Provo a raccogliere le mie prime impressioni su LG G7, il nuovo flagship della casa coreana, che da anni considero una sorta di “personaggio in cerca di autore”, una società che fatica a trovare una collocazione precisa nel mercato mobile, pur avendo proposto smartphone di buona qualità, che però hanno raccolto molto poco sul fronte delle vendite.
Stiamo parlando ovviamente di fascia alta, perché LG ha al contrario sempre raccolto ottimi riscontri nei prodotti low cost, che fanno molto volume ma che non aiutano le aziende a crescere. Non è un caso che il brand sia comunque nella top 5 italiana, con una quota di mercato del 4.1%.
Prime impressioni LG G7: bello ma non balla
Non voglio esprimere un parere definitivo dopo solo poche ore di utilizzo, ma a meno di una politica di prezzo super aggressiva, trovo sarà difficile riuscire a posizionare questo smartphone sul mercato a 849 euro, pur con tutta la qualità che offre.
Sia chiaro: questo è un telefono bellissimo. Tra l’altro è la prova che non si deve avere un display AMOLED o OLED per avere un’ottima qualità: il pannello IPS LCD da 6.1 pollici ha una leggibilità sublime, colori eccellenti e con l’HDR guardare un programma su Netflix è un vero piacere.
Mostruosa la luminosità, che grazie al pulsante “super bright” arriva fino a 1000 nits. Non è il primo smartphone che arriva a questi livelli, ma nel caso (ad esempio) di Note 8 non c’era controllo dell’utente per l’attivazione della luminosità elevata.
Dentro lo smartphone ci sono Snapdragon 845 e 4 gb di RAM, dotazione più che sufficiente per garantire performance al top, mentre la memoria è da 64 gb. C’è anche una versione premium con 6 gb di ram e 128 gb di memoria interna, ma non credo arrivi da noi in Italia.
Vi ricordo che la versione “single sim” prevede anche l’espansione di memoria che può arrivare a 400 gb di capacità.
Il software è velocissimo e sempre super reattivo: ho trovato qualche incertezza solo nello sblocco del sensore delle impronte digitali. Non ho misurato al millesimo di secondo la velocità ma la sensazione è che sia leggermente meno immediato degli altri che sto usando in questi giorni.
La fotocamera è ottima quando si tratta di scattare in condizioni di luce buona, ma quando c’è luce un po’ scarsa purtroppo il G7 fatica un po’ a tenere il passo della concorrenza.
Questo lo scatto che ho fatto due minuti fa in studio, mentre qui sotto vedete la versione di Galaxy S9 Plus.
Ci occuperemo dei confronti nei prossimi giorni, ma cliccando sulla foto potete scaricare il file in versione più grande e fare le vostre debite valutazioni.
E’ un po’ strano invece l’effetto “AI CAM”, cioè l’intervento dell’intelligenza artificiale sulle foto.
In questo caso migliora drasticamente il risultato, ma ieri ho fatto qualche scatto in esterna e ho visto che l’effetto AI altera i colori in modo un po’ innaturale, più o meno la stessa cosa che capita con Huawei P20 Pro. In un primo momento sul display gli scatti sembrano bellissimi, ma poi quando si scaricano su PC i colori sono un po’ alterati. Ma sulla fotocamera torneremo in fase di recensione approfondita, non bastano le prime impressioni per dare una valutazione precisa.
Sempre spettacolare secondo me il grandangolo, che pur se ridotto di qualche grado, rimane una soluzione superlativa in mille situazioni.
Prime impressioni LG G7: il design
La sensazione che si riceve impugnando il telefono è di pregio e insieme di leggerezza. Il display da 19.5:9 occupa quasi tutta la superficie frontale, mentre lo spessore da 7.9 mm è davvero minimale, mentre le colorazioni sono davvero originali. Io sto usando il moroccan blue, una sorta di blue petrolio che è davvero strepitoso da vedere e offre un bellissimo effetto cangiante quando lo si muove sotto la luce diretta del sole.
Vogliamo dedicare qualche secondo all’audio? In fase di presentazione è stato messo l’accento sulla cura dedicata a questo dettaglio e in effetti quando si collegano le cuffie via filo il convertitore quad dac HIFI fa un lavoro spettacolare per volume e definizione del suono. Un po’ più strano è l’effetto BoomBox, per cui il telefono vibra in modo incredibile quando riproduce musica dall’altoparlante e sfrutta il telefono come cassa di risonanza. Mi devo abituare all’effetto di una sorta di vibratore in mano quando ascolto Beyoncè!
Prime impressioni LG G7: la batteria temo sia il punto debole
Sto usando da un paio di giorni il nuovo LG G7 e la prima sensazione è che la batteria possa essere un grattacapo. Display da 6.1 pollici, con definizione esagerata, in abbinamento alla luminosità massima di 1000 nits può essere il motivo per cui 3.000 mAh di capacità potrebbero non bastare per una giornata intera. Fortunatamente ci sono la ricarica veloce e la compatibilità con ben due tipi di ricarica wireless.
Bisogna comunque sottolineare che pur non essendo dotata di batteria da competizione l’autonomia non si allontana molto da quella di un Galaxy S9, che sappiamo però non essere esattamente il massimo.
Nei prossimi giorni avrò un occhio di riguardo per questo dettaglio e vi saprò dare indicazioni più precise!
Prime impressioni LG G7: on line a 719 euro
Il nuovo LG G7 arriva in questi giorni nei negozi ad un prezzo ufficiale di 849 euro, ma on line lo trovate già a 719 euro, mentre gli operatori hanno ventilato proposte molto aggressive. Non so se il mercato tributerà a questo smartphone il successo che meriterebbe, ma se deciderete di acquistarlo, pur con qualche difettuccio qua e là farete nel complesso un buon acquisto. Forse non il migliore del mercato, ma comunque buono.
Troppo caro, lg, htc, sony non godono del fascino di apple o samsung sul cliente e non possono sperare nella stessa propensione alla spesa dei possibili acquirenti