai set top box che avete utilizzato  fino ad oggi per la ricezione satellitare.

Sky Q a Milano per la Design Week

Se non vi dispiace, però,  torno tra un attimo su questo tema, perché prima voglio ricordarvi che in giro per Milano nelle giornate della Design Week c’è il tram di Sky Q, che riproduce l’interno di una casa e permette di provare il dispositivo. Potete salire a bordo in qualunque punto del percorso che dal centro della città va verso porta Genova e poi torna indietro, approfittando del viaggio per testare il nuovo apparato per la ricezione satellitare multi-room.

E non solo: dentro lo spazio del BASE che trovate all’incrocio tra via Tortona e via Bergognone, nel vecchio stabilimento Ansaldo, accanto al Mudec, c’è anche un’installazione chiamata Casa Sky Q.

L’artista Peter Bottazzi ha interpretato l’architettura del nuovo dispositivo  e l’ha trasformata in un’installazione, che attraverso forme e colori raffigura un’abitazione del futuro, connessa ai nuovi servizi di Sky.

Prova Sky Q: come funziona

Dopo la divagazione per la Design Week, torniamo alla mia breve prova pratica. Sapete già cosa è Sky Q e cosa cambia per voi se lo utilizzate dentro casa? In primo luogo è un sistema multi-room. Nel Kit di base c’è un ricevitore satellitare principale e un dispositivo secondario chiamato “Sky Q Mini“, che porta i programmi di Sky in una seconda stanza, senza bisogno di cavi. Vi serve solo l’alimentazione elettrica.

Potete installare fino a 6 Sky Q Mini dentro la vostra abitazione, portando i programmi di Sky ovunque senza cavi. E’ importante sapere che il prezzo di Sky Q non cambia aumentando il numero di dispositivi connessi al ricevitore centrale. Se siete clienti da più di 6 anni pagate 6 euro al mese in più, se non lo siete il prezzo sale a 15 euro mese. Oltre a dispositivi “satellite”, potrete accedere ai programmi anche attraverso la app dedicata che offre l’intera programmazione e che può servire anche per programmare le registrazioni del vostro ricevitore domestico.

Vi segnalo un dettaglio fondamentale.: per la registrazione dei programmi non serve più un secondo cavo che arrivi dalla parabola, ne basta uno solo come per le vecchie installazioni del primo periodo, questo risolverà molti mal di testa per chi vive in condominio.

La foto non è molto a fuoco, ma vi mostra cosa c’è dietro il ricevitore base. Un’uscita HDMI, a cui si affianca la presa ethernet e un’uscita ottica per collegare direttamente una soundbar, c’è una chiavetta USB, di cui non conosco ancora l’utilizzo e la presa di antenna per i programmai del digitale terrestre, il cui ricevitore è ora inglobato nel sistema.

C’è un altro dettaglio tecnico che può interessare ai più: il sistema Sky Q non “intasa” la vostra rete, perché ne crea una “proprietaria” con standard mesh per la comunicazione tra i diversi ricevitori. Questo è molto rilevante, perché il flusso di dati per trasferire video in 4K è sempre piuttosto pesante.

Prova Sky Q: i vantaggi

In primo luogo la qualità video. Sky Q distribuisce video in 4K: per ora c’è solo la Formula 1, ma presto arriveranno anche i film. Con il ricevitore potrete accedere anche alle app di Sky, che forniranno contenuti multimediali e garantiranno un approccio interattivo.

C’è una ragione per cui ho messo il telecomando come foto principale di questo articolo: potete navigare più facilmente nei menù, grazie al touchpad, che lo rende molto intuitivo.

Tutta la user interface è stata riorganizzata per rendere l’accesso più semplice, così come più completa è la ricerca dei contenuti, perché adesso è tutto indicizzato nel modo corretto e basta anche un frammento di titolo per cercare il film o la serie che volete guardare.

La registrazione è memorizzata nel dispositivo principale da 2 tera, spazio sufficiente per la vostra fame di contenuti registrati.

Se ho dimenticato qualcosa, fatemi domande, cercherò di rispondere a tutti gli interrogativi, sempre che ne sia capace!

Luca Viscardi

Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.

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