Prime impressioni Asus Zenfone 5

Dopo un paio di giorni di utilizzo, vi racconto le mie prime impressioni Asus Zenfone 5, uno smartphone interessante, che riporta il brand ad un posizionamento più consono e che rappresenta una valida alternativa ai soliti nomi.

Parto da un paio di dettagli importanti: il nuovo Asus Zenfone 5 arriva sul mercato il 23 aprile al prezzo di 399 euro; in quella data sarà disponibile sul sito di Asus e nei negozi partner, poi arriverà anche nelle grandi catene di elettronica.

Il prezzo già accattivante, sarà ancora migliore se avete già uno Zenfone nelle vostre mani: la permuta del vostro vecchio telefono vale fino a 125 euro, quindi potreste portare a casa la novità a circa 300 euro.

Prime impressioni Asus Zenfone 5: i colori

Parto dai colori, perché sto provando un modello nero, ma se mi dovessero chiedere una definizione, forse direi che è un po’ nero o forse un po’ blu: l’effetto cangiante della finitura posteriore è molto gradevole e trasferisce una percezione di pregio.

Certo, non possiamo fare finta che non assomigli ad iPhone. Tra il notch del display frontale e il posizionamento della fotocamera posteriore, ci troviamo davanti a quello che potremmo chiamare un tribute phone, un telefono le cui curve e linee richiamano in modo evidente quelle del re del mercato.

Ho la sensazione che per i brand asiatici quest’anno sia prevalso l’interesse per il mercato cinese, dove la somiglianza di prodotti non è un peccato mortale, passa abbastanza in secondo piano.  I numeri che offre quella parte di mondo probabilmente sono più rilevanti del possibile svantaggio competitivo che questa “parentela del design” può causare sui mercati occidentali.

Come per il P20 di Huawei, solo voi potete decidere se questo sia o meno uno scoglio insormontabile. Io sono molto pragmatico e penso che per 399 euro potete mettere in tasca uno smartphone molto gradevole, che per quel prezzo vi offre molte delle soluzioni che oggi sono tipiche dei prodotti più costosi.

Prime impressioni Asus Zenfone 5: la fotocamera

Su questo dettaglio Asus ha spinto molto: la fotocamera doppia ha un’apertura F/1.8 per il sensore principale, mentre il secondario ha apertura F/2.2 con angolazione di 120 gradi.

Quella frontale, invece, da 8 mpx ha un angolo di ripresa di 83 gradi con un’apertura F/2.0.

Ho bisogno di qualche giorno in più per valutare le fotocamere: sono discrete, ma non competono con i primi della classe.

Ecco uno scatto di Asus Zenfone 5 in condizioni tutto sommato discrete.

Se cliccate sull’immagine potete trovare il file e osservare il dettaglio da vicino, noterete come la foto sotto di Galaxy S9 sia di qualità di gran lunga superiore.

Entrambi gli scatti sono completamente automatici, potete fare le vostre valutazioni. Allego anche un’altra immagine per valutare l’effetto macro con una luminosità scarsa.

Anche in questo caso, potete cliccare sul file e fare un’analisi scientifica: ho ridotto le dimensioni, ma non ho cambiato altri dettagli.

La fotocamera frontale si comporta discretamente. Vi allego una foto di questa mattina, che vi invito a valutare per la qualità dell’immagine e non per i soggetti!

Vorrei dirvi di essere attratto dal tema dell’intelligenza artificiale nella fotocamera, ma devo capire bene sul campo in cosa questo si traduca: il fatto che riconosca un cane davanti alla fotocamera mi diverte ma vorrei comprendere se migliora davvero le immagini. Ve lo dico nei prossimi giorni.

L’audio del telefono è stereo e c’è anche il supporto allo standard DTX, che migliora la qualità del suono: è apprezzabile lo sforzo di Asus che ha inserito nella confezione auricolari compatibili con questo standard con una riproduzione sonora di buon livello. Apprezzerete particolarmente la compatibilità con DTX grazie alle cuffie di alta qualità che trovate sul mercato.

Quando usate il viva voce, la riproduzione è stereo, con volume molto alto, ma con una tonalità molto “media”, non è una mancanza, perché è una condizione in linea con quello che offrono molti smartphone in circolazione.

Sulla parte posteriore c’è anche un sensore per le impronte digitali molto veloce, che può essere abbinato allo sblocco con il viso, che però con questi prodotti è meno sicuro rispetto alla soluzione biometrica.

Prime impressioni Asus Zenfone 5: finalmente interfaccia pulita

Non ho mai nascosto negli anni scorsi che per me il punto debole degli smartphone Asus è sempre stata l’interfaccia utente, carica di applicazioni di scarso valore, il famoso bloatware. che finalmente non c’è più. Bella la nuova soluzione “minimal”, senza app  pasticciate aggiunte.

Adesso l’aspetto è quasi “stock” con la disponibilità dei temi per chi vuole invece sbizzarrirsi nella personalizzazione del proprio telefono.

Presto per valutare la batteria da 3300 mAh; da questi primi due giorni mi sembra di poter dire che l’autonomia sia più che buona, ma aspetterei qualche giorno per dare un giudizio più sensato.

C’è qualche informazione che non vi ho dato che vi interessa? Sono qui per quello.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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